Meghan Markle ha fatto del cibo un elemento ricorrente della sua comunicazione pubblica, sin dai tempi in cui era attrice. Oggi, dopo gli anni da duchessa del Sussex e le scelte che l’hanno portata fuori dalla famiglia reale, continua a costruire la propria immagine anche attraverso il mondo gastronomico. Dai post del suo blog The Tig ispirato dal vino italiano, alle marmellate homemade, fino alla nuova docuserie per Netflix, l’ex attrice mescola ricette, estetica e imprenditorialità. Ma dove finisce la passione personale e dove comincia una strategia ben studiata?
Nel 2014 Markle lancia The Tig, un blog lifestyle dal taglio personale ma ben curato, in cui racconta le sue passioni: viaggi, benessere, vino e cucina. Il nome è un omaggio al Tignanello, il vino toscano che – scriveva – le aveva “aperto un nuovo mondo”. Il blog lanciato durante il periodo in cui Markle lavorava nella serie Suits, è durato tre anni, ma ha lasciato un’impronta. Si mostrava attenta alla qualità degli ingredienti, all’estetica del cibo, all’idea di una cucina accessibile ma sofisticata. Non c’erano grandi rivelazioni culinarie, ma emergeva un’identità coerente.
Nel 2018, già duchessa, Markle appoggia la pubblicazione del libro Together: Our Community Cookbook, legato a una cucina sociale londinese frequentata da donne colpite dal disastro della Grenfell Tower. L’iniziativa è autentica nelle intenzioni e utile in termini di visibilità: la duchessa di Sussex partecipa attivamente alla preparazione del libro, contribuendo a portare attenzione su una realtà poco raccontata. È anche uno dei rari momenti in cui l’ex attrice entra nel mondo food non solo come voce personale, ma come intermediaria culturale. Nel dicembre 2020 Markle investe in Clevr Blends, un’azienda produttrice di caffè con sede nel sud della California.
Nel marzo 2024, a sorpresa, Meghan registra un nuovo marchio: American Riviera Orchard, ispirato a Santa Barbara, e ribatezzato con il brand name As Ever a seguito di una diatriba legale per problemi di trademark. Il primo prodotto diffuso? Una conferttura che sfida la secolare produzione di Buckingham Palace, distribuita in promozione a un ristretto gruppo di amici famosi. Barattolo elegante, brand in corsivo dorato, shooting con fiori e sole californiano. Il posizionamento è chiaro: più California, meno Windsor. Ma il messaggio è ambiguo, perché si avverte anche molto artificio di stile hollywoodiano. È un progetto artigianale, o una forma sofisticata di soft marketing? La stampa britannica ha stroncato la linea di prodotti As Ever che oltre le jam include miele, tè aromatici, e preparati per crêpe e frollini. Tra le voci più critiche, quella dell’opinionista Maureen Callahan che parla di “promesse non mantenute” e accusa il brand di puntare più sull’immagine che sulla sostanza. A suscitare perplessità anche il prezzo, giudicato da molti sproporzionato rispetto alla qualità percepita.
L’amore per il cibo è ben documentato. Markle si è sempre posizionata come una persona che ama davvero cucinare, mangiare bene e intrattenere gli ospiti. Eppure, la sua nuova serie Netflix andata in onda a marzo 2025, With Love, Meghan – in cui prepara e intrattiene con disinvoltura in una cucina da sogno in California – ha ricevuto recensioni feroci da parte della critica. Quello che sembrava un innocente lifestyle show si è rapidamente trasformato in uno shitstorm per il suo ufficio stampa. È stato definito “una masterclass in cringe cooking”. La serie offre consigli di cucina, giardinaggio e arte dell’ospitalità, mescolando contenuti pratici con un’estetica (fin troppo) curata: tovagliati naturali, piatti semplici, dettagli floreali, tanto sole che filtra dalle finestre. La proposta è chiara: un’idea di domesticità raffinata e informale. L’approccio però non è didattico: non insegna, piuttosto mostra. Il programma si inserisce perfettamente nel filone già tracciato da Martha Stewart e Gwyneth Paltrow, ma con uno stile diverso. Nessuna piattaforma di e-commerce, ma giudicato fake e fuori luogo, a partire dall’affitto di una villa multimilionaria da utilizzare come set per ospitare le riprese degli episodi. È netta l’impressione che ogni ricetta, spolverata di petali di fiori o centrotavola sia un tassello nella costruzione di una nuova identità pubblica.
Il rapporto tra Meghan Markle e il mondo del food non nasce per caso, e sembra non privo di calcolo. Tra reale interesse e narrazione strategica, cucina e giardinaggio diventano strumenti per riorientare la propria immagine pubblica, oltre la monarchia e oltre Hollywood. L’efficacia del progetto e la percezione del pubblico dipende meno dal gusto delle marmellate e biscotti, e più dalla coerenza – o credibilità – del racconto che li accompagna.
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