Continua lo speciale sul miele (qui la prima puntata su come diventare assaggiatore e conoscerne le frodi piรน diffuse e la seconda puntata sui mieli uniflorali), pubblicato in occasione del Concorso Tre Gocce dโOro – Grandi Mieli dโItalia, i cui premi verranno consegnati a Castel San Pietro Terme il 20 settembre. In questa terza e ultima puntata Aristide Colonna, presidente dell’Associazione Italiana Apiterapia, indica come curarsi con tutti i prodotti dellโoperoso insetto, lo chef Igles Corelli, dal 2018 รจ coordinatore del Comitato Scientifico di Gambero Rosso Academy, illustra come usare il miele in cucina, Elvan Uysal Bottoni, autrice e giornalista enogastronomica, fa una panoramica dei mieli turchi.
Lโapiterapia รจ il trattamento terapeutico di alcune patologie con i prodotti raccolti, elaborati e secreti dalle api: miele, polline, propoli, pappa reale, pane delle api, perfino le larve e il veleno. ร una pratica curativa antichissima, che sta ottenendo riconoscimenti ufficiali in alcuni Paesi ed รจ al centro di convegni a livello internazionale. Tuttavia deve essere considerata una medicina integrativa di quella tradizionale, perchรฉ non รจ basata su test ed evidenze cliniche ma su prove di efficacia. Il miele รจ ricco di zuccheri semplici facilmente assimilabili (glucosio e fruttosio), contiene vitamine del gruppo B, la vitamina C, calcio, ferro, potassio, amminoacidi ed enzimi e ha un ampio raggio di azione: combatte la stanchezza fisica e mentale, i problemi intestinali e digestivi, aumenta la resistenza fisica, migliora il rendimento mentale, ha unโazione battericida e facilita la cicatrizzazione delle lesioni cutanee.
Il polline, soprattutto quello fresco congelato, che mantiene tutti i principi attivi rispetto a quello liofilizzato o essiccato, รจ un vero e proprio superfood: contiene tutti gli amminoacidi essenziali e non essenziali, quindi รจ paragonabile a una proteina vegetale, oltre a zuccheri, lipidi, vitamine, enzimi, minerali, fitormoni, carotenoidi e flavonoidi; dร una grande carica energetica e proteica ed รจ efficace nella cura di alcune patologie, per esempio nei casi di ipertrofia prostatica benigna.
La propoli รจ uno dei prodotti naturali piรน performanti dal punto di vista terapeutico: รจ antimicrobica, antibiotica, antifungina, antinfiammatoria, analgesica e antiossidante. Risponde bene nei casi di patologie delle prime vie respiratorie e soprattutto di parodontopatie, malattia delle gengive che puรฒ portare alla perdita dei denti; a riguardo sono in corso studi in collaborazione con lโUniversitร di Roma Tor Vergata, i cui risultati saranno presentati a breve.
La pappa reale รจ un altro cibo superfood: contiene tutti gli amminoacidi essenziali (in totale 29) ed รจ un vero cocktail di vitamine, in particolare quelle del gruppo B, la C e la E. Il pane delle api ha proprietร migliori rispetto al polline, anche perchรฉ piรน assimilabile e conservabile. Le larve sono fonte di proteine. Il veleno delle api, usato in creme, unguenti o, meglio, per puntura diretta, รจ utile in caso di artrite, reumatismi e infiammazioni articolari, eczema, gotta, nevralgie e altre patologie.
Ai cuochi aperti al nuovo, il miele offre spunti ingegnosi e riletture di ricette. Come lo chef pluristellato Igles Corelli, da oltre 40 anni ai fornelli di ristoranti di successo, che dal 2018 รจ coordinatore del Comitato Scientifico di Gambero Rosso Academy e tiene corsi di cucina 4.0 nella scuola di formazione professionale della Cittร del Gusto di Roma. Igles usa mieli millefiori e monoflora al posto dello zucchero come starter per fermentazioni e marinature e come aggrappante nelle affumicature. Il miele entra nella composizione della brina, soluzione a base di acqua, sale e spezie (coriandolo, semi di senape, pepe rosa, finocchio, cannella e chiodi di garofano), nella quale far insaporire e ammorbidire una noce di vitellone o un filetto di ricciola sottovuoto per due giorni in frigorifero prima della cottura. Ed รจ protagonista nel rub, base per barbecue composto anche in questo caso da sale e spezie (ginepro, coriandolo e pepe), dove il miele ha la funzione di primer, di unire gli ingredienti e di fissarli sulla superficie del cibo: che sia un pastrami di salmone, da marinare prima e passare allโaffumicatore dopo, o un capocollo di maiale, da rosolare e abbinare a bacche di rosa canina cotte nel vino con miele e peperoncino.
Quando si parla di miele turco, la prima cosa che viene in mente รจ la melata di bosco, di cui la Turchia รจ uno dei produttori piรน importanti. Ma le cose piรน particolari sono altre. Nel sud della Turchia, specialmente nella provincia di Siirt, si produce un miele selvatico prevalentemente da api caucasiche, il Karakovan (alveare nero), uno dei prodotti piรน pregiati regalati dagli insetti. Viene fatto dentro vecchi tronchi di albero, preferibilmente di tiglio, le api formano la loro cera e non viene dato loro nessun tipo di nutrimento; per ogni alveare si ottengono 5-10 chili di miele.
Nella punta piรน orientale del Paese, al confine con Armenia, Ardahan รจ la casa di un miele molto particolare, sempre da api caucasiche. Meliloto, lupinella, tarassaco, centaurea, albero del paradiso, salice, acacia, zafferano, astragalo, salvia, timo sono alcune delle essenze che compongono questo millefiori che ha ottenuto il riconoscimento Igp turco ed รจ conosciuto anche come โmiele gialloโ.
Unโaltra zona vocata รจ quella delle montagne del Mar Nero, soprattutto la provincia di Rize, al confine con la Georgia. Queste vallate, che richiamano le Highlands scozzesi, presentano una flora ricchissima; sullโaltopiano di Anzer, le api caucasiche regalano il miele di Anzer, un millefiori molto pregiato prodotto da apicoltori nomadi fino a 2500 metri di altezza sul mare, in Turchia venduto e mangiato insieme alla sua cera. Anche in questo caso le api sono le caucasiche e le cere sono prodotte unicamente nellโalveare.
Il Komar (rododendro) รจ un miele prodotto sia sulle montagne di Antalya, nel sud del Paese, sulla costa mediterranea, sia su quelle del Mar Nero, a nord. Il rododendro turco รจ conosciuto anche come il โmiele mattoโ; anche se per il cugino italiano non viene riportato nessun tipo di avvelenamento, lโeccessivo consumo di rododendro turco ha effetti collaterali, come nausea o vertigini. Cosa che avviene spesso dal momento che il Komar ha fama di essere un Viagra naturale.
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