Si è appena conclusa la 2ª edizione del Campionato della Pasta fatta a mano, concorso che si è tenuto a Paestum (SA) dal 30 maggio al 1° giugno durante la quarta edizione del DMED – Salone della Dieta Mediterranea. Alla competizione, che si è svolta in un’ala all’interno del NEXT – Nuova Esposizione Ex Tabacchificio di Borgo Cafasso, vicino all’area archeologica dell’antica città della Magna Grecia, hanno partecipato chef, cuochi e cuoche professionisti, cesarine e appassionati, provenienti dall’Italia e dall’estero. Due le categorie in gara: Professionisti e Amanti. I piatti dei concorrenti in lizza, identificati da un numero, sono stati degustati e valutati da una giuria composta da giornalisti, nutrizionisti, chef stellati e food creator e presieduta dal giornalista Luciano Pignataro.
Mentre nei grandi spazi espositivi dell’ex Tabacchificio, sito di archeologica industriale oggi prestigiosa location di eventi, si susseguivano talk, cooking show, spettacoli, laboratori e incontri scientifici in programma nel forum nazionale della Dieta Mediterranea ideato dal Consorzio Edamus, sfogline e sfoglini professionisti ed hobbisti si sono sfidati impastando semole e farine, preparando ripieni e condimenti ed elaborando piatti capaci di esprimere l’identità del territorio di appartenenza ma anche la creatività di chi li realizza.
A vincere la seconda edizione del Campionato della Pasta fatta a mano categoria Professionisti e ad aggiudicarsi il Pettorello, opera in ceramica dell’artista Sasà Sorrentino che rappresenta un matterello e la “pettola” (sfoglia di pasta), è Domenico Pastena, 35 anni, di Napoli, titolare di PastèNa Spacciatori di Carboidati, bottega di cucina e pasta fresca situata nel centro della città partenopea. Il suo piatto si chiama Giovedì Santo ed è una rivisitazione della zuppa di cozze napoletana che si consuma durante la Quaresima, in particolare il giovedì prima di Pasqua. «Sono ravioli chiusi a tre eliche, colorati con alga spirulina e nero di seppia e farciti con polpo, gamberi rossi, vongole e cozze – spiega Domenico, che prima di aprire la sua attività ha lavorato in diversi ristoranti italiani, anche stellati – vengono adagiati su salsa di polpo e conditi con cialde di pasta e polpo, bisque e polvere di gambero rosso, “caviale” di vongole, zeste di limone e gel di piperna, timo selvatico dell’isola d’Ischia».
Il vincitore del Campionato 2025 ha partecipato alla competizione anche lo scorso anno piazzandosi al terzo posto con “Porro Pork”, ravioli ripieni di stracotto di maiale e porro, condito con crumble di porro, polvere di porro, salsa al pomodoro e zenzero, olio al porro e misticanza di erbette. Sul podio insieme a Domenico Pastena anche Carolina Campitelli (2°posto) e Anna Maione (3° posto). Vincitrice del Campionato della pasta fatta a mano 2025 categoria Amanti è Cristina Pavlyuk, ucraina di origine, reggiana di adozione.
© Gambero Rosso SPA 2025
P.lva 06051141007 Codice SDI: RWB54P8 Gambero Rosso registrazione n. 94/2021 Tribunale di Roma
Modifica impostazioni cookie
Privacy: Responsabile della Protezione dei dati personali – Gambero Rosso S.p.A. – via Ottavio Gasparri 13/17 – 00152, Roma, email: [email protected]
Resta aggiornato sulle novità del mondo dell’enogastronomia! Iscriviti alle newsletter di Gambero Rosso.
© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.
Made with love by Programmatic Advertising Ltd
Made with love by Programmatic Advertising Ltd
© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati
La più autorevole guida del settore dell’enologia italiana giunge quest’anno alla sua 37sima edizione. Vini d’Italia è il risultato del lavoro di uno straordinario gruppo di degustatori, oltre sessanta, che hanno percorso il Paese in lungo e in largo per selezionare solo i migliori: oltre 25.000 vini recensiti prodotti da 2647 cantine. Indirizzi e contatti, ma anche dimensioni aziendali (ettari vitati e bottiglie prodotte), tipo di viticoltura (convenzionale, biologica, e biodinamica o naturale), informazioni per visitare e acquistare direttamente in azienda, sono solo alcune delle indicazioni che s’intrecciano con le storie dei territori, dei vini, degli stili e dei vignaioli. Ogni etichetta è corredata dall’indicazione del prezzo medio in enoteca, delle fasce di prezzo, e da un giudizio qualitativo che si basa sull’ormai famoso sistema iconografico del Gambero Rosso: da uno fino agli ambiti Tre Bicchieri, simbolo di eccellenza della produzione enologica. che quest’anno sono 498.
No results available
ResetNo results available
Reset