Design

Bigger than the plate. La mostra sul food design del Victoria & Albert di Londra spiegata da Fabio Parasecoli

Inaugura il 18 maggio e va avanti fino al 17 novembre la mostra che il piรน celebre museo del design nel mondo dedica al cibo come sistema, indagato dal punto di vista del design e della tecnologia. Un racconto che va oltre il piatto, per suggerire soluzioni per il futuro. Ce lo racconta il professor Parasecoli, che con i curatori ha collaborato a ideare la mostra: la videointervista.

  • 03 Maggio, 2019

Mostre sul cibo. La sfida del food design

Bigger than the plate รจ il titolo scelto dai curatori della mostra che inaugura il prossimo 18 maggio a Londra, al Victoria & Albert Museum. Non un progetto – come pure se ne sono visti di recente – su chef, cucine, cibo in tavola. รˆ chiara, invece, lโ€™intenzione di andare oltre il piatto, per ampliare il campo dโ€™indagine alle soluzioni offerte dal cibo in risposta alle sfide del futuro. Sfide di carattere funzionale, soprattutto, legate alla disponibilitร  del cibo, alle nostre abitudini di consumo, alla catena produttiva e distributiva, allโ€™impatto ambientale delle filiere e dei rifiuti alimentari. Affrontate, perรฒ, in mostra, dal punto di vista di chi legge il mondo attraverso il filtro della creativitร , e dellโ€™arte. Ci sono voluti un paio dโ€™anni, per concettualizzare le intenzioni: โ€œLa chiave di lettura รจ stata pensare al cibo come sistema, pensare al futuro del cibo dal punto di vista delle esperienze personali, della produzione, del consumo. Lโ€™approccio รจ quella del design, tra cultura di produzione e tecnologia, quindi abbiamo impostato la riflessione sul presente guardando al futuro, piรน che scendere in un discorso antropologico incentrato sul passato, comโ€™รจ stato in altre occasioniโ€ spiega Fabio Parasecoli.

Pensare una mostra. Il lavoro dei curatori

Ma come si lavora alla selezione dei progetti per sviluppare una narrazione che sia chiara e interessante per chi visita la mostra in uno spazio che deve mettere insieme tanti stimoli? Il professor Fabio Parasecoli – che con il Gambero Rosso collabora e per la mostra del Victoria & Albert Museum รจ stato consulente esterno, seguendo il progetto sin dallโ€™inizio – ci spiega il metodo di lavoro applicato, dalla selezione di food designer e artisti non necessariamente legati al mondo gastronomico (circa una settantina sono i progetti in mostra che sviluppano il tema, partendo dal nucleo di opere giร  nella collezione permanente del museo per arrivare alle riflessioni dellโ€™arte contemporanea) al tentativo di fare dellโ€™idea un format replicabile, ed esportabile. Si riflette, dunque, su materiali, strumenti, utilitร , valore del design e della creativitร . Con lโ€™approccio coinvolgente che รจ proprio delle grandi mostre allestite nel museo di design piรน celebre del mondo. La mostra sarร  visitabile fino al 17 novembre presso il V&A di Londra, ma lโ€™obiettivo รจ quello di portarla in giro per il mondo, ripensandola di volta in volta grazie agli stimoli di nuovi artisti e nuove esperienze di design.

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