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Glovo e Delivery Hero sono state multate per aver formato un cartello commerciale

La Commissione europea per la prima volta sanziona un cartello di piattaforme di delivery per non competere sui talenti da assumere

  • 03 Giugno, 2025

Glovo e la sua società madre Delivery Hero, due nomi di spicco nei servizi di consegna a domicilio, sono state multate per un totale di 359 milioni di euro (223,2 milioni per Delivery Hero e 105,7 milioni per Glovo) per aver partecipato a un cartello attivo per quattro anni all’interno dello Spazio economico europeo, un accordo commerciale per limitare la concorrenza.

Le tre pratiche fraudolente applicate dal cartello

Come spiegato dalla Commissione, le indagini hanno rivelato che tra luglio 2018 e luglio 2022 entrambe le società hanno adottato tre tipi di comportamenti anticoncorrenziali. In primis c’era il fatto di non assumere dipendenti a vicenda. Un sistema che si concretizzava attraverso clausole di non assunzione che sono state progressivamente ampliate fino a diventare un accordo generalizzato, ovvero ciò che la Commissione ha definito un “cartello del lavoro”. In secondo luogo si è accertato lo scambio di informazioni sensibili su prezzi, strategie aziendali ed espansione geografica tra le piattaforme. Infine l’ultima pratica incriminata è stata quella di dividere i mercati geografici evitando la concorrenza negli stessi paesi e coordinando l’ingresso in nuovi mercati.

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L’acquisizione di Glovo da parte di Delivery Hero

L’aspetto più delicato del caso è che queste pratiche sono state rese possibili dal fatto che Delivery Hero ha inizialmente acquisito una quota di minoranza del suo concorrente spagnolo Glovo nel 2018 e prima di assumerne il pieno controllo nel 2022. Sebbene questo investimento sia stato considerato di per sé legale, ha facilitato un livello di accesso e influenza che la Commissione considera eccessivo e dannoso per la concorrenza. Fino all’acquisizione completa nel luglio 2022, la Commissione Europea ha accertato che le società avevano concordato illegalmente prezzi, strategie e mercati e si erano impegnate a non sottrarre personale all’altra.

La conciliazione

Entrambe le società hanno riconosciuto la propria partecipazione al cartello e hanno optato per la procedura di conciliazione semplificata, che ha accelerato la risoluzione e ridotto l’importo totale. Tuttavia, oltre alla sanzione pecuniaria, la decisione della Commissione consentirebbe a qualsiasi parte interessata (utenti, concorrenti, ex dipendenti) di chiedere il risarcimento danni presso i tribunali nazionali, il che potrebbe aprire la strada a contenziosi da parte di aziende la cui crescita o il cui talento sono stati limitati da questo accordo. Come spiegato dalla Vicepresidente europea, la spagnola Teresa Ribera: «Le parti hanno concordato di non assumere dipendenti l’una dell’altra, si sono scambiate informazioni e si sono ripartite i mercati geografici all’interno del SEE. Questo caso è importante perché queste pratiche sono state agevolate dall’uso anticoncorrenziale della partecipazione di minoranza di Delivery Hero in Glovo. Inoltre, è la prima volta che la Commissione sanziona un accordo anti-spreco, in cui le aziende cessano di competere per i migliori talenti e riducono le opportunità per i lavoratori».

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