
Dopo oltre tre anni, si chiude la collaborazione tra Flavio Briatore e Francesco Palazzi. Quest’ultimo ha detto addio alla sede romana di Crazy Pizza. Palazzi, imprenditore romano e titolare della Via Veneto srl, ha infatti ceduto il 30 per cento della società Crazy Pizza Roma srl alla Crazy Pizza spa, holding lussemburghese controllata da Briatore stesso. Un’operazione che segna un passaggio significativo nella governance del locale, inaugurato in via Veneto il 15 febbraio 2022.
Secondo Open, dopo l’anno di lancio il fatturato del locale aveva superato i 3 milioni di euro nel 2023 (il bilancio 2024 non è ancora stato pubblicato), ma ottenendo un utile di soli 6.710 euro. Palazzi dall’uscita ha invece ricavato 317 mila euro.
La decisione ha sorpreso il settore, soprattutto tenendo conto del lungo legame professionale che univa i due soci. Palazzi, con la sua Palazzi Agency, è da anni un collaboratore stretto dell’imprenditore piemontese: si occupa di sicurezza, logistica, eventi e persino delle limousine per le serate di gala. È stato sempre lui, a giugno 2008, a gestire la sicurezza e parte dell’organizzazione del matrimonio tra Briatore e la conduttrice televisiva Elisabetta Gregoraci, con cui l’imprenditore ha avuto un figlio prima del divorzio nel 2017. Rapporti rimasti comunque “amichevoli”, secondo chi li conosce.
Con l’uscita di scena del socio romano, Briatore resta dunque unico timoniere del Crazy Pizza capitolino, proseguendo una strategia imprenditoriale fondata su un sistema di partecipazioni locali. Sebbene la Crazy Pizza spa detenga il controllo dell’intero gruppo, ogni punto vendita è gestito da una società autonoma, spesso con soci differenti. È il caso, per esempio, del nuovo locale aperto a Ibiza a marzo, in tempo per intercettare il flusso turistico delle vacanze pasquali, o di quello di Forte dei Marmi, dove il socio di minoranza è Dimitri Kunz d’Asburgo, compagno della ministra Daniela Santanché, attraverso la sua società Thor. In Italia, la mappa dei Crazy Pizza si è ampliata rapidamente: Roma e Milano sono nate insieme, poi è stata la volta di Porto Cervo, Napoli e Forte dei Marmi.
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