
Se il problema spesso arriva nel bicchiere, la soluzione può essere cercata direttamente lì. Si potrebbe sintetizzare così l’intento di due progetti denominati Safety Straw e Spikeless usciti rispettivamente dalla statunitense Michigan State University e dalla canadese Ubc University di Vancouver. Nel primo caso si tratta di una cannuccia in grado di colorare il cocktail nel caso rilevasse la presenza di Ghb, la cosiddetta droga dello stupro, mentre nel secondo caso si tratta di un “semplice” bastoncino per mescolare il cocktail che si colora se avverte la presenza di sia di Ghb che di ketamina. Due importanti soluzioni che puntano a rivoluzionare la vita notturna arginando il fenomeno del “drink spiking”, ovvero di aggiungere sostanze stupefacenti nei cocktail all’insaputa di chi lo sta bevendo.
Si tratta di un bastoncino per il bere miscelato, apparentemente comune, in grado di rilevare entro 30 secondi la presenza di comuni droghe che alterano le bevande come Ghb e ketamina, prevenendo potenzialmente le aggressioni. Poiché l’acido gamma-idrossibutirrico (Ghb) e la ketamina sono insapori e inodori, rilevarli è quasi impossibile senza strumenti speciali. «Ovunque ci sia un bar, club, feste, festival, il rischio è presente», ha affermato Samin Yousefi, studentessa magistrale in ingegneria chimica e biologica presso l’Ubc e co-inventrice del dispositivo. «Sono stati provati bicchieri, sottobicchieri, cannucce e persino smalti per unghie per rilevare queste droghe. Il nostro dispositivo è più discreto delle alternative esistenti e non contamina le bevande». Spikeless è dotato di una punta in bioplastica rivestita chimicamente che cambia colore quando rileva concentrazioni pericolose di droghe in qualsiasi bevanda, alcolica o analcolica. Si tratta di un progetto ideato nel 2011 da Johan Foster, professore associato di ingegneria chimica e biologica, e da suo fratello Andrew. Negli ultimi tre anni, Foster, Yousefi e i loro collaboratori hanno sviluppato il prototipo presso l’Ubc e ora si stanno preparando per i test pratici, lanciando al contempo una startup per la produzione su larga scala.
Il team di Safety Straw
Dietro a Safety Straw ci sono Jack Rushlow e Zachary Ziemba, due neolaureati della Michigan State University che hanno voluto creare una società che ha come obiettivo la produzione di una rivoluzionaria cannuccia per prevenire la contaminazione delle bevande. Il loro obiettivo – condiviso da Marcy Creevy che segue il marketing del progetto – è rendere i bar di East Lansing, il loro distretto universitario, più sicuri per gli studenti, con la speranza di estenderlo ad altre città universitarie. Tutto nasce da un progetto in cui stava stava lavorando Rushlow e nel quale il gruppo doveva sviluppare un pitch assegnato. Il gruppo non apprezzò il progetto e, dopo aver discusso possibili strategie, alcuni membri del team si recarono al bar dove era avvenuto il lancio. «È così che siamo arrivati all’idea di Safety Straw. La nostra cannuccia cambia colore dal giallo al rosso quando in qualsiasi bevanda sono presenti “droghe da stupro”», ha dichiarato il cofondatore aggiungendo che il team originale non ha proseguito con l’idea, ma sapeva che uno dei suoi amici d’infanzia con interessi imprenditoriali simili ai suoi, Zachary Ziemba, sarebbe stato il partner perfetto. Il suo caro amico, anche lui neolaureato, si occupava di gestione della supply chain, ma aveva seguito anche i corsi presso la facoltà di ingegneria. Questo gli ha permesso di seguire corsi di livello in chimica, termodinamica, fisica e altre materie utili al raggiungimento dell’obiettivo del team.
Il brevetto della cannuccia di sicurezza è attualmente in attesa di approvazione. Il team non ha ancora venduto nulla perché è ancora in fase di test, ma ha lettere d’intenti per l’acquisto da diversi proprietari di bar di East Lansing. «Al momento abbiamo il composto chimico in polvere per costruire la cannuccia – spiega Ziemba – Stiamo firmando un accordo con un laboratorio della Msu per produrre i nostri primi prototipi. Una volta che avremo tutto il materiale nell’area di East Lansing, nascerà il nostro primo prototipo». Durante tutto il percorso, il progetto Safety Straw è stato sostenuto quotidianamente dalla Michigan State University che gli ha permesso di decollare.
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