Nella New York che continua a subire il fascino della cucina italiana, aprendo le porte all’iniziativa imprenditoriale di molti volti noti di casa nostra, non รจ tutto oro quel che luccica. Fermo restando il legame storico tra la cittร e la ristorazione di stampo italiano, recentemente infiammato dal proliferare di pasta bar e pizzerie (la novitร piรน recente รจ La Rossa di Stefano Callegari) che hanno spostato l’asse dalle grandi tavole di un tempo su un livello decisamente piรน informale e democratico, il confronto con il mercato immobiliare newyorkese mette a dura prova anche gli imprenditori piรน navigati. Succede a imprese decisamente giovani, come il Pasta Flyer di Mark Ladner, che circa un anno fa concretizzava il suo primo progetto in proprio dopo essersi lasciato alle spalle uno stipendio da executive chef al ristorante Del Posto (giusto in tempo per tenersi alla larga dallo scandalo che ha travolto Mario Batali).
Al Greenwich Village, Ladner si proponeva di creare un rifugio di qualitร per maniaci della pasta, forte dell’esperienza maturata in anni di attivitร presso una delle tavole italiane fine dining piรน apprezzate di New York. Rivolgendosi perรฒ a un nuovo target di riferimento, il popolo dei fast food abituato a un servizio veloce e informale, per pochi dollari. Premesse mantenute per la qualitร dell’offerta, ma evidentemente poco compatibili con uno spazio difficile da mantenere, a fronte di elevati costi di gestione. E infatti nel 2019 l’attivitร non riaprirร , almeno non nel locale che ha battezzato l’esordio di Pasta Flyer. Ultimo servizioprevisto per il 28 dicembre, e ricerche giร in corso per trovare quanto prima uno spazio piรน confacente alle necessitร del progetto. Ma ai prezzi folli degli immobili newyorkesi soccombono anche realtร che hanno storia e fama da vendere in cittร .
Come il ristorante Dell’anima, celebre avamposto di cucina e vino italiani, del West Village. In poco piรน di dieci anni, il progetto ideato alla fine del 2007 da August Cardona e Joe Campanale (all’epoca giovanissimo sommelier in arrivo da Babbo’s) รจ riuscito a imporsi sulla scena gastronomica cittadina per l’autenticitร di una proposta votata alla semplicitร (dapprima con la mano di Gabe Thompson, in arrivo da Le Bernardin e Del Posto, oggi con chef Andrew Whitney), posti a sedere al banco, cantina ricercata, atmosfera rilassata. Ora perรฒ il ristorante chiude (ultimo servizio il 23 dicembre), โperchรฉ il business delle piccole insegne di quartiere che vogliono puntare sulla qualitร non รจ piรน sostenibile nel sistema attualeโ, scrivono nero su bianco nella loro lettera di commiato Cardona e Whitney, che oggi gestiscono in societร l’attivitร . Di fatto, scaduto il contratto d’affitto nel 2017, i due hanno continuato per un anno a barcamenarsi mese per mese, cedendo davanti all’impossibilitร di sottoscrivere un nuovo contratto decennale al prezzo di mercato corrente. Dopo qualche settimana nel limbo, perรฒ, Dell’anima sembra giร aver trovato una nuova collocazione, che sconta perรฒ i limiti di cui sopra: l’insegna rinascerร alla metร di gennaio, all’interno del Gotham Market, fianco a fianco con celebri attivitร di una delle food hall piรน conosciute nel mondo, come Ivan Ramen e Corner Slice (ramen e pizza di Ivan Orkin). E con un’attitudine che dovrร tener conto della coesistenza con altre realtร , per catturare l’attenzione di un pubblico differente, abituato alle dinamiche di un mercato gastronomico.
Con la proprietร del mercato, Cardona e Whitney hanno stipulato un accordo di guadagno a percentuale per i prossimi dieci anni, con tutte le facilitazioni del caso legate alla possibilitร di non dover gestire l’attivitร da imprenditori a tutto tondo. In compenso Dell’anima guadagnerร metri, con una cucina piรน grande e una sala dedicata per servire gli ospiti. Ma resterร anche il bancone affacciato sulla cucina, in omaggio alla storia dell’insegna, per un totale di 33 coperti tra sala e sgabelli. E soprattutto l’intenzione di non tradire โl’animaโ del progetto, servendo il comfort food di sempre in abbinamento ai vini di una cantina sviluppata nel tempo, con pochi eguali in cittร . Invariata anche la politica dei prezzi, almeno nella prima fase di analisi del mercato. Con l’auspicio di trasformare una difficoltร insormontabile in opportunitร per mettersi ancora una volta alla prova.
a cura di Livia Montagnoli
Niente da mostrare
ResetGambero Rosso SPA
P.lva 06051141007
Codice SDI: RWB54P8
registrazione n. 94/2021 Tribunale di Roma
Modifica impostazioni cookie
Privacy: Responsabile della Protezione dei dati personali – Gambero Rosso S.p.A. – via Ottavio Gasparri 13/17 – 00152, Roma, email: [email protected]
Resta aggiornato sulle novitร del mondo dell’enogastronomia! Iscriviti alle newsletter di Gambero Rosso.
ยฉ Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.
Made with love by Programmatic Advertising Ltd