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A Bogliasco c'è una piccola gelateria ligure aperta da un portoghese

Ormai il gelato non è più un prodotto relegato al periodo estivo. Lo dimostra la costante ricerca di quest’eccellenza che lo porta nelle case dei liguri in ogni periodo dell’anno

  • 31 Maggio, 2025
  • 31/05/25

Bogliasco è un’oasi di pace nei periodi più freschi dell’anno e un centro vitale in quelli più caldi. Locali alla moda, eventi all’aperto e spiagge apprezzate la rendono una meta molto ambita in ogni momento. Fra queste certezze vi è anche una costante annuale, il gelato. Nughenè è uno dei maggiori poli attrattivi di Bogliasco grazie a diverse peculiarità che lo hanno reso una bottega non solo da seguire sui social media per apprendere tutte le sfaccettature dei possibili abbinamenti di gusto, ma soprattutto da provare.

Dal Portogallo alla Liguria

«Mi chiamo Diogo Andrade e sono nato a Cascais nel 1985. Sono cresciuto a Sintra, dove ho vissuto fino al 2011. Ho lavorato per un bel po’ di anni come tecnico del suono soprattutto in concerti dal vivo e sono laureato in design della comunicazione, specializzato in grafica editoriale». Ecco come il proprietario della gelateria Nughenè di Bogliasco si presenta al Gambero Rosso. Una vita di viaggi ed esperienze che nel 2011 lo porta a Milano per amore. «Lì ho vissuto con la mia attuale moglie Laura, mamma delle mie due figlie Amélia e Olívia e ho lavorato come grafico, fotografo e videomaker fino al 2017, anno in cui mi sono stancato dei ritmi del lavoro che facevo».

La salvezza passa dal gelato

«Il gelato mi è apparso quasi miracolosamente, si può dire quasi che mi abbia salvato. Ero un po’ perso, l’unica certezza che avevo era che volevo intraprendere una nuova strada a livello professionale, volevo fare qualcosa di più tangibile, palpabile, concreto». L’amore per il cibo, dal punto di vista del consumatore in primis, ha ristretto il campo. Individuato il settore più adatto, si è semplicemente presentato in quelle che erano le migliori gelaterie di Milano, offrendosi come apprendista, non remunerato nel primo periodo, «perché non sapevo niente di niente». Così ha fatto per quasi due anni, prima di seguire nel 2018 quello che, in quelli anni, era il miglior corso di gelateria artigianale in Italia, presso la Scuola Italiana di Gelateria, a Perugia. «Lì ho avuto il privilegio di essere stato formato da mostri della gelateria italiana, membri della adesso estinta Associazione dei Maestri della Gelateria Italiana, come Paolo Bettelli – gelateria Arte Golosa di Gubbio -, Gianpaolo Cianuri – gelateria Mastro Cianuri di Perugia -, Arnaldo Conforto e Ruben Pili». Al suo rientro a Milano Diogo ha appreso la notizia della nascita della primogenita Amélia. «Questa notizia è stata la catarsi che mi ha aiutato a decidere di mollare tutto e venire a vivere a Bogliasco, luogo di villeggiatura dei nonni di mia moglie dagli anni i’50». Per aprire una gelateria al mare, sì, ma soprattutto per far sì che sua figlia non crescesse a Milano, ma in riva al mare come ha avuto la fortuna di aver fatto suo padre.

Una squadra internazionale

Ad oggi la squadra è composta da Diogo, che si occupa della produzione del gelato e della comunicazione. Poi c’è Sophie, pasticcera francese trentenne, ma con una grande esperienza anche all’estero, che si occupa della produzione di torte, monoporzioni e dolci. Natalia, dall’Argentina, è responsabile del reparto caffetteria, colazioni e banconista. Al banco c’è Ginevra, unica italiana della squadra, Dana e Melina, argentine, Rishan, dallo Sri Lanka) e infine Luís, argentino che si occupa del carretto che in stagione si stabilisce in spiaggia a Bogliasco con le granite. «È una squadra multiculturale e ne siamo fierissimi, anzi, ci teniamo molto a questa pluralità di influenze, sensibilità e culture».

Nughenè e la Liguria delle collaborazioni

Nughenè è un nome curiosi che si rifà alla filosofia del locale. «Sapevamo di volere un nome con radici nel territorio. Abbiamo sentito una amica di famiglia dirlo e ci sono piaciuti molto il suono e il significato dell’espressione. Nel nostro caso, si può riassumere così: nel nostro gelato “nughenè” niente che non sia strettamente necessario alla riuscita della ricetta, “nughenè” scorciatoie o porcherie. Solo serietà, genuinità e qualità». Niente fronzoli e la qualità come faro del lavoro. I guizzi si trovano nell’originalità, nell’assenza di barriere o preconcetti e nella “ame costante di ricerca, cultura, conoscenza. «Alcuni gusti nascono in modo spontaneo, sono flash di creatività. Altri invece nascono da ricerche sui libri, da ricette tradizionali di vari paesi e culture, dall’ispirazione che ci dà la vita in generale oppure dal lavoro di colleghi bravi e curiosi, non solo gelatieri ma anche pasticceri e cuochi in generale».

«Cerchiamo di fornirci il più possibile da piccoli produttori, anche se non sempre è facile. Abbiamo un rapporto al quale teniamo molto che è quello con Andrea Piccardo, di Mielaus, che ci fornisce il miele delle sue api genovesi e piemontesi. Un altro caposaldo è lo yogurt della Lylag, azienda genovese casearia storica». Il caffè utilizzato per la caffetteria e per il gelato è fornito da Tazze Pazze, di Genova, di Matteo Caruso. «Ci teniamo a dire che il 90 per cento dei limoni che usiamo arrivano proprio dal territorio di Bogliasco. Buoni, vicini e soprattutto biologici e non trattati. Tanta gente ci porta la frutta dei propri alberi piuttosto che la menta o il rosmarino del proprio giardino e a volte usiamo anche qualche piccola chicca del nostro giardino».

Gusti e specialità della casa

Arachide salata e cioccolato, yogurt con miele di castagno e polline, il sorprendentemente il pastel de nata «nato per farmi sentire un pochino più a casa», macadamia e cocco, sono solo alcuni fra i gelati più apprezzati. Per quanto riguarda i sorbetti, spicca il Bogliaschino al limone del quale sono state fatte quattro versioni: basilico/salvia/menta/aneto. Vanno forte anche i sorbetti alla mandorla cruda di Sicilia con zafferano e scorza d’arancia candita e il Tostado a base di nocciola, caffè e cannella. «In sei anni abbiamo fatto quasi 200 gusti e cerchiamo di fare una forte rotazione mensile, ma i capisaldi direi che sono quelli sopra. Prodotto che ha conquistato il cuore di molti è anche la nostra granita. In molto ci chiedono di farla tutto l’anno, pur di non dover aspettare l’estate successiva per poterla mangiare di nuovo». Da Nughenè si trovano anche i semifreddi classici come la Panera, lo zabaione o il tiramisù, ma anche monoporzioni più moderne e innovative. Le torte da forno spopolano nel periodo invernale. Il fiore all’occhiello è la torta pastel de nata. «Il tutto rigorosamente senza glutine. Siamo un locale riconosciuto dall’AIC e presente nelle loro guide». Dal primo giorno utilizzano vaschette, cucchiaini e cannucce compostabili o di carta e hanno installato un sistema di ricircolo dell’acqua di raffreddamento dei macchinari. «Lo scopo è ridurre al minimo possibile la nostra impronta ecologica. Da surfisti e amanti della natura in generale non potremmo fare altrimenti!».

Nughenè, via Giuseppe Mazzini, 159, Bogliasco GE – Instagram

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