Nella penisola sorrentina c'è un limoneto nascosto con più di 250 anni dove mangiare e dormire

Bisogna raggiungere la frazione Villazzari di Massa Lubrense per visitare un incredibile limoneto di 250 anni, custode dell’antichissimo metodo di coltivazione a pergolato, con vista sul mare e sul Vesuvio. Oggi il Giardino di Vigliano è anche agriturismo, in conduzione biologica, con experience sotto il limoneto, ristorazione e camere.

Giardino è il termine che i massesi utilizzano in riferimento ai limoneti che svolgono anche funzione di luogo per il relax, grazie ai giochi di luce creati dalle pergole e dagli alberi, oltre ad essere delle coltivazioni altamente specializzate. Parliamo del limone di Sorrento igp, che in questo territorio sviluppa peculiarità eccellenti, legate alla morfologia del luogo che gode della brezza marina, di un suolo vulcanico, della protezione della montagna e, non ultima, di disponibilità di acqua. La caratteristica che rende così belli i limoneti massesi, e sorrentini, sta nel metodo di coltivazione a pergola, una perla di ingegneria contadina, costruita con alti pali di castagno che cingono il fondo lungo i suoi lati, sostenendo l’esteso tetto di cannucce per difenderli dal sole e, soprattutto, dalle intemperie.

Un patrimonio culturale unico e pregiato, introdotto nel XVII secolo dai monaci Gesuiti che avevano ben compreso le importanti proprietà farmaceutiche di questo agrume, ricco di vitamina C. L’ovale di Sorrento, e di Massa, fu introdotto ancor prima dai romani che lo avevano prelevato dall’Asia, molto probabilmente dalla Persia, dove era utilizzato anche come alimento. Il limone di Sorrento è noto per essere ricco di succo e di olio essenziale contenuto nella buccia spessa, per la sua dolcezza dovuta al lungo periodo di maturazione sulla pianta che arriva fino a 12 mesi, cosa che accade solo in questo territorio. E per l’acidità non invadente.

Ida Caccaviello nell Giardino di Vigliano a Massa Lubrense

Il Giandino di Vigliano ha circa 250 anni

Il limoneto in contrada Vigliano oggi è gestito da Ida Caccaviello e dai figli Luigi e Maria Valentina Nunziata, 10 generazioni di limonicoltura sotto il pergolato tenuto magnificamente, rispettando la tradizione secolare. Ida ci racconta che il boom del limone di Sorrento sia avvuto nell’800, aprendosi al mercato statunitense, grazie alla tratta navale Napoli – New York, istituita durante il periodo della grande emigrazione verso il Nuovo Mondo. Il limone a Massa Lubrense, e sulla penisola sorrentina, rappresenta così una nuova economia, molto florida, che va a sostituire le coltivazioni di gelsi, i frutti che alimentavano gli allevamenti di bachi da seta. Questo periodo florido continua fino alla seconda guerra mondiale che frena drasticamente le esportazioni con l’entrata sul mercato di limoni a basso costo. Proprio in Argentina, gli immigrati sorrentini hanno sviluppato una limonicultura intensiva che abbassa notevolmente i costi di produzione e di mercato. Anche se il limone di Sorrento è ben altra cosa per la sua pregiatezza, si verifica una crisi delle vendite.

Il limoncello e il turismo salvano i limoni di Sorrento

Intanto negli anni ’60 il limoncello, il celebre liquore sorrentino, diventa un prodotto di successo, assorbendo gran parte della produzione dei limoni. Ma non basta, così la famiglia di Ida, nel suo incantevole Giardino di Vigliano, a picco sulla costa, con una vista meravigliosa, si apre all’agriturismo, il primo nato a Massa Lubrense, nel 1997. Una svolta fortunata, grazie all’autenticità di questa famiglia di limonicoltori, alla loro innata gentilezza e alla bellezza del contesto nel quale tutto questo prende vita. Qui si fa cultura del territorio, se ne racconta la storia, si accompagnano gli ospiti sotto gli alti pergolati offrendo una esperienza immersiva e emozionante. “Il limone è una pianta molto generosa”, ripete Ida più volte, “per questo le siamo così legati e grati, produce i suoi frutti più volte all’anno, mantenendo tra i rami contemporaneamente fiori e frutti”. Inoltre qui si mangia molto bene, si utilizzano i prodotti del proprio orto, si organizzano aperitivi lubrensi, e si può dormire nelle camere della bellissima casa colonica. Potremmo dire che è tutto così bello da sembrare irreale, eppure è vero.

L’associazione Ristoratori Lubrensi e la Tavola dei 300

Il Giardino di Vigliano fa parte dell’ARL, associazione ristoratori lubrensi, ben 68 che si sono uniti per fare conoscere al meglio il territorio attraverso l’evento La tavola dei 300. Sono 18 le piccole frazioni di Massa Lubrense nascoste nella zona interna, lungo la dorsale dei monti lattari, da sempre dedite all’agricoltura, soprattutto ulivi e limoneti. Si spingono anche sulla costa fino a Crapolla e Nerano dove il pescato è di notevole pregio. Questa ricca disponibilità di prodotti e un turismo molto attivo hanno contribuito allo sviluppo di una ristorazione varia e di alta qualità. Basti pensare che nell’areale di Massa Lubrense ci sono due ristoranti con Tre Forchette Gambero Rosso, Don Alfonso e Quattro Passi, i Tre Gamberi dello Stuzzichino, e quattro ristoranti stellati, Don Alfonso, Taverna del Capitano, Relais Blu con 1 stella, Quattro Passi a Nerano con tre stelle. La tavola dei 300, alla sua seconda edizione, si fa molto apprezzare dal pubblico per l’organizzazione e la capacità di offrire tour nelle diverse frazioni, tra aziende agricole e artigiani del gusto.

La grande serata che vede protagonista questa straordinaria tavolata di oltre 300 commensali lungo il borgo di Massa Lubrense si è svolta il 19 giugno, in un clima gioioso e di piena bellezza. Puntuale l’organizzazione che ha saputo gestire con piena efficienta il mega evento, così come la bontà dei prodotti offerti e dei piatti preparati in piena armonia dai 68 ristoratori.