Dove sta andando il mondo della miscelazione? E come dovrebbe essere un cocktail bar oggi? Abbiamo parlato con i volti italiani della Worldโs 50th Best Bars 2022: Patrick Pistolesi di Drink Kong a Roma, Alexander Frezza de LโAntiquario a Napoli, Flavio Angiolillo di 1930 Cocktail Bar a Milano e Matteo Di Ienno di Locale Firenze.
Concedersi un buon cocktail รจ unโabitudine ormai consolidata. Negli anni abbiamo visto affiorare numerose tendenze e stili diversi, non รจ un caso che nellโultima edizione della Worldโs 50th Best Bars 2022 a trionfare sia stato proprio uno speakeasy, il Paradiso di Giacomo Giannotti a Barcellona, che si rifร ai locali clandestini diffusi in America negli anni Venti del proibizionismo nonchรฉ una delle maggiori ispirazioni di questi anni: โCโรจ stato un momento in cui se non eri uno speakeasy non potevi essere cocktail bar – racconta Patrick Pistolesi di Drink Kong a Roma – nel tempo si รจ creata molta confusione e si รจ persa la reale concezioneโ. A confermare la tesi รจ Alexander Frezza bartender e founder de LโAntiquario a Napoli: โIn Italia il concetto di speakeasy รจ stato travisato. Non avendo alcun riferimento con lโera del proibizionismo (se non attraverso film americani o Sergio Leone) culturalmente non abbiamo alcun gancio con quel periodo. Al contrario, negli Stati Uniti lo speakeasy ha sempre avuto un gancio culturale forte con cosa si beveva e come si beveva; ad esempio, in uno speakeasy non si dovrebbero avere i cocktail con la vodka. Se vai in uno speakeasy e ti fanno uno spritz รจ come andare al sushi e mangiare un hamburger. A noi รจ rimasta solo lโatmosferaโ, conclude Alexander.
C’รจ stato perรฒ un tempo in cui, di speakeasy autentici (chiaro, sempre considerando il fatto che l’Italia non ha vissuto il proibizionismo) ce n’erano, pensiamo al Jerry Thomas Project a Roma o al 1930 a Milano, due realtร tuttโoggi affermate nel mondo della miscelazione. ร proprio a Flavio Angiolillo, owner e bartender di 1930 Cocktail Bar, a cui chiediamo cosa voglia dire essere uno speakeasy oggi: โUn reale speakeasy รจ molto difficile trovarlo nel 2022. Vuol dire seguire delle regole ben precise che vanno dal non annunciare lโindirizzo, al creare unโatmosfera specificaโ. Per Patrick Pistolesi รจ tutta una questione di autenticitร : โIn generale si ha la tendenza a esaurire un concetto fino a che non diventa grottesco. Come ogni cosa รจ bene che rimanga la parte legittima. Abbiamo la fortuna di avere uno speakeasy stupendo che si chiama Jerry Thomas Project a Roma e uno a Milano, il 1930, che sono due posti autentici e che fanno il loro lavoro; il resto รจ tutta unโimitazioneโ.
Che piega ha preso il mondo della miscelazione oggi? A risponderci รจ Matteo Di Ienno, bar manager di Locale Firenze (ora impegnato anche in un nuovo progetto, Fermenthinks): โLa sostenibilitร รจ senza dubbio al centro dellโattenzione. Noi stiamo lavorando su un menu stagionale dove riutilizziamo tutte le parti dellโingrediente, in questo modo siamo riusciti a sviluppare tre drink diversi per ogni ingrediente a seconda di quello che offre il mercato. Ora abbiamo avuto il peperone, un vegetale di fine estate, da cui abbiamo estratto il succo e portato al pH del lime aggiungendo degli acidi. Abbiamo creato un Margarita senza usare il lime, un drink bello fresco con sentore di peperone, senza perรฒ esagerare. Stiamo attenti a tutto quello che รจ la materia prima organica ma quello che impatta di piรน sullโambiente รจ la produzione del distillato, un impatto piรน elevato dei suoi stessi costi, ad esempio, quelli di trasportoโ.
Fa una panoramica piรน ampia Patrick Pistolesi โQuando ero ragazzo fare il barman significava tutto e niente. Cosa dovevi studiare? Cosa significava davvero? Negli anni passati il cocktail bar era Il Bar, il posto dove mio papร prendeva il prosecchino, quel posto goliardico dove succedevano cose ambigue, un poโ film anni โ70. Oggi, per fortuna, รจ un mestiere legittimo e riconosciutoโ. Continua โanche lโospitalitร รจ molto importante, dallโinizio alla fine, proprio perchรฉ il cocktail fa parte della categoria luxury, inutile ma indispensabile: nessuno va al bar perchรฉ ha sete, ci va perchรฉ desidera un Martiniโ. Gli fa eco Flavio Angiolillo: โBisogna fare molta attenzione allโaccoglienza, che non vuol dire solamente eseguire un buon cocktail, anche musica e ambiente, nel senso generale del termine, sono importanti. Tutto fa lโesperienzaโ. Forse perchรฉ bisogna interfacciarsi con una clientela sempre piรน esigente e consapevole?ย โLa (s)fortuna di avere internet ha reso tutti piรน stupidi e piรน intelligenti allo stesso tempoโ, scherza ma non troppo Patrick Pistolesi. โCi sono alcuni clienti che sono dei veri amatori e hanno ancora un rapporto di rispetto e mutua complicitร con il barman, altri arrivano giร molto preparati, altri ancoraย (soprattutto in seguito all’esito dellaย Worldโs 50th Best Bars)ย si presentano con la lente di ingrandimento per scrutare ogni dettaglio. Insomma, cโรจ una clientela preparata, entusiasta, che ha voglia di conoscere e ama assaggiare dei cocktail che abbiano un pensiero, una struttura, un lavoro importante dietro e un’altra clientela piรน difficile, chiamiamola cosรฌโ, chiosa Pistolesi.
Entrando nel merito dei cocktail, chiediamo di raccontarci un drink ai quali sono particolarmente affezionati. โUno dei primi drink che ha sempre funzionato, direi allโavanguardia pur essendo abbastanza semplice, si chiama Elisir di Caterina: Vermouth, bitter e liquore di carciofi che viene diluito con unโacqua distillata di carciofo, il quale conferisce al drink la parte vegetale. La distillazione รจ anche un metodo di conservazione, questo ci permette di servire il drink in diverse fasi dellโanno (รจ ovvio che, dโestate, non lo serviamo il carciofo!).โ, racconta Matteo Di Ienno. โIl carciofo rappresenta la dea della prosperitร (Cynara) e riprende anche Caterina deโ Medici la quale amava molto questo vegetale. Si racconta che lo dava da mangiare allโesercito dei burberi, lโesercito di Firenze, che grazie al carciofo (ricco in ferro) erano sempre piรน forti dei romani e riuscivano cosรฌ a combatterli durante il Rinascimento, periodo in cui non era considerato edibile dal resto dellโItalia e del mondoโ.
Da Firenze a Roma, direzione Drink Kong, non con un drink ma con un menu unico: โL’ultimo menu che abbiamo creato si chiama New Humans, un nuovo modo di comunicare delle persone e di come le immagini, grazie alle grafiche pazzesche di Alessandro Gianvenuti, interagiscano direttamente con il drink. Cerchiamo di creare delle evocazioni vere per far seguire lโistinto a chi ci viene a trovare: colore forma e parole diventano ispirazione per scegliere un drink. ร una stimolazione dellโesperienza e allo stesso tempo tentiamo di smuovere qualcosa che non รจ nel cervello ma nascosto nelle viscere della nostra pancia. Vorremmo che i nuovi umani riuscissero a lasciarsi la testa dietro le spalle e a ragionare un poโ meno, a favore dellโistinto, per essere loro stessi al 100% e farli stare bene quelle due o tre ore dentro al barโ.
Ci spostiamo qualche chilometro piรน a Sud: โPer anni abbiamo fatto solo cocktail classici. Poi abbiamo iniziato a sperimentare. Ci piace molto partire dalle basi che sappiamo possano funzionare e ci lavoriamo su. Abbiamo trovato un tema dedicato alla nostra cittร con storie e personaggi che fanno vedere una Napoli molto piรน cosmopolita di quello che si aspetta la gente, la quale si diverte a scoprire questi aneddoti e connettersi con il drinkโ, racconta Alexander Frezza.
Domandarsi se possa esistere un segreto per un cocktail bar di successo รจ lecito. Secondo Flavio Angiolillo la chiave di volta sta nel โnon lasciare niente al caso e la cura dei dettagliโ. A darci un ottimo spunto รจ anche Matteo Di Ienno: โMigliorarsi sempre e trovare una propria identitร per essere ricordati e anche copiati: รจ bello che si prenda ispirazione da un altro posto. Rinnovarsi, sรฌ, ma senza dimenticare chi siamoโ, aggiunge. Chiudiamo con una bella riflessione di Patrick Pistolesi: โBisogna perseguire un obiettivo che sia tuo e che abbia un accento sulla tua umanitร e sulla tua autenticitร : questa รจ la chiave del successo e non ce nโรจ altra. Noi ce la mettiamo tutta e rimaniamo sempre e comunque un bar di quartiere e io un umile ragazzo di San Giovanniโ. Chapeau.
a cura di Cecilia Blengino
Drink Kong โ Roma โ piazza di S. Martino Ai Monti, 8 – 0623488666 – www.drinkkong.com
Locale Firenze โ Firenze โ via Delle Seggiole, 12 โ 0559067188 – www.localefirenze.it
LโAntiquario โ Napoli โ via Vannella Gaetani, 2 – 081764 5390 – www.AntiquarioNapoli.com
1930 Cocktail Bar โ Milano – www.1930milano.com
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