Coronavirus. Il vino ora si compra (anche) nella Gdo: +7% da inizio emergenza

30 Mar 2020, 16:36 | a cura di
Forte crescita degli acquisti di vino al supermercato nellโ€™emergenza da Covid-19: meglio quelli a denominazione alle Igp e ai comuni; bollicine complessivamente positive mentre crolla lo Champagne.

Non solo il mondo dellโ€™e-commerce e i wine delivery, ma anche la Grande distribuzione organizzata italiana segna un netto cambiamento nei trend di vendita del vino, come conseguenza dellโ€™emergenza sanitaria legata al Covid-19. I numeri aggiornati di Iri Infoscan e relativi allโ€™andamento degli acquisti negli scaffali dei supermercati, che siamo in grado di anticipare, sono quelli del periodo piรน caldo, quello che parte dal 23 febbraio in poi, ovvero il momento in cui lโ€™Italia si accorge che il virus non รจ piรน unโ€™influenza un poโ€™ piรน forte del solito ma un vero e proprio rischio per la tenuta del sistema sanitario nazionale. Sono le settimane piรน difficili, in cui gli italiani hanno dato vita alla frenetica corsa agli acquisti nei punti vendita, che alcuni hanno probabilmente vissuto in prima persona, e sono anche le settimane del primo periodo di isolamento domiciliare disposto dal Governo di Giuseppe Conte, della riscoperta del fai da te nella cucina di casa, dei primi decreti dโ€™urgenza sulla chiusura delle principali attivitร  economiche, quando ci si rende conto che non cโ€™รจ alcuna alternativa per fermare i contagi.

In questo delicato scenario, proseguiamo nellโ€™analisi dei vari canali di vendita del vino, dopo l'online, scegliamo oggi il mondo della distribuzione organizzata (anche con lโ€™aiuto di insegne importanti come Esselunga e Coop Italia) che, con 27 mila punti vendita nazionali, rappresenta in questo momento la principale fonte di approvvigionamento e che, per il solo vino, muove un giro dโ€™affari da circa 2 miliardi di euro annui.

L'andamento di vendita nella GDO

Trend in crescita

Da inizio emergenza, nelle quattro settimane comprese tra 15 febbraio e 15 marzo, il vino sta registrando un trend positivo, alla stregua di quanto sta accadendo alle vendite nel largo consumo (boom di acqua, farine ma anche spirit), come rilevato anche dallโ€™Associazione distribuzione moderna (Adm) lo scorso week end, e una spesa degli italiani aumentata costantemente per cinque settimane, di percentuali comprese tra 5% della settimana fino al 22 marzo e il +14,6% di quella terminante il 15 marzo.

Tornando al vino. โ€œDopo un 2019 in cui il vino nel complesso ha registrato un incremento di appena lo 0,4% nei volumi, e dopo un mese di gennaio lento, dallโ€™inizio dellโ€™emergenza coronavirusโ€ osserva Virgilio Romano, account director di Iri โ€œgli ultimi dati a disposizione evidenziano un aumento di vendite del 4,2% a volume, con incrementi piรน consistenti nelle ultime tre settimane, che progressivamente segnano +1,9%, +6,4% e +9,5%โ€. Nello stesso intervallo di tempo, il comparto spumanti, che lo scorso anno aveva chiuso il bilancio dei 12 mesi a +9,4%, registra un +7,2% in quattro settimane, ma mostra qualche segnale di rallentamento rispetto ai dati di un anno fa, a causa del forte incremento di vendite registrato nei primi mesi del 2019, come spiega Iri, per via di una spinta piรน forte delle promozioni a scaffale.

Piรน vendite nel Nord Est e al Sud

Considerando le macro aree geografiche, le crescite piรน importanti per le vendite di vino in Gdo dal 23 febbraio in poi si registrano nel Nord Est (+10,6% con un +22,4% nella sola quarta settimana) e al Sud (+6,1%, con +12,8% in una settimana); bene anche il Nord Ovest (+3,3%) mentre รจ negativo lโ€™apporto del Centro e Sardegna (-0,2%). Rispetto ai dati complessivi degli acquisti nel Largo consumo

Dop meglio dei vini comuni

Se si considerano i singoli segmenti, dallโ€™inizio dellโ€™emergenza, le Dop sono andate decisamente meglio rispetto ad altre tipologie come le Igp (+1,3%) o i vini comuni (+3,7%). Le Dop, infatti, spiccano nelle performance con un +6,9% da inizio emergenza grazie a una progressione che nelle ultime due settimane le ha portate a incrementi in doppia cifra; ma anche le altre due categorie si sono riprese dopo un inizio col segno meno davanti. โ€œPossiamo leggere questi dati ipotizzando che vino Doc, per i clienti, significhi qualcosa in piรน di Igt. La scelta dei consumatoriโ€ spiega Romano โ€œรจ andata rivolgendosi piรน sulla denominazione e, in particolare, sul brand e sui territori piรน noti rispetto a prodotti da sperimentare e da capire. In queste settimane, chi รจ entrato in un punto vendita della Gdo non ha dedicato molto tempo a scegliere, ha badato meno al prezzo, spostandosi soprattutto sui prodotti giร  collaudati e, in qualche modo, piรน rassicurantiโ€. Da segnalare, il forte calo delle vendite di Champagne, pressochรฉ dimezzate, per un prodotto che รจ generalmente abbinato a momenti di festa e ricorrenze. E non รจ questo il momento.

Le stime per fine anno

Quale influenza avranno le vendite di questi mesi nel bilancio di fine anno per il vino in Gdo? Sicuramente, se il trend resterร  identico, lโ€™impatto sarร  positivo nel suo complesso, quantomeno il contributo di marzo sarร  importante nel bilancio generale: โ€œPer quelle imprese che stanno soffrendo il blocco delle attivitร  nellโ€™horeca, la grande distribuzione potrร  dare un poโ€™ di respiro fungendo da elemento di compensazioneโ€ rileva lโ€™analista di Iri che poi aggiunge: โ€œDiverso, invece, il discorso di chi non ha una struttura commerciale mista e vende solo alla ristorazione. In questo momento speciale per lโ€™economia, la struttura commerciale determina le sorti di unโ€™impresaโ€.

Il punto di vista della distribuzione organizzata

Coop Italia

รˆ chiaro che lโ€™andamento delle vendite di vino a scaffale non รจ stato lo stesso per tutte le insegne. Se per Coop Italia la congiuntura รจ positiva, per Esselunga si รจ registrata una flessione. Francesco Scarcelli spiega i motivi dellโ€™incremento di Coop Italia, i cui punti vendita distribuiscono ogni anno agli italiani circa 90 milioni di litri di vino, di cui 40 a denominazione: โ€œCresciamo del 6,7% a volume, con le Dop in doppia cifra, i vini da tavola a +4% e gli spumanti che vanno da un +6% a un +18% in base alle settimane. Nella prima fase, quella della grande paura, il vino non รจ andato bene, ma dalla prima settimana di marzoโ€ รจ lโ€™analisi di Scarcelli โ€œquando gli italiani hanno capito che il blocco sarebbe durato a lungo, dopo aver riempito la dispensa di altri prodotti di prima necessitร  hanno iniziato ad acquistare anche vini e aperitiviโ€. Insomma, un consumatore che, appena possibile, ha scelto di bere meglio, anche tra le mura domestiche โ€œprivilegiando le fasce da 6 a 10 euro, quasi come se le abitudini di consumo fuori casa stessero rientrando nel consumo domesticoโ€.

Sicuramente, nel bilancio di fine anno di Coop Italia questo momento particolare inciderร  positivamente, cosรฌ come un contributo importante sta arrivando dagli acquisti della spesa online. Ad esempio, in Emilia Romagna, come racconta il buyer vino, ci sono difficoltร  ad accontentare tutte le richieste. Ma lโ€™emergenza da Covid-19 ha anche cambiato i programmi delle grandi insegne. Lโ€™annullamento di un grande evento come gli Europei di calcio a giugno, per i quali erano previste iniziative nei punti vendita, in collaborazione con sponsor importanti (del calibro di Coca Cola e Heineken), sta costringendo a rivedere le promozioni alla clientela per il mese di giugno. Ancora: รจ stata sospesa la stampa e la consegna a casa dei volantini (solitamente in milioni di copie), che saranno a disposizione in misura minore solo nei negozi: โ€œE coi soldi risparmiatiโ€ spiega Scarcelli โ€œstiamo facendo delle opere di beneficenza e solidarietร  per sostenere il nostro territorioโ€.

Esselunga

Clima differente in Esselunga, insegna che distribuisce soprattutto al Nord Italia con 160 punti vendita, molti dei quali superstore. Daniele Colombo, esperto buyer vino, dipinge un quadro per ora complesso soprattutto nellโ€™undicesima e dodicesima settimana dellโ€™anno: โ€œDopo lโ€™ondata di acquisti a febbraio, coincisa con la psicosi da coronavirus, a marzo siamo in controtendenza, con un segno meno sul vino sia a volume sia a valore. Un trend su cui รจ determinante la limitazione degli ingressi dei clienti nei nostri punti vendita che, in condizioni normali, sono decisamente superiori alle medie nazionali. La mobilitร  degli italiani confinata ai soli comuni di residenza per via dei provvedimenti dโ€™emergenza sta influendo sui conti economici. Pertantoโ€ sottolinea Colombo โ€œla dimensione degli store รจ determinante nel calo di vendite registrato finoraโ€.

Dal lato delle imprese, Esselunga, in questo momento, sta mantenendo uno stretto contatto coi partner commerciali: โ€œAbbiamo potenziato la possibilitร  di accedere a strumenti finanziari, come il factoring, tramite i nostri partner finanziari, per aiutare tutti a superare questo difficile momentoโ€. E sullโ€™eventualitร  che possano essere rivisti i contratti di fornitura con le aziende vitivinicole, Colombo spiega che โ€œper ora non siamo focalizzati sui contrattiโ€. Nessun cambio, infine, ai piani di comunicazione alla clientela: โ€œSiamo focalizzati nellโ€™offrire il miglior servizio possibile ai clienti, mantenendo la nostra politica di qualitร  e di convenienzaโ€.

E la Cia si appella alla Gdo: comprate italiano

Attraverso lo slogan #gdocompraitaliano, la Cia lancia un appello a ipermercati, supermercati e negozi di generi alimentari per consentire, in questo momento di emergenza, una vera ripresa dell'agricoltura italiana. โ€œI consumatori stanno privilegiando latte, uova, frutta, verdura, legumi, farina, che registrano notevoli incrementi delle venditeโ€ afferma il presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino โ€œe per questo chiediamo ai protagonisti della Gdo di sostenere concretamente i nostri produttori acquistando questi ed altri prodotti direttamente dalle aziende agricole del nostro Paese. Sugli scaffali ci sono troppi prodotti da Germania, Francia e Olandaโ€.

Il punto di vista delle imprese

Gruppo Giv

Con circa 66 milioni di euro di ricavi nel segmento Gdo, il Gruppo italiano vini (Giv) รจ uno dei maggiori player italiani del settore e cliente importante per le insegne distributive. Dopo un gennaio e febbraio positivi a volume (+23% e +7,8%), il direttore vendite Italia, Severio Righi, rileva come tra fine febbraio e marzo gli ordini in sell-inn siano crescenti per un aumento delle coperture stock della Gdo. โ€œAbbiamo la sensazione che il sell-out delle prime due settimane di marzo sul vino, prosegua col solito trend moderatamente positivo. Diverso lโ€™andamento degli spumanti con crescite piรน evidenti (semestre +15%) grazie ai Prosecchi Doc e Docg che crescono come categoria a febbraio oltre il 30% a volumeโ€. Secondo Righi, se i consumi di vino dovessero restare stabili nel medio periodo โ€œanche lโ€™attuale crescita a volume andrร  a ridursi sicuramente fino a stabilizzarsi, a meno che il mondo Gdo, dโ€™intesa coi fornitori, non metta in atto iniziative volte a ridurre i livelli di stock quando ci sarร  una visibilitร  maggiore sullโ€™evoluzione Covid-19โ€.

Villa Sandi

Giancarlo Moretti Polegato, presidente di Villa Sandi (azienda trevigiana che supera i 95 milioni di euro di ricavi annui), รจ presente in grande distribuzione con il brand La Gioiosa, che da decenni รจ fra i tre marchi leader del mondo Prosecco in grande distribuzione: โ€œFin dalla prima ordinanza del governo, le spedizioni sono continuate regolarmente sia in Italia sia all'estero. In Italia, in particolare, abbiamo registrato un incremento. I consumatori, non potendo uscire, hanno riscoperto il piacere delle cene in casa, in famiglia. E, nonostante le oggettive difficoltร  del momento, guardiamo con fiducia a un ritorno alla normalitร , con consapevolezza e seria applicazione delle misure da parte di tuttiโ€. Lโ€™azienda ha confermato โ€œnel segno della continuitร โ€ la prevista campagna per il periodo pasquale sui maggiori quotidiani. โ€œLe mutate abitudini del periodo fanno pensare a una Pasqua casalinga, a un consumo domestico, mentre riteniamo importanteโ€ conclude Moretti Polegato โ€œdare un segnale di fiducia e di presenzaโ€.

a cura di Gianluca Atzeni

Articolo uscito sul numero di Tre Bicchieri del 26 marzo

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