La foto del profilo Instagram mostra un dodicenne vestito come il Padrino con tanto di gardenia all’occhiello. Sotto, una bacheca di soli 16 post ciascuno con centinaia di migliaia di Mi Piace, e 643 mila follower. L’ultimo fenomeno virale dei social è Tony Cash, un italoamericano di 66 anni intrappolato nel corpo di un dodicenne.
La voce e la gestualità sono quelle di Tony Soprano. La “s” sibilata è quella di Joe Pesci. I video girati in primissimo piano sono ambientati quasi sempre in cucina, e hanno come soggetto la difesa della cultura e le radici italiane del ragazzo. Quasi sempre si parla di cibo. Capelli pettinati, felpa beige e catena d’oro che spunta dal colletto. Le clip con maggior numero di visualizzazioni sono quelle dove Tony “insegna” ai suoi follower come pronunciare i nomi italiani dei cibi, «Are you outta your mind? It’s mozzarella. Don’t disrespect my culture!»
La trasmissione Good Morning America gli ha chiesto di giocare al popolare gioco dei social “This or that” (questo o quello) per trovare il peccato italiano definitivo, dal chiamarla brusheda al rifiutare il bis dalla nonna, pena ‘a cucchiara. A Tony viene chiesto di scegliere il male minore tra tutti gli «insulti nei cofronti delle mie radici italiane», compreso come pronunciare correttamente gnocchi, prosciutto e parmigiano. E guai a chiamarlo parmesan!
Nel video, Tony esprime i suoi pareri con sorprendente perizia: peggio spezzare gli spaghetti per farli entrare nella pentola d’acqua bollente o inzuppare la pizza nella salsa ranch? È più un peccato capitale condire i capellini d’angelo con la salsa sbagliata, come un ragù alla bolognese, o mangiare il pane all’aglio come contorno?
Con il suo accento da Little Italy, la gestualità da vecchio zio al pranzo della domenica e l’ironia che solo chi ama davvero le proprie radici può permettersi, Tony è diventato l’ambasciatore non ufficiale della cucina italiana sui social. E anche se ha solo dodici anni, davanti ai suoi video viene quasi voglia di dirgli: «Bravo. Onori la famiglia».
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