Potrebbe essere un record di permanenza a sbafo, quella di Ankush Dutta (nome ovviamente tutto da confermare) che ha soggiornato per 603 giorni nel Roseate House, 5 stelle di New Delhi, in India, in cui l’ospite ha accumulato un debito pari a più di 65mila euro.
La ricostruzione del quotidiano Indian Express fa risalire la vicenda al periodo compreso tra il 30 maggio 2019 e il 22 gennaio 2021 quando Dutta ha fatto perdere le sue tracce dopo un soggiorno partito come breve, una sola notte, e poi trasformatosi a tempo indeterminato cambiando i programmi in corsa. Come nelle migliori storie di truffatori, pare che in questa vicenda non siano esenti complici da cercare tra il personale dell’hotel che avrebbe coperto la situazione. A essere accusato il capo del dipartimento del front office Prem Prakash che aveva accesso al database dell’hotel e avrebbe consentito di insabbiare l’ingente debito accumulato da Dutta. Di certo, un sospeso del genere non sarebbe potuto passare inosservato se non falsificando rapporti, cancellando voci, portando assegni e documenti falsi o manomettendo i registri. Pare infatti che nel corso dei quasi due anni Dutta abbia anche cambiato stanza, si sia visto ridurre il soggiorno di circa la metà, addebitare un conto pari a zero per 52 notti e addebitare parte delle sue spese su conti di altri ospiti. Insomma: una serie di manovre per non far emergere la reale situazione insabbiandola dai registri degli ospiti pendenti, anche per sottrarre i pagamenti in contanti.
Per quanto possa sembrare un episodio romanzesco, è solo il caso più plateale di truffa ai danni di un hotel. Sempre in India, per esempio, è durata dal primo agosto al 20 novembre la permanenza di Mohammed Sharif al Leela Palace di New Delhi nel quale è arrivato presentandosi come un dipendente della famiglia reale di Abu Dhabi, raccontando di lavorare con lo sceicco Falah Bin Zayed Al Nahyan con tanto di documentazione (e ricca narrazione) a corredo. Pare inoltre che oltre a soggiornare nell’hotel a sbafo, scomparendo senza saldare il conto da 26mila euro, il falso dipendente emiratino abbia anche sottratto argenteria e altri oggetti di pregio dalla stanza 427 in cui ha soggiornato.
Ma non bisogna andare dall’altra parte del mondo per trovare episodi di simili truffe ai danni di alberghi. Anche in Italia sono frequenti gli episodi di soggiorni non saldati: Toscana, Umbria, Veneto, Marche, Campania. Nessun regione è indenne a episodi del genere a opera di persone di ogni tipo ed età: coppie, singoli, uomini, donne, anziani e giovani. A dimostrazione di come sia frequente la pratica del rigatino, così Monicelli aveva battezzato l’escamotage con cui Ugo Tognazzi – alias Conte Mascetti, nobile ma squattrinato protagonista del film Amici Miei – riusciva a scroccare soggiorni extralusso infilando la divisa dell’hotel per lasciare la struttura senza dare nell’occhio. Pur senza ricorrere a camuffamenti, insomma, la pratica è frequente. Ma le denunce pure.
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