Quando lโultimo anno รจ stato come quello affrontato da Federico e dalla sua famiglia, lโidea di una storia a lieto fine รจ il primo pensiero. Perchรฉ Federico Massimi e sua moglie Valentina, come pure i loro figli di 7 e 9 anni, hanno tutti contratto il Covid durante la prima ondata di pandemia. E cosรฌ i suoi genitori. Tra tutti, Federico e suo padre hanno sperimentato la violenza del virus in modo feroce: il primo, classe 1978, ricoverato in gravi condizioni allo Spallanzani, guarito dopo una lunga degenza; il secondo, invece, portato via dalla malattia nel giro di un mese. ร passato quasi un anno, e oggi la vita della famiglia Massimi รจ molto cambiata. Federico, ingegnere che per 14 anni ha rivestito un ruolo manageriale presso una grande multinazionale (la Hilti Italia), ne parla senza retorica, preferendo guardare a ciรฒ che di buono ha portato questa disavventura.
โIl nostro nuovo inizio passa innanzitutto da una riflessione di carattere esistenzialeโ spiega Federico โQuando sei in ospedale ti passa la vita davanti e metti in discussione le dieci ore giornaliere investite dietro a un lavoro sicuramente gratificante, ma che assorbe tante energie sottratte agli affetti, alle passioniโฆ Ho pensato che se ne fossi uscito vivo avrei cambiato vita, anche perchรฉ il desiderio giร era in cantiere da un poโโ. A questo impulso, perรฒ, si accompagnano considerazioni piรน concrete: โMi sono sempre considerato un ingegnere atipico, coltivo tante passioni, dalla musica alla cucina. Ho pensato di cavalcare lโamore per il cibo respirato in famiglia: il Covid ci ha dimostrato che anche le grandi realtร , come la mia ex azienda, possono entrare in crisi. E allora la soluzione per me รจ stata mettermi in proprio: mi sono imbattuto nel modello dellโImpresa alimentare domestica, quello che molti declinano in forma di home restaurant. Il momento, perรฒ, non mi sembrava proficuo per accogliere in casa persone. Perchรฉ, invece, non concepire un laboratorio di produzione artigianale?โ In soccorso รจ arrivata la mamma, con una delle tradizioni gastronomiche piรน tipiche del paese di cui รจ originaria, il piccolo borgo di Jenne, alle porte di Roma: โMia mamma รจ una di quelle persone che cucinano per gli altri come atto dโamore; ha sempre sfornato torte e biscotti per i bambini, e anchโio, sin da piccolo, ho imparato ad apprezzare i suoi tortiglioni. Mi รจ sembrato anche bello sviluppare un progetto in cui potesse sentirsi coinvolta, ora che รจ rimasta solaโ.
Nasce cosรฌ La Forneria di Nonna Mirella, laboratorio di produzione ricavato nella veranda di casa Massimi, nel quartiere di Roma70, in attivitร dallo scorso ottobre dopo mesi di pianificazione, assaggi e rodaggio. Specialitร : il tortiglione. Non un formato di pasta come viene facile pensare, ma il biscottone tradizionale di Jenne. Sin dallโinizio, il progetto รจ nato con tutti i crismi dellโattivitร professionale: โHo lavorato diversi anni nel marketing, ho sviluppato un business plan, abbiamo riempito fogli su fogli, finchรฉ lโidea non ha preso forma. Il tortiglione ha un nome particolare, รจ un prodotto buono, ci รจ sembrato perfetto per svilupparci intorno un brand. Ma abbiamo lavorato su una segmentazione che rispondesse alle esigenze di vari momenti della giornata: non piรน solo il tortiglione classico da colazione, ma anche quello per il dopocena, per lโabbinamento con il vinoโฆ Cosรฌ รจ nata una gamma completa, a partire dalla ricetta tradizionale che abbiamo perfezionato, codificato e differenziatoโ.
Accurata รจ stata anche la selezione degli ingredienti, un mondo nuovo in cui muoversi per trovare i fornitori migliori: โSi tratta di un prodotto casereccio, e deve restare tale: non vogliamo confrontarci con lโalta pasticceria. Perรฒ cercavamo ingredienti di qualitร : la farina tipo 1 di Molino Dallagiovanna, i cioccolati di Callebaut, fondente e monorigine brasiliano, il burro di Normandia, che conferisce ai biscotti un aroma intenso. Lโarancia candita รจ Cesarin, la frutta secca – pistacchi e mandorle – arriva da Modica, tramite un distributore locale che lavora con produttori del postoโ. Lโaltro impegno รจ stato attrezzare il neolaboratorio di tutto punto: parete in acciaio inox a norma, banconi in acciaio, forno professionale, abbattitore, e unโimpastatrice da 40 litri. Tutto in 24 metri quadri di spazio ripensati per superare tutti i protocolli della Asl. Proprio nella serietร con cui Federico ha approcciato il mondo dellโImpresa alimentare domestica sta la forza del progetto: โRagioniamo come fosse unโattivitร professionale, tanto piรน in questo momento. Si parla tanto di lavoro agile per i dipendenti aziendali, ma perchรฉ non iniziare a pensare anche al modello di impresa agile? La nostra resterร una produzione artigianale, in laboratorio sono lโunico a produrre, e al momento, dopo un primo aumento di capacitร produttiva, confezioniamo 150 pacchetti a settimana. Ma il volume di richieste sta aumentando in modo esponenziale, ci contattano persino dallโestero. E per il futuro vedrei bene la nascita di una rete, una sorta di alveare di mini imprese alimentari domestiche che producono a partire dalle ricette che abbiamo codificato, e rispettando gli standard qualitativi del prodotto. Il settore, finora, non รจ stato professionalizzato”.
Al momento, perรฒ, la Forneria pensa a stabilizzarsi: a Roma le consegne le fa Federico, a bordo della sua Cinquecento del โ69 restaurata (ma al momento il sito avverte che i tempi di attesa si aggirano intorno alle due settimane). Fuori dal GRA, e in tutta Europa, invece, arriva Dhl. Gli ordini passano online, tramite sito e social network; pagamento digitale. Il packaging, neanche a dirlo, รจ curato e funzionale quanto gli altri aspetti dellโattivitร . Lโofferta? Tortiglioni classici, con cioccolato fondente, con mandorle e arancia, con cioccolato bianco e pistacchio, salati per lโaperitivo, con parmigiano e mandorle, da accompagnare con salumi e vino; ma anche vegani, con nocciole, farina di farro e cioccolato fondente.
In confezioni di peso variabile, tra i 250 e i 500 grammi, con prezzi che oscillano tra i 5,70 e i 7,70 euro (17.70 per la confezione mista da 600 grammi, con scatola in latta). E poi giglietti e crostate (visciole, mandarino di Ciaculli, crema di cioccolato e nocciole, 14 euro). I bambini โ Adele e Matteo โ sono entusiasti: โHanno passato lโestate ad assaggiare con noi per scegliere le ricette migliori. E ora, la sera, ci ritroviamo insieme in laboratorio, per confezionare i biscottiโ.
www.laforneriadinonnamirella.com
a cura di Livia Montagnoli
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