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Tartufo estivo e maiale brado. L'agriturismo nascosto dove mangiare durante la Fioritura di Castelluccio

A due passi dalla splendida piana di Castelluccio, c'è un casale che propone una cucina moderna, di territorio e vini umbri naturali

  • 30 Giugno, 2025

Sembra di camminare dentro un dipinto di Claude Monet. I campi si colorano di rosso, blu, giallo e viola, trasformando il paesaggio in una tavolozza naturale. A Castelluccio di Norcia, da fine giugno agli inizi di luglio, durante la fioritura delle lenticchie, la natura offre uno spettacolo che ha tutto il fascino e la delicatezza di un capolavoro impressionista. Ma questo piccolo borgo umbro, incastonato tra i monti Sibillini, porta ancora le cicatrici del terremoto che nel 2016 ha colpito duramente il Centro Italia. Il sisma ha devastato il paese, lasciandolo isolato per mesi. Tuttavia, nonostante le macerie e la lenta ricostruzione, la forza della natura ha continuato a manifestarsi con la stessa potenza e bellezza. Ogni anno, puntuale come un rito, la fioritura torna a vestire l’altopiano. E per chi vuole godersi questo spettacolo naturale senza rinunciare ai sapori autentici del territorio, a pochi chilometri da Castelluccio merita una sosta il Casale nel Parco, un agriturismo immerso nel verde, alle porte di Norcia.

Castelluccio di Norcia

Castelluccio di Norcia, piccolo borgo medievale posto a circa 1452 metri di altitudine, si trova all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, una vasta area protetta che tutela ambienti montani di eccezionale interesse naturalistico e paesaggistico. La Piana di Castelluccio, un altopiano carsico, è famosa soprattutto per la coltivazione delle lenticchie, legumi che qui raggiungono una qualità e una varietà uniche grazie a condizioni climatiche e pedologiche ideali.

Foto credit: sito ufficiale Castelluccio di Norcia

La fioritura, che si verifica solitamente tra fine maggio e metà luglio, trasforma il territorio in un mosaico di colori. Qui, le piante che crescono in simbiosi con la lenticchia, come la veccia, il trifoglio o la lupinella. Non mancano campi di grano, farro o roveja che spezzano l’armonia cromatica con toni di verde brillante. papaveri, fiordalisi, margherite, acetoselle e narcisi, che colorano la Piana di rosso, azzurro, bianco e giallo vivo. Le tre aree principali della piana sono Pian Grande, Pian Piccolo e Pian Perduto.

La zona e la coltivazione della lenticchia

La lenticchia di Castelluccio di Norcia è un prodotto IGP (Indicazione Geografica Protetta) riconosciuto per le sue caratteristiche distintive: i chicchi sono rotondi, appiattiti e presentano una buccia molto sottile, che consente una cottura rapida (circa venti minuti) e un’alta digeribilità. Questo legume è coltivato da secoli lungo tutta la piana, un altopiano circondato da montagne che superano i 2000 metri di altezza.

Il turismo per la fioritura

Nel corso degli ultimi anni il turismo legato alla fioritura delle lenticchie ha conosciuto un notevole aumento, complice anche la crescente attenzione verso il turismo esperienziale e sostenibile. Castelluccio, fino a pochi decenni fa meta di viaggiatori quasi esclusivamente locali, è diventata un punto di riferimento per appassionati di natura, fotografia e gastronomia da tutta Italia e dall’estero.

L’interesse verso la fioritura e i prodotti tipici ha portato a un incremento consistente delle presenze durante i mesi estivi, con picchi durante il periodo della massima fioritura. Si parla di oltre 40.000 presenze annue, ogni fine settimana sono presenti circa 17.000 veicoli. Il trekking, le passeggiate naturalistiche e le escursioni in mountain bike e a cavallo sono attività molto apprezzate in questa zona.

Castelluccio di Norcia è raggiungibile principalmente in auto o con mezzi privati, data la sua posizione montana e l’accesso limitato tramite strade provinciali. Da Norcia, il percorso verso l’altopiano dura circa 30 minuti, lungo una strada panoramica che si snoda tra montagne e boschi. La zona non è servita da mezzi pubblici frequenti, quindi il consiglio è di organizzare il viaggio con mezzi propri o partecipare a tour guidati con navetta organizzati durante il periodo della fioritura.

Dintorni e dove mangiare

A pochi chilometri, il borgo di Norcia, con le sue tradizioni gastronomiche e artigianali, rappresenta una tappa obbligata per assaporare prodotti tipici come salumi e formaggi. Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, che circonda l’altopiano, è perfetto per chi vuole avventurarsi in escursioni più impegnative, scoprendo grotte e laghi montani. Dopo una giornata immersi nella Piana, non c’è niente di meglio che assaporare la cucina locale.

Il Casale nel Parco

Tra le proposte più interessanti, un agriturismo situato a circa un chilometro dalle mura di Norcia, immerso nel verde di una tenuta a gestione familiare, propone una cucina semplice e saporita, con ingredienti spesso biologici provenienti direttamente dall’azienda. Cannelloni di ricotta e spinaci gratinati, tagliolini con ragù bianco di maiale brado, tortelli con caprino, pomodori arrosto e basilico, tagliolini con tartufo scorzone (della stessa azienda) o anche invernale (ma surgelato), polpette, spiedo di maiale e verdure arrosto, agnello in porchetta e patate al forno e coniglio alla cacciatora (da non perdere)… Ecco le chicche che propone la struttura di Federica Mensurati che ha scelto un nome non certo casuale: Casale nel Parco, azienda agricola completamente certificata biologica. «Proviamo a fare tutto noi, in casa, e acquistiamo materie prime solo da aziende del luogo. Cerchiamo di fare una cucina del territorio non banale… Non le solite amatriciane o cacio e pepe, per capirci…», sorride Federica, che da qualche anno ha lasciato la vita nella Capitale per dedicarsi a tempo pieno a far rivivere l’azienda di famiglia. C’è il menu conviviale a 35 euro o alla carta. Da bere, vini prevalentemente umbri e naturali. E le birre locali del birrificio La Gramigna. L’ambiente è rustico e accogliente, il consiglio è di prenotare. Qui si può anche dormire: e camere, 12 in totale, offrono comfort e una splendida vista sulla campagna. Completano l’esperienza il giardino, le attività all’aria aperta e la possibilità di acquistare i prodotti dell’azienda: quest’anno in primis il farro. Si mangia solo alla sera per cena, mentre la domenica c’è anche il pranzo.

Norcia (PG) – loc, Fontevena, 8 – 0743 816481 – 333 7919 214 –  casalenelparco.com

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