Reduce dal successo della campagna video premiata con la medaglia dโoro allโInternational tourism film festival Africa 2021, il Consorzio Vini Alto Adige si appresta ad affrontare lโestate puntando su enoturismo e Horeca. Le oltre 15 milioni di visualizzazioni dello spot, trasmesso in Italia, Germania, Svizzera e Stati Uniti, e la presenza di un testimonial di fama mondiale come Reinhold Messner, sono una buona base di partenza per un distretto che ha subito particolarmente gli effetti della crisi economica.
Foto: Andreas Kofler
Il ritorno in zona bianca per la Provincia di Bolzano e lโeliminazione del coprifuoco โ dal 21 giugno – consentiranno alla ristorazione di riavvicinarsi ai ritmi pre-pandemia. La filiera vitivinicola (200 cantine e 5 mila viticoltori) รจ al lavoro per dare forma alla bella stagione, dopo un autunno e un inverno molto complicati dai lockdown. Per citare un solo numero, nella stagione invernale 2020/2021 gli arrivi sono stati appena 171 mila contro i 2,2 milioni dellโanno precedente. Gli effetti della congiuntura negativa hanno avuto un riflesso anche sugli imbottigliamenti, passati da 36,4 milioni di bottiglie del 2019 a quasi 33 milioni di bottiglie del 2020, con strascichi anche sul primo trimestre 2021, che ha chiuso a 7,1 milioni di pezzi contro i 9 milioni dello stesso periodo dellโanno precedente. Tuttavia, come racconta in questa intervista a Tre Bicchieri lo stesso neopresidente consortile, Andreas Kofler, il mondo delle imprese vitivinicole ha saputo reagire alle difficoltร : โAbbiamo affrontato il momento con spirito di iniziativa e pragmatismo, potenziando i canali e-commerce e gli strumenti digitaliโ.
Presidente Kofler, qual รจ stato l’impatto della crisi economica sul distretto?
Teniamo conto, innanzitutto, che la produzione vitivinicola dellโAlto Adige รจ una realtร microstrutturata e variegata, con quasi 5mila aziende che occupano circa 10mila addetti. Nel settore della vinificazione e della distribuzione, il territorio รจ popolato da piccole, se non piccolissime, realtร a gestione familiare che hanno reagito allโanno appena trascorso in modo differenziato ma tutte con lโintento di affrontare con prontezza questa situazione cosรฌ particolare.
Cosa รจ accaduto al canale Horeca?
Sicuramente, i prodotti destinati al canale Horeca, a cui va circa il 50% della produzione vitivinicola altoatesina, hanno subito una flessione maggiore.
E poi cโรจ lโenoturismoโฆ
Lโenoturismo รจ intimamente connesso allโHoreca ed รจ un comparto per noi davvero importante. Le chiusure forzate della stagione invernale, in particolare, hanno avuto un indubbio contraccolpo. Ciรฒ nonostante, lโAlto Adige del vino ha saputo affrontare il momento con spirito di iniziativa e pragmatismo, potenziando molto i canali e-commerce e gli strumenti digitali con lโobiettivo di motivare i consumatori a scegliere e consumare i vini Alto Adige sui diversi canali distributivi nel piรน breve tempo possibile.
Quali le strategie messe in campoda aziende e Consorzio?
Come Consorzio, nel 2020 abbiamo studiato e implementato una strategia di comunicazione a 360 gradi: abbiamo realizzato una serie di azioni di comunicazione non piรน soltanto verso gli operatori del settore vitivinicolo, ma anche finalizzate a raggiungere quanto piรน possibile tutti gli appassionati del mondo del vino. Basti pensare che, nel pre-Covid, le iniziative di comunicazione erano rivolte per il 70% al target b2b, mentre nel corso della pandemia la percentuale si รจ capovolta con un 70% rivolta al b2c.
In ambito digital come vi siete organizzati?
Nel corso del 2020, e nella prima parte del 2021, abbiamo realizzato una serie di attivitร di promozione a supporto della visibilitร delle cantine socie e del territorio. Un mix di attivitร digital: degustazioni online, collaborazione con wine influencer, acquisto di spazi in testate b2c, creazione della pagina web โacquisto viniโ a partire dal sito del Consorzio, per citarne alcune. Inoltre, alcune importanti attivitร in presenza come il Roadshow dei vini dellโAlto Adige a settembre e ottobre 2020: un evento che ha visto la realizzazione di 16 seminari di degustazione in 8 cittร italiane, col coinvolgimento di circa 470 persone ospiti.
I social network sono diventati decisivi per avvicinare il consumatore. Come avete agito?
ร stato fatto un lavoro molto rilevante sui social media, tale per cui in un anno e mezzo รจ stata incrementata la base di follower nei diversi canali: Facebook ha avuto un aumento del 37%, Instagram del 158% e il canale Youtube ha visto un aumento di abbonati del 434%. Per ogni piattaforma รจ stato definito un target e un mercato di riferimento con cui rapportarci. Il Consorzio ha promosso, e promuove, quindi numerose attivitร social, in sinergia col sito istituzionale che in questi mesi ha visto crescere notevolmente il traffico di utenti. Lo spot che ha ottenuto la medaglia dโoro all’ International tourism film festival Africa ne รจ un esempio.
Il 2021, si spera, sarร lโanno della ripartenza. Quali sono i vostri piani?
Per la seconda parte del 2021 abbiamo pianificato delle iniziative in presenza, tra cui incoming di stampa italiana e degustazioni in loco, cosรฌ da poter tornare a dialogare vis a vis coi nostri interlocutori. Inoltre, cโรจ un importante appuntamento che ci attende a settembre: lโAlto Adige Wine Summit. Evento in scena dal 9 al 12 settembre, durante il quale sarร possibile degustare il meglio della produzione vitivinicola altoatesina.
Durante il 2020, avete presentato lโAgenda 2030, che guarda alla sostenibilitร . La vostra strategia subirร cambiamenti?
LโAgenda 2030 รจ una prioritร su cui stiamo lavorando con impegno e che ci coinvolgerร molto nei prossimi anni (il settimanale Tre Bicchieri ne ha parlato nel numero uscito il 17 settembre scorso; ndr).Riguarderร la definizione e lโulteriore sviluppo delle delimitazioni territoriali della Doc, per promuovere la qualitร dei nostri vini e del nostro territorio in Italia e allโestero. Da tempo stiamo lavorando allโintroduzione di Menzioni geografiche aggiuntive nel testo unico della denominazione. Sono certo che, una volta attuato, il progetto della nuova zonazione saprร infondere ancor piรน personalitร al nostro territorio e ai nostri vini. Poi, intraprenderemo unโazione di rafforzamento delle vendite sul mercato nazionale e delle esportazioni, anche grazie a una serie di progetti che stiamo definendo in partnership con altre regioni europee.
Insomma, la sostenibilitร resterร per voi un faro.
Continueremo a lavorare sul tema dello sviluppo sostenibile. Con lโAgenda 2030 abbiamo deciso di imboccare con convinzione questa strada, che nei prossimi anni ci porterร verso un futuro piรน verde, attuando interventi coraggiosi in cinque ambiti fondamentali: il suolo, i vigneti, il vino, il territorio e le persone. Lโadesione del Consorzio ai principi di sostenibilitร ambientale รจ totale: dalla concimazione organica al consumo delle risorse idriche, dallโattenzione alla biodiversitร nei vigneti alla tutela del clima, fino alla conservazione del paesaggio rurale e dellโintera filiera produttiva.
a cura di Gianluca Atzeni
foto in apertura: Benjamin Pfitscher
Questo articolo รจ tratto dal settimanale Tre Bicchieri del 17 giugno 2021 โ Gambero Rossoย
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