Qualcuno potrร dire che gli ispettori della guida Michelin ci avevano visto giusto quando nel 2016, in occasione della prima edizione della guida dedicata alla cittร -stato di Singapore dispensavano stelle anche a due attivitร di street food, consolidando unโapertura giร anticipata a Hong Kong. Ebbene, ora รจ lโUnesco a riconoscere il valore della cosiddetta Cultura Hawker di Singapore, che ottiene il sigillo di Patrimonio Culturale Immateriale dellโUmanitร al termine dellโiter che ha portato ad accertare lโimportanza dei mercati gastronomici locali votati alla vendita e al consumo di cibo di strada. La natura multiculturale di Singapore, infatti, si esprime al meglio proprio tra griglie, wok e spezie dei venditori ambulanti di cibo: sebbene la fondazione della cittร -stato si faccia risalire ufficialmente al 1819, a nome dellโinglese Thomas Stamford Raffles, sono molte le culture che hanno lasciato le proprie tracce sullโisola, oggetto di ondate migratorie successive da parte di cinesi, indiani, arabi, portoghesi. Ma รจ proprio al XIX secolo che si data lโorigine della cultura hawker, con lโarrivo dei coloni che popolarono il nuovo polo commerciale, oggi simbolo di melting pot culturale. Mercanti cinesi e malesi, soldati indiani, minatori e braccianti cingalesi e arabi, commercianti di spezie indonesiani, ma anche inglesi ed europei attratti dalle potenzialitร della Cittร del Leone. Tra loro, alcuni si specializzano subito nella vendita di cibo economico, gustoso, veloce da preparare e servire in strada, in piazze e parchi della cittร , e ovunque sia possibile fermarsi a mangiare.
Sono gli antenati dei venditori di street food che oggi animano i mercati gastronomici di Singapore, gli hawker centre nati a partire dagli anni Sessanta, frequentati pressochรฉ abitualmente da chiunque in cittร , e motivo di vanto turistico al cospetto dei numerosi stranieri che frequentano lโisola. Le possibilitร di scelta sono infinite, ed รจ questo ciรฒ che ancora oggi caratterizza i sapori di una cucina locale che sono molte cucine in una; negli hawker centre ci si ritrova da mattina a sera, per colazione, pranzo, cena (i singaporiani amano mangiare fuori casa): ai tavoli comunitari cโรจ chi gioca a scacchi, chi legge il giornale, chi si concede una pausa con la famiglia. E familiare รจ anche la gestione degli stand gastronomici, dove il testimone passa di generazione in generazione โ anche se i giovani stanno allontanandosi da un mestiere che ha margini di guadagno sempre piรน esigui – ย e le tradizioni culinarie si rinnovano di continuo, dando vita a unโevoluzione naturale del gusto, che non tradisce le origini.
Anche per questo arriva il riconoscimento Unesco, che individua nella cultura street food di Singapore un potente aggregatore sociale: “Siamo incredibilmente onorati che la Cultura Hawker di Singapore sia stata ufficialmente riconosciuta dall’UNESCO e condivisa oggi con il mondo. Oltre a occupare un posto speciale nel cuore dei singaporiani, รจ un patrimonio vivente che riflette la nostra esperienza quotidiana e la nostra identitร di societร multiculturale. Continueremo a riconoscere e a celebrare la conoscenza e le usanze culturali legate al commercio di street food degli hawker centre, e faremo in modo che le future generazioni di singaporiani possano continuare ad apprezzarli.“, spiegaย il Ministro della Cultura Edwin Tong.
Tra i mercati piรน celebri (sono oltre cento, in tutta la cittร ), il Maxwell Food Centre offre uno spaccato significativo di questa cultura, con oltre cento chioschi riuniti sotto lo stesso tetto; ma รจ al Chinatown Food Complex che bisogna recarsi per visitare le prime insegne street food stellate della cittร , lโHong Kong Soya Sauce Chicken, Rice & Noodle e Liao Fan Hawker Chan. E dopo un anno particolarmente difficile e precario, si guarda al futuro per investire sulla tutela e la valorizzazione della cultura hawker. Dal 26 dicembre all’11 gennaio, per tre fine settimana, si svolgerร la SG HawkerFest: in questa occasione, attraverso un badge virtuale e unโapp il pubblico potrร completare dei quiz, partecipare a una caccia al tesoro, e condividere idee e suggerimenti sulle caratteristiche che dovranno avere i mercati di street food del futuro. Mentre nel 2021 prenderร forma un piano nazionale per favorire il ricambio generazionale nella professione. Nel frattempo Singapore si gode il traguardo raggiunto, che รจ il secondo riconoscimento Unesco ottenuto dalla cittร dopo i Botanic Gardens, iscritti al registro dal 2015. Sul versante gastronomico, negli ultimi giorni รจ arrivata lโiscrizione in lista del cous cous del Maghreb, mentre in Italia da tempo si ragiona sullโopportunitร di candidare la cultura siciliana del cibo di strada.
a cura di Livia Montagnoli
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