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La cucina del futuro

La cucina del futuro. Intervista ad Andrea Leali

Per la rubrica promossa dalla Fondazione Gambero Rosso e dedicata al nuovo corso della cucina italiana e piรน in generale alla cucina del futuro, intervistiamo Andrea Leali, chef di Casa Leali a Puegnago sul Garda.

  • 10 Febbraio, 2022

La Fondazione Gambero Rosso รจ stata creata con lo scopo di dare attenzione e risalto a tutti i temi di ordine sociale e della ricerca che il nostro gruppo imprenditoriale segue costantemente. Vogliamo ora farci portavoce delle nuove leve, protagoniste di un nuovo corso della cucina italiana, insomma di quella che potremmo definire โ€œLa cucina del futuroโ€. Qui l’intervista ad Andrea Leali di Casa Leali a Puegnago sul Garda, premiato come chef emergente nella guida Ristoranti d’Italia 2018.

Dove hai studiato?

La mia formazione รจ atipica, se non per il percorso di studi all’istituto alberghiero della zona (Alberghiero Caterina de Medici di Gardone Riviera).

Sei soddisfatto della tua formazione?

In linea di massima sรฌ, avrei voluto poter girare le cucine del mondo per apprendere in breve tempo piรน tecniche, ma il percorso di formazione che ho seguito e sto seguendo prende forma ogni giorno in maniera autodidattica affinando sempre di piรน un’identitร  solo mia senza ibridarmi con altre personalitร . Non avendo mai avuto degli imprinting forti dati da grandi maestri o grandi esperienze ho potuto trovare un’identitร  mia e solo mia, con i vantaggi e i limiti del caso che rendono oggi la mia cucina e il mio stile sempre piรน riconoscibile.

Credi sia importante la formazione permanente?

La formazione, come la tecnica รจ importantissima ma non deve essere un dogma in cui spesso si rischia di rimanere anche incastrati. La formazione tecnica รจ quindi importantissima ma รจ altrettanto importante la formazione della sensibilitร , della curiositร  e della visione di ciรฒ che ci circonda, questo a scuola non si impara, si impara solo quando ci si immerge con trasporto e passione nell’insieme che ci avvolge; lo si assorbe dalle persone che si nutrono delle stesse esperienze che cerchiamo anche noi cuochi per rendere i piatti emozionali e credibili. Nell’esperienza umana si nasconde la miglior formazione che fa da volano per il perfezionamento della tecnica, sono due traiettorie che si si devono intersecare senza forzature.

Chi รจ stato il tuo primo maestro?

Sul tema umanistico e del valore del lavoro nel senso piรน ampio i miei maestri sono stati sicuramente mio nonno paterno e poi di conseguenza mio papร  affiancato da un gradissimo supporto di valore di mia mamma. Sono sicuramente stati loro i baluardi del lavoro che nobilita il senso delle giornate attraverso la dedizione, il sacrificio e il fare bene sempre e comunque, zero scorciatoie, zero furbizie e malizie, solo impegno, sudore, devozione e auto gratificazione.

I maestri in ambito gastronomico?

I maestri tecnici invece sono stati in primis Virgilio Dondelli, il mio professore di cucina al primo anno di alberghiero, figura molto similare ai modelli familiari a cui ero abituato ma piรน centrato sul tema professionale della cucina (giustamente), una figura molto potente e salda, allo stesso tempo carismatica ed emozionale, crudo, selezionatore e per pochi, ma a quei pochi dava e trasmetteva tutto. Il secondo maestro, donna, รจ stata Wanda Perotti allieva a sua volta di Mauro Uliassi. Da lei rimasi per circa un anno e mezzo prima di aprire la prima attivitร , imparai che per cucinare si puรฒ cucinare anche con dolcezza e delicatezza sia con le mani che con la testa, che il gusto รจ quello che conta perchรฉ fa tornare il cliente, che l’organizzazione รจ fondamentale per la costanza della proposta e per la tranquillitร  che necessita il processo creativo.

Chi รจ, oggi, il tuo punto di riferimento e perchรฉ?

Niko Romito, tra i super grandi che non puรฒ non essere un chiaro punto di riferimento, e Riccardo Camanini, anche lui non puรฒ non esserlo, sia per la vicinanza l’uno dall’altro sia per l’enorme lavoro che sta facendo pure lui con suo fratello.

Da quali cucine, fuori dall’Italia prendi spunto?

Per la tecnica e l’organizzazione la Francia rimane sempre un punto di riferimento, anche se per piccole realtร  come la nostra va preso un po’ tutto con le pinze scendendo a patti con i limiti che ognuno ha nella propria azienda (volumi, investitori, costi fissi…).

Quale รจ, secondo te, la cucina del futuro?

รˆ la cucina che fonde il dialogo e l’emozione con il vero gusto autentico delle cose passando attraverso al talento che ogni cuoco deve riconoscersi nelle sue forme e misure.

Qual รจ il rapporto tra lo chef e la sala e tra lo chef e il food and beverage manager?

Il mio nello specifico รจ anche familiare e fraterno ma di base deve essere costante, giornaliero, ripetuto e rispettoso dei tempi e dei modi di ogni reparto, non puรฒ essere solo la cucina a imporre un idea, deve essere filtrata anche dagli altri reparti. Questo non vuol dire scendere a compromessi o fare modifiche negative alle idee che proponiamo, a volte รจ proprio un altro reparto che puรฒ aiutarci a definire una miglioria o una soluzione.

Tre qualitร  che deve avere un cuoco, oggi.

In ogni settore in cui opera (rapporti umani, cucina, idee, business) deve avere sensibilitร /empatia, forza e organizzazione.

Tre indirizzi imprendibili nella tua cittร  (cittร  natale o dove lavori).

  • Lido 84 (Gardone Riviera)
  • Osteria della Villetta (Palazzolo)
  • Pasticceria Di Novo (Manerba)

Tre produttori (di food) che consiglieresti ai nostri lettori.

  • Oli Extravergini di Comincioli Gianfranco Oli Extravergini Leali
  • La Meridiana, Salame tipico bresciano Beppe Peruchetti,
  • Storione e caviale Calvisius

Progetti futuri?

Al momento non posso parlarne per diversi motivi, ma abbiamo in cantiere una grossa novitร  che si svilupperร  circa tra 1 anno 1 anno e mezzo.

Riso Limone di Andrea Leali

Ricetta del Riso Limone

Brodo di limoni

6 litri di acqua

200 g di cipolla bianca

150 g di limone spremuto (tenere da parte il succo)

140g di sedano

30 g di finocchio

40 g di scalogno

6 foglie limone

Sale

Bollire tutti gli ingredienti a fuoco lento, filtrare e scartare i solidi, salare leggermente.

Polpa di limoni

1 kg di limoni spremuti

1 kg di sale grosso

Inserire i limoni in un sacchetto sottovuoto e tenerli a maturare a temperatura ambiente per circa 45 giorni. Una volta maturati nel sale, lavarli dal grosso del sale e metterli a dissalare per una giornata cambiando di frequente lโ€™acqua. Eliminare i semini e le fibre verdi che tengono il frutto attaccato alla pianta, tagliare grossolanamente, passarli in uno scola insalata e quindi frullarli fino a ottenere una crema liscia, se necessario, setacciate la polpa. Conservare in frigorifero.

Polvere di foglia di limone

Foglie di limoni fresche

Lavare le foglie di limone e metterle quindi a seccare a 75ยฐC fino a completa essiccatura. Frullare e setacciare, conservare in un luogo asciutto.

Polvere di limone bruciato

Tagliare a spicchi i limoni spremuti e metterli in forno a 230ยฐC per circa 7/10 minuti, abbassare la temperatura e lasciar seccare i limoni in forno fino a completa essiccatura, frullare e setacciare.

Risotto (4 persone)

240 g di riso carnaroli

60 g di polpa di limone

50 g di burro

25 g di olio extravergine dโ€™oliva varieta? Casaliva

30 g di Parmigiano 24 mesi

20 g di succo di limone

20 g di vino bianco

2 g di pepe timut

Tostare il riso a secco e sfumare con il vino e il limone miscelati insieme, portare a 3?4 di cottura dove poi sara? il momento di inserire la polpa di limone. Portare a cottura il riso e tenerlo asciutto e mantecarlo fuori dal fuoco, in caso ce ne sia bisogno, correggere con qualche goccia di brodo, correggere di acidita? e aggiungere il pepe timut. Servire su un piatto caldo e dressare con le polveri di limone che avremo avuto cura di miscelare in parti uguali.

Casa Leali โ€“ Puegnago sul Garda (BS) โ€“ via Valle, 1 โ€“ 3665296042 โ€“ www.casalealiristorante.it

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