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Riapertura ristoranti in Spagna. Come si organizzano gli chef

I cuochi e i ristoratori chiedono al Governo di Madrid empatia, rigore e coordinamento sulle misure da adottare in fase di riapertura. Abbiamo sentito Quique Dacosta, Ferran Adriร , Elena Arzak, Andoni Luis Aduriz e gli chef del Disfrutar, per capire come si stanno organizzando in vista della riapertura.

  • 08 Maggio, 2020

In coro chiedono il massimo rigore e coordinamento possibili riguardo le informazioni date all’opinione pubblica, al fine di chiarire le misure che dovranno adottare in futuro nei loro ristoranti. Non chiedono una riapertura urgente, ma una riapertura ragionata con una grande flessibilitร  per quel che riguarda la Erte (la cassa integrazione) e l’erogazione di liquiditร , tenendo conto che quello della ristorazione รจ uno dei settori piรน colpiti dalla crisi dovuta al Covid-19.

Andoni Luis Aduriz Riapertura ristoranti Spagna

Andoni Luis Aduriz

Le persone continueranno ad andare al ristorante

โ€œPrima di tutto va risolta la questione sanitaria, in questo momento non possiamo avere posizioni individualistiche, anche perchรฉ questo รจ un problema globaleโ€, premette Andoni Luis Aduriz (Mugaritz, Errenteria) โ€“ che insieme al Joxe Mari Aizega, direttore generale del Basque Culinary Center, ha stilato un protocollo per la riapertura dei ristorantiโ€œE devo dire che in Spagna ci siamo dimostrati calmi e ragionevoliโ€. Ma una volta fatta l’analisi delle prioritร  tocca affrontare il tema della ristorazione. โ€œTemo che verranno penalizzati sia le cosiddette startup, sia i ristoranti che hanno molti anni e non si sono mai consolidati, e dunque anche prima del Covid erano in una fase di declino. Ma d’altra parte penso (e spero) che le persone non subiranno un cambiamento molto drastico, siamo animali sociali e la gente vorrร  passare il tempo libero fuori dalle proprie case e continuerร  ad andare al ristoranteโ€.

Joan Roca Madrid Fusion 2020

Joan Roca a Madrid Fusion 2020 (foto di Maya Balanya)

Creare fiducia in modo che i clienti ritornino al ristorante.

Una visione ottimistica quella di Andoni, confermata da quanto accaduto a Joan Roca (El Celler de Can Roca, Girona), il quale dopo aver aperto le prenotazioni per marzo 2021, ha raggiunto il sold out in pochissimo tempo. โ€œOra, la cosa prioritaria per il Governoโ€, sottolinea Roca, โ€œรจ comunicare alla popolazione che i ristoranti sono luoghi sicuri, anche perchรฉ apriranno solo quando saranno in grado di soddisfare tutte le esigenze sanitarieโ€. Attualmente il Governo spagnolo ha predisposto l’apertura (prevista lunedรฌ 11 maggio) dei ristoranti con terrazza o dehors, occupando solo il 30% dei coperti totali.

โ€œIl peggior nemico รจ la disinformazioneโ€

โ€œUn passo in avanti non indifferenteโ€, commentano Mateu Casaรฑas, Oriol Castro ed Eduard Xatruch (Disfrutar, Barcellona), โ€œperchรฉ avere un calendario con delle fasi e alcune linee guida, รจ giร  qualcosa; il peggior nemico, ora, รจ la disinformazioneโ€. Ma c’รจ un grande ma: โ€œAd ogni modo le misure prese dal Governo non sono sufficienti per mantenere in piedi le nostre imprese. รˆ chiaro che oggi ci sono altre prioritร  che vanno al di lร  delle nostre, ovvero controllare la questione della salute, ma noi chiediamo fermamente che oltre ai calendari, ci venga comunicato in modo chiaro come intendono gestire l’intera questione delle riaperture, da come ci dobbiamo comportare con il personale al protocollo da seguire. Queste informazioni sono essenziali affinchรฉ i ristoranti possano iniziare a lavorare in tranquillitร โ€. La pensa allo stesso modo Ferran Adriร  secondo il quale โ€œla mancanza di date specifiche e di norme sulla sicurezza alimentare chiare, non consentono di fare delle previsioni sulla riapertura. Necessitiamo di informazioni piรน concreteโ€.

Ferran Adriร  Riapertura ristoranti Spagna

Ferran Adriร 

Lรฌ dove necessario, tocca cambiare modello di business

Ma al tempo stesso Adriร , qualche previsione la fa: โ€œCi sarร  chi cercherร  di sopravvivere, ma comunque sopravvive solo chi ha un buon modello di business, e chi punterร  sull’innovazione, cambiando i paradigmi della propria attivitร  economicaโ€. Stesso scenario immaginato daย Quique Dacosta (Quique Dacosta Restaurante, Dรฉnia Alicante), che ha all’attivo cinque ristoranti e una societร  di catering con differenti modelli di business. โ€œUno dei maggiori problemi che riscontreremo รจ la capacitร  limitata, fino a quando non vi sarร  un vaccino. Se un ristorante ha 100 sedie, ne puรฒ occupare solo una trentina, e quando si tratta di un ristorante di alta cucina, la cosa รจ piรน o meno gestibile perchรฉ รจ la capacitร  che di solito abbiamo in media. Ma ristoranti come Vuelve Carolina o Mercatbar affrontano un grosso problema perchรฉ lo scontrino medio รจ compreso tra i 20 e i 40 euro. In questi casi bisognerร  rivedere il modello di business. Ciascuno dei miei progetti dovrร  affrontare sfide completamente diverse su tutti i livelliโ€.

Riapertura ristoranti Spagna Quique Dacosta

Quique Dacosta

La creativitร  non verrร  meno

Anche per Andoni questo รจ il momento giusto per rimescolare le carte: โ€œStiamo attraversando uno strano processo in cui le nostre vecchie abitudini sociali dovranno coesistere con nuove misure di sicurezza. Quanto a noi, come ristorante, combatteremo in questo nuovo contesto con creativitร , essendo piรน Mugaritz che mai: Mugaritz non smetterร  mai di essere Mugaritz e useremo la creativitร  per navigare nella complessitร โ€. โ€œOra รจ un buon momento per focalizzarsi su altri aspetti della ristorazioneโ€, suggerisce Adriร , โ€œi cuochi potrebbero per esempio costruire un catalogo di ricette o concentrarsi sul business planโ€. Oppure potrebbero rimodulare il loro business puntando maggiormente sulla digitalizzazione o su un servizio, non solo il food, a domicilio.

I ristoranti alla riapertura in Spagna andranno a due velocitร . Il Governo deve stanziare piรน aiuti

โ€œUn altro problemaโ€, riscontra Dacosta (che proprio in questi giorni sta attivando il delivery), โ€œรจ che al momento i ristoranti andranno a due velocitร , le spese generali saranno le stesse di prima del coronavirus, ma il giorno in cui apriremo, la produttivitร  sarร  direttamente correlata al 30% della capacitร  stabilita dalle normative. Pertanto, se devi pagare tutto (affitto, elettricitร , acqua, assicurazione, tasse, IVA …) alla stessa velocitร  di produttivitร  pre-Covid, รจ molto plausibile che la maggior parte delle imprese non ce la farร . Per intenderci, รจ come se una moto avesse la ruota anteriore che non puรฒ superare i 30 chilometri orari e quella posteriore che va ai 120 km/h; il risultato รจ che anche il miglior motociclista cadeโ€. Per questo chiede – ma in generale la richiesta รจ condivisa โ€“ al Governo spagnolo di prorogare la cassa integrazione e provvedere con la liquiditร . Altrimenti, in queste condizioni, un ristorante aperto rischia di perdere piรน denaro di uno chiuso.

Elena Arzak Riapertura ristoranti Spagna

Elena Arzak

La ristorazione fine dining รจ intrinsecamente legata al turismo

L’ultima questione toccata dagli chef spagnoli interpellati รจ il forte legame tra ristorazione e turismo. โ€œDobbiamo affrontare un’altra sfidaโ€, rincara la dose Dacosta, โ€œQuique Dacosta Restaurante, per esempio, si trova a Dรฉnia, una piccola cittร  di pescatori ad Alicante. รˆ una cittร  turistica e se le persone non potranno venire, non ci saranno i presupposti per aprire. รˆ una singolaritร  importante perchรฉ รจ molto probabile che, sebbene sia consentito il 30% della capacitร , in un ristorante come questo potrebbe non esserci nemmeno quella percentuale di clientiโ€. Una problematica comune, che speriamo venga presa in considerazione dal governatore di turno.

Ma prima di lasciarci chiediamo a ognuno di loro come pensano di superare questa crisi inedita, i piรน ottimisti ci hanno risposto, gli altri attendono piรน informazioni concrete da parte del Governo.

Quique Dacosta: โ€œCercheremo di essere attraenti con tutti gli strumenti che abbiamo, dalla nostra cucina, alla rappresentazione del territorio, alla creativitร , in modo che chiunque voglia vivere un’esperienza gastronomica unica, lo possa fare da noi. Metteremo tutto lo staff e tutte le conoscenze che abbiamo al servizio di un’esperienza che deve essere reale, con le massime garanzie sanitarie e igieniche (le avevamo giร  prima di questa situazione, sicuramente siamo il settore con il piรน rigoroso standard sanitario!). Dobbiamo continuare a infondere fiducia, dimostrando anche che il rispetto dei parametri igienico-sanitari non รจ dannoso per l’esperienza. Al contrario, dobbiamo trovare dei meccanismi per incentivarlo. Ora, per esempio, stiamo programmando di cenare nel giardino all’aperto, cercheremo di ottenere l’atmosfera magicaโ€.

Gli chef del Disfrutar: โ€œSiamo ottimisti e vogliamo ricominciare. Come? Sicuramente offrendo delle garanzie al consumatore, anche perchรฉ sarร  lui stesso a richiederle e (giustamente) a pretenderleโ€.

Andoni Luis Aduriz: โ€œIndubbiamente ne usciremo molto rafforzati, anche se lo scenario a medio e lungo termine sarร  altrettanto complicato, soprattutto perchรฉ c’รจ molta incertezza. Ma penso anche che ogni crisi abbia un risvolto positivo e insegni molte cose. Noi, per esempio, abbiamo sfruttato il tempo del lockdown per guardare che cosa abbiamo fatto e per disegnare il nostro futuro, non sempre quel che si sta facendo si adatta a quel che vorremmo fare o essere. Insomma, da tutte le situazioni di crisi ne esci arricchito, anche perchรฉ quando si insegue un sogno, questo รจ sempre piรน grande di qualsiasi ostacoloโ€.

Elena Arzak: โ€œAl ristorante seguiremo le fasi di riapertura come il resto dei ristoranti, in modo organizzato e sicuro. Non vediamo l’ora di servire nuovamente i nostri clienti, ma poichรฉ non abbiamo alcuna esperienza precedente, lo faremo con grande cura e con un un maggior sforzo da parte di tuttiโ€.

a cura di Annalisa Zordan

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