Sedici nazioni su 27 hanno dichiarato il proprio parere negativo all’accorpamento in unico fondo europeo delle risorse per le Politiche di Coesione e dei due fondi che alimentano la Politica agricola comune (il Feasr e il Feaga), a partire dal 2028-34. L’Italia, capofila del fronte del “no”, ha raccolto il supporto iniziale della Grecia, durante l’Agrifish (il Consiglio agricoltura e pesca), svolto a Bruxelles lunedรฌ 26 maggio, in cui si รจ discusso della nuova visione della Pac presentata nei mesi scorsi dalla Commissione. Ai due Paesi mediterranei, che hanno presentato un documento scritto con le motivazioni del “no”, si sono unite altre 14 nazioni, tra cui Austria, Belgio, Cipro, Croazia, Francia, Irlanda, Portogallo, Repubblica Ceca e Ungheria.
In realtร , non c’รจ stato bisogno di particolari discussioni, dal momento che la maggioranza dei ministri agricoli si รจ detta da subito contraria all’accorpamento dei fondi in un unico plafond, nell’ambito di un Programma nazionale unico per Stato membro. Come ha spiegato lo stesso ministro polacco Czeslaw Siekierski (presidente di turno), sul tema del Fondo unico non c’รจ stato ยซalcun accordoยป, dal momento che i due pilastri della Pac, con i fondi attuali, sono necessari per garantire la sicurezza alimentare e il bene dei consumatori.
Lo stesso Commissario all’Agricoltura, Christophe Hansen, aveva giร espresso una posizione chiara sul mantenimento delle specificitร della Pac: ยซAbbiamo una Pac che ha dimostrato, negli ultimi sei decenni, di poter rispettare gli obblighi del Trattato in materia di reddito equo per gli agricoltori, sicurezza e sovranitร alimentare, ma anche prezzi alimentari accessibili per i nostri consumatoriยป. E questo, per l’esponente dell’esecutivo guidato da Ursula von der Leyen, รจ un aspetto ยซmolto importanteยป. Pertanto, gli strumenti finanziari della Pac devono rimanere ยซsolidi ed efficienti anche in futuroยป. Hansen, inoltre, aveva giร lasciato intendere di condividere la posizione italiana durante il recente Vinitaly.
Christophe Hansen e Francesco Lollobrigida – al Vinitaly 2025
Sia il ministero italiano, con Francesco Lollobrigida, sia le associazioni agricole nazionali hanno esultato per questo risultato. ยซBisogna avere una visione chiara che guardi al futuro senza dimenticare le originiยป, ha dichiarato il ministro italiano ricordando che ai trattati di Roma ยซsi metteva al centro l’agricoltura ed รจ ricordando i nostri padri fondatori che bisogna garantire fondi adeguati a chi custodisce i nostri mari e i nostri territoriยป.
Secondo Confagricoltura, l’adozione di un fondo unico ยซindebolirebbe l’efficacia e la coerenza delle politiche e farebbe perdere la flessibilitร necessaria per rispondere alle esigenze del settore e dei cittadiniยป. E il presidente di Cia-Agricoltori italiani, Cristiano Fini, ora guarda avanti: ยซLa Commissione Ue, prossima alla proposta di bilancio (attraverso il via libera al Quadro finanziario pluriennale 2028-34; ndr), dovrร tenere conto di questo risultato. ร un’indicazione chiara su cui la “Vision Hansen” si gioca ora tutta la sua credibilitร ยป.
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