Ristoranti

Da Vittorio. La famiglia Cerea tra la zona rossa e Shanghai, dove si raddoppia con un Bistrot

La famiglia Cerea gestisce un gruppo di ristorazione solido, che a Shangai continua a ricevere ottimi riscontri. Cosรฌ, mentre nel quartier generale di Brusaporto ci si confronta con un nuovo stop, in Cina, dove il ritorno alla normalitร  sembra concreto, la presenza di Da Vittorio raddoppia, con il Bistrot del museo Ucca. Ne parliamo con Rossella Cerea.

  • 06 Novembre, 2020

Da Vittorio a Shangai

Solo poche settimane fa, il ristorante Da Vittorio Shanghai ha ricevuto la seconda stella. Un anno prima, a pochi mesi dallโ€™esordio del gruppo della famiglia Cerea in Cina, la Michelin premiava il progetto con il primo macaron. Unโ€™ascesa rapida, con lโ€™asticella spostata sempre piรน in alto. Ma non inaspettata, per chi ha lavorato con attenzione maniacale a preparare lโ€™apertura, da mesi prima che il ristorante aprisse al pubblico. Nel giro di un anno, il mondo รจ cambiato. E quasi stona, dalla prospettiva che abbiamo quaggiรน, immaginare una celebrazione come quella che รจ andata in scena a Shangai, in occasione della presentazione della guida che lโ€™editore francese dedica a uno dei centri gastronomici piรน raffinati della Cina (ma anche lโ€™uscita dellโ€™edizione italiana รจ confermata, con lโ€™annuncio delle nuove stelle in programma per il 25 novembre). A Shangai, perรฒ, dopo un inverno e un inizio di primavera difficili, il ritorno alla normalitร  รจ oggi un concetto decisamente concreto. Ne abbiamo parlato con i cuochi italiani che lavorano in cittร  (anche Enrico Cerea ci ha detto la sua), tutti concordi nel ribadire che, a 10 mesi dal primo caso di Covid intercettato in Cina, a Shangai si รจ tornati a circolare liberamente, frequentare i locali, favorire la ripartenza economica di una cittร  che conta 25 milioni di abitanti, e ancora dovrร  fare a meno della presenza di stranieri, considerando anche il rigido sistema di controllo degli ingressi, che, insieme al tracciamento e allโ€™isolamento rigoroso dei positivi, รจ stato determinante nella sconfitta del virus.

Da Vittorio a Brusaporto

Il nuovo stop a Brusaporto

E dunque la famiglia Cerea, divisa tra le soddisfazioni di Shangai e la nuova battuta dโ€™arresto della Lombardia โ€“ dovโ€™รจ il quartier generale di Brusaporto โ€“ pianifica i prossimi mesi a due velocitร  diverse, perรฒ senza cedere alla tentazione di mollare la presa. Del resto, il gruppo รจ solido, e lโ€™attivitร  non รจ mai cessata, nemmeno durante il primo lockdown: โ€œQuesto nuovo stop non ci volevaโ€ spiega Rossella Cerea, anima dellโ€™accoglienza a Brusaporto, commentando lโ€™ingresso in zona rossa. โ€œCi stavamo riprendendo, i clienti cominciavano ad avere piรน fiducia nel tornare, e qui a Bergamo, dopo una primavera difficilissima, la situazione sanitaria sembra essere sotto controllo. Ma passerร  anche questo, a marzo ci siamo attivati subito per fare delivery, ora implementeremo lโ€™offerta. E per fortuna, in vista del Natale, abbiamo di che occuparci con panettoni e cesti regalo. Anche durante il primo lockdown il segmento dei gift ci ha aiutato molto: abbiamo ricevuto tanti ordini di aziende che volevano omaggiare i propri fornitori, per far sentire la propria vicinanza regalando i nostri prodottiโ€. In estate, dopo la ripartenza, al ristorante Da Vittorio si รจ affiancato il temporary DaV, alla Cantalupa, โ€œun modo per impiegare tutti i ragazzi che sarebbero rimasti senza lavoro per il blocco dei servizi di catering, sfruttando proprio lo spazio a bordo piscina che abbiamo sempre usato per le cerimonieโ€. Cosรฌ, sperimentando anche sulla pizza, tutto lo staff รจ stato mantenuto senza ricorrere alla cassa integrazione.

 

Nuove strategie per resistere

La strategia per le prossime settimane, invece, prevede di scommettere con piรน forza sul delivery di Da Vittorio at Home: โ€œAlle tre proposte di carne, pesce e vegetariana, abbiamo aggiunto un pacchetto stagionale dedicato al tartufo. E nei prossimi giorni esordirร  il menu orientale, tra spaghetti soba e riso saltato: Chicco e Bobo stanno mettendo a punto i piatti, in collaborazione con lo chefย  Keisuke Nishikawaโ€. Nel frattempo, da qualche settimana, la produzione di pasticceria (da provare anche alla Pasticceria Cavour di Bergamo, premiata quest’anno come Bar dell’Anno) puรฒ disporre di un nuovo laboratorio, ad Albano, โ€œun capannone appena inaugurato per far fronte allโ€™aumento delle richieste e accelerare nel periodo natalizio. Un piano รจ dedicato alla produzione, al piano superiore seguiamo il confezionamentoโ€.

da vittorio shanghai. sala

Gli ultimi mesi in Cina

Ma il 2021 si aprirร  ancora una volta nel segno della Cina: โ€œIl primo ristorante a Shangai, a giugno 2019, รจ arrivato grazie allโ€™incontro, qualche anno fa, con quello che sarebbe diventato nostro partner nellโ€™avventura. Ha mangiato da noi, si รจ innamorato della nostra cucina, ci ha portato in Cina, in un contesto magnifico, con vista sul Bund. Lรฌ siamo riusciti a costruire un gruppo di lavoro davvero forte, condividiamo una sinergia importante quando bisogna capirsi a distanza, soprattutto in questo periodo difficileโ€. Allora, prima del debutto, definire la squadra e pianificare il lavoro รจ stato fondamentale: โ€œA Shangai abbiamo inviato ragazzi che da tempo lavoravano con noi, mentre i ragazzi cinesi sono stati qui a Brusaporto per fare formazione. Poi, tre mesi prima dellโ€™apertura, sono tornati in Cina, per fare ricerca sul territorio delle migliori materie prime, che sono il segreto principale del nostro successoโ€. Eppure, la prima parte del 2020, per cause non prevedibili, รจ stata difficile: โ€œI ragazzi erano rientrati in Italia quando lรฌ si รจ manifestata lโ€™epidemia. Alla metร  di febbraio sono tornati in Cina, si sono sottoposti alla quarantena, hanno ripreso a lavorare. Ma il primo mese il ristorante faceva 2-4 coperti al giorno. Poi una ripresa lenta, e ora stiamo addirittura lavorando piรน dellโ€™anno scorso. Lรฌ non cโ€™รจ piรน la percezione della pandemia, ma continua a esserci grande fiscalitร  nel monitorare gli spostamenti. Le quarantene scattano puntuali, il monitoraggio รจ sempre stato capillareโ€.

Il Bistrot Da Vittorio allโ€™interno di Ucca

Buone premesse per intraprendere il nuovo progetto che nella primavera 2021 porterร  la cucina di Da Vittorio anche allโ€™interno del centro di arte contemporaneaย Ucca, di base a Pechino e prossimo a inaugurare una seconda sede a Shangai. โ€œSi tratta di un bellissimo open space allโ€™interno del museo, uno spazio informale, ma elegante, dove proporremo un Bistrot. Ci ha coinvolto uno dei soci del fondo che ha investito sul nostro primo ristorante a Shangaiโ€. Il menu sta prendendo forma a Brusaporto proprio in queste settimane, โ€œogni giorno cโ€™รจ da provare un piatto diverso, dovremo comunicare lโ€™italianitร  attraverso piatti semplici, realizzati con ottimi prodotti. La ricerca e la filosofia restano inalterate, cambia la dimensione, piรน informale. Ci รจ servita lโ€™esperienza estiva con DaV, perchรฉ proporremo piatti come il vitello tonnato, ma anche un marchio di fabbrica come i paccheri alla Vittorio. Piatti semplici, che piaccionoโ€. La squadra di Shangai crescerร  ancora, โ€œinvieremo due chef che ora affiancano Chicco e Bobo in cucina per testare il menu, e una giovane sommelier che al momento mi affianca in salaโ€. Si consolida, dunque, il legame con la Cina: โ€œรˆ un mercato interessante su cui investire, a Shangai la cucina italiana piace moltissimo, e il palato delle nuove generazioni cinesi sta cambiando. Penso ai formaggi: quando siamo arrivati dovevamo moderare lโ€™uso di parmigiano nel risotto, o nei paccheri. Non hanno mai amato il formaggio. E invece ora proponiamo anche il nostro carrello dei formaggi, che piace, ed รจ molto richiesto. Al contempo, confrontarci con quel mondo consente anche a noi di scoprire prodotti diversi e avere nuovi stimoliโ€. Quindi cโ€™รจ margine per investire ancora? โ€œLe richieste arrivano numerose, la voglia di fare cโ€™รจ. Ora ci concentriamo sul superare questo momento, poi ci sarร  tempo per approfondireโ€.

 

a cura di Livia Montagnoli

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