I migliori panifici della Toscana: 2 indirizzi da non perdere

17 Set 2019, 16:00 | a cura di
Sono due, in Toscana, i forni che hanno conquistato i Tre Pani, il massimo riconoscimento della nostra guida Pane & Panettieri d'Italia. Ecco quali sono.

Oggi il nostro viaggio alla ricerca dei campioni dell'arte bianca ci porta in Toscana. Una terra in cui la gastronomia, ricchissima, racconta una storia di isolamento politico e divisioni interne che hanno dato la spinta a questa varietà dii tradizioni e sapori. Tra i nomi di spicco della regione c'è David Bedu (Pank La Boulangeria) che dopo anni spesi come pasticcere e panificatore in grandi ristoranti in Italia e Francia, si è dedicato completamente alla panificazione. Per noi è uno dei Padri della Panificazione Moderna, tutto tecnica e grandi materie prime, uno di quei maestri che ha aperto la strada per la rinascita dell'arte bianca. Quella che siamo andati a testare su e giù per l'Italia, assaggiando i pani e raccontandoli nella guida Pane & Panettieri d'Italia. Ecco quelli che, in Toscana, hanno conquistato il massimo punteggio, i Tre Pani.

Toscana: pane della tradizione

La gastronomia toscana è molto varia (le città hanno sviluppato cucine molto differenti tra loro anche per l'isolamento politico che storicamente le divideva) e ricca soprattutto di preparazioni di origine povera e contadina. Innanzitutto ricette di riciclo degli avanzi, veri e propri colpi di genio che hanno dato vita a bontà inestimabili. Prendete il caso del riuso del pane, alimento centrale in questa zona: da qui arrivano piatti come la panzanella, la pappa al pomodoro, la ribollita, l'acquacotta, la fettunta e varie altre zuppe, tutte a base di pane raffermo, abbinato alle verdure di stagione e al buon olio toscano, saporito e profumato.

In ogni panificio che si rispetti troverete il Pane Toscano, quello "sciocco", senza sale, ideale per accompagnare i sapori "tosti" della cucina locale. Nel 2016 ha anche ottenuto il riconoscimento di DOP: la ricetta ufficiale prevede farina di grano tenero tipo 0, contenente il germe di grano, acqua e lievito naturale e, naturalmente, è priva totalmente di sale. Non è l'unico ad avere una certificazione, pensiamo per esempio al Pane di Neccio DOP della Garfagnana, con le farine di castagne della Garfagnana, o al Pane di farro sempre della Garfagnana.

I migliori panifici della Toscana da non perdere

Pank La Boulangeria

Livelli altissimi di forme ed eleganza che ben sono anticipati dall'esposizione dei prodotti, accurata, quasi accarezzata. I pani raccontano di una mano precisa che vuole esprimere la raffinata tecnica francese e urlare tutto il meglio dell'agricoltura italiana. A cominciare dal pane San Lorenzo, perfetto per accompagnare il pasto, disponibile in pezzatura piccola e grande: profumo pulito, lievito madre gestito magistralmente, mollica umida al punto giusto e crosta dallo spessore esatto. Poi c'è il saporito filoncino semi e cereali e quello con le noci che ridona dignità a uno dei pani più banalizzati degli ultimi tempi: crosta croccante e raffinata, noci ben saporite a ricamare una mollica da manuale. E se siete stanchi dei soliti muffin provate pure quelli di David Bedu, arricchiti da purea di mele o frutti rossi con un millimetrico gusto per l'estetica.

Pank La Boulangeria – Firenze – piazza del Mercato Centrale - via dell'Ariento – 055 2399798 - www.mercatocentrale.it

Lievitamente

Non ha aperto da molto (un paio di anni) ma si è subito rivelato uno dei migliori forni della Toscana, opera di Daniel Lunardi (in origine con Gabriele Badi) che a n certo punto ha deciso di cambiare vita dedicandosi all'arte bianca. Buona scelta di pane, ottime focacce, torte da forno e dal giovedì alla domenica una grande pizza alla pala. Il locale è piccolo, il laboratorio con i forni a vista, il design molto accattivante. Il pane con noci e uvetta, con una percentuale di farina integrale, è veramente da favola. Per tutti i pani si usano farine macinate a pietra, di esclusiva origine italiana e solo lievito madre. Crosta e mollica sono sempre perfette anche quando si utilizzano farine più raffinate come per la ciabatta e la frusta francese, la nota acida è solo accennata, sempre piacevole. Ottima la focaccia ligure all'olio e anche la focaccia soffice dolce con uvetta e granelli di zucchero.

Lievitamente – Viareggio (LU) – corso Giuseppe Garibaldi, 142 – 0584 963317 - www.lievitamente.it

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