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Che cos'è lo sdigiunino, secondo Giorgione

Può essere uno dei momenti culinari più desiderati della giornata perchè spezza proprio la fame. Tutto sullo sdigiunino

  • 15 Maggio, 2025

Può una parola dialettale, un gergo antico e sconosciuto, essere oggetto di dibattito all’Accademia della Crusca ed entrare, a pieno titolo, nella Treccani? Sì, se a utilizzarlo e a riportarlo in voga è Giorgione, l’oste più famoso d’Italia. Stiamo parlando dello sdigiunino, quel termine usato in Umbria e Abruzzo ancora dagli anziani, e fortemente radicato nella filosofia culinaria di Giorgio Barchiesi, tanto da dedicarci una serie su Instagram del Gambero Rosso.

Che cosa è lo sdigiunino

Indica lo spezzafame, lo spuntino di metà mattina, il cosiddetto “fermino” che si usa mettere fra la colazione e il pranzo. Una piccola quantità di cibo tanto da fermare il digiuno e proseguire le ore di lavoro o studio, fino al pasto importante che è il pranzo. Giorgione ha creato una serie di sdigiunini, da leccarsi i baffi: salmone, mela, songino e limone; pizza di pochetta con patate al burro; lardo, pecorino e miele; peperoni sbruciacchiati conditi con prezzemolo, olio, aglio e capperi. Si potrebbe andare avanti fino all’infinito perché le combinazioni che crea Giorgione sono moltissime. La regola è solo una: lo sdigiunino può essere calorico, ma non è un pasto di quantità generose, per quello si aspetta il pranzo o la cena.

Il pasto dei centenari abruzzesi

Merito a Giorgione che l’ha reso popolare e social, ma nulla di totalmente inventato. In effetti, lo sdijuno abruzzese esiste da tempi immemori, così come quello umbro. È quell’elisir di lunga vita dei contadini che usavano consumare a metà mattina con i prodotti del territorio e materie prime genuine. Un pasto a base di uova, verdure, pane e olio, formaggio. Ma perché questo spezzafame fa più il verso al digiuno che alla sazietà? Si chiamava così perché dava talmente sostegno agli stomaci dei lavoratori delle campagne, tanto da lasciarli in forze per tante ore di digiuno che avrebbe accompagnato le attività pesanti fra i campi.

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