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I nostri assaggi

I 7 migliori Vermentino di Gallura sotto i 20 euro scelti dal Gambero Rosso

Il Vermentino è il vino bianco più noto della Sardegna e ogni anno troviamo etichette di notevole livello qualitativo anche dall'ottimo rapporto qualità-prezzo, come quelle che vi proponiamo qui

  • 22 Giugno, 2025

Il vermentino, in Sardegna, è col cannonau il vitigno più coltivato, ma vanno distinte le due denominazioni principali, il Vermentino di Sardegna e quello di Gallura, che è la zona classica del Vermentino. Comprende un’area abbastanza vasta nella parte Nord orientale dell’isola e copre quasi per interno la provincia di Olbia-Tempio, che sconfina nella parte alta della provincia di Nuoro, con vigne, quindi, sia vicino al mare sia in zone più interne. La superficie vitata è in continua crescita, ma le produzioni, disciplinate dalla Docg (il Vermentino di Gallura è stata la prima Docg dell’isola nel 1996), consentono una resa abbastanza contenuta. Pur diversificando le produzioni, il Vermentino di Gallura più tipico è quello Superiore, morbido, pieno e piacevolmente fruttato.

Come abbiamo già avuto occasione di scrivere, la Sardegna è caratterizzata da una grande biodiversità, che troviamo anche nei vini prodotti. Non sono semplicemente buoni, ma sempre più tipici, autentici e capaci di raccontare il loro territorio di appartenenza. E questo vale anche per il Vermentino ed è il motivo per cui non ci stancheremo mai di ripetere che è doverosa una revisione totale delle denominazioni d’origine, soprattutto quelle regionali, generiche, dispersive e non più rappresentative di ciò che avviene in questa regione.

Grappolo di uva|

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Vermentino, le origini del vitigno

Alcuni dicono sia un’uva spagnola, diffusasi poi sulle coste meridionali della Francia, in Corsica e ovviamente in LiguriaSardegna e la Toscana (in particolare costa bolgherese e Maremma); altri ne individuano la culla in Anatolia e lo fanno arrivare nel Mediterraneo occidentale con i traffici dei navigatori greci; altri ancora reputano che sia un vitigno autoctono italiano poi irradiatosi nel resto del “Mare Nostrum”. Quale che sia la provenienza, di sicuro il vermentino è un vitigno che negli ultimi anni sta godendo di un notevole successo anche commerciale. I vini che si ottengono, nonostante le differenze di terroir, presentano alcune caratteristiche comuni, come gli aromi intensi di erbe aromatiche, succosità fruttata, sbuffi salmastri, un certo timbro mediterraneo.

I Vermentino di Gallura dal miglior rapporto qualità-prezzo

In attesa di conoscere i risultati delle degustazioni in corso per la nuova guida Vini d’Italia 2026 del Gambero Rosso, ecco i Vermentino di Gallura che ci sono piaciuti di più tra quelli recensiti nelle guide Berebene 2025 Vini d’Italia 2025 del Gambero Rosso che in enoteca e negli shop on line costano meno di 20 euro. 

Vermentino di Gallura Branu 2023 – Surrau

Molto buono il Vermentino di Gallura Branu 2023 di Surrau. Gli oltre 50 ettari dell’azienda sono disposti tra le colline di Arzachena, in piena Gallura. Sono sette le zone dove si dislocano i diversi vigneti, comprese fra i 50 e i 150 metri di altitudine, e possiedono un terreno sabbioso e granitico che conferisce caratteristiche particolarità ai vini, specialmente al Vermentino che qui nel Nord Est gode di un habitat ideale. Non mancano vitigni a bacca rossa come cannonau (da cui viene fatto un Metodo Classico), muristellu, carignano e caricagiola.  La gamma è ampia e di tutto rispetto e al suo interno abbondano i fuoriclasse.

Vermentino di Gallura Rìas 2023 – Tenute Gregu

Ci è piaciuto molto il Vermentino di Gallura Rias ’23 di Tenute Gregu, tra le più belle tenute del territorio gallurese. Il vermentino trova qui uno dei suoi habitat naturali e cresce tra suoli granitici contornati da macchia mediterranea, ulivi e rocce. Bianchi che rispecchiano i luoghi in cui nascono e che mettono in evidenza una insospettabile longevità del Vermentino. C’è spazio anche per alcune etichette a base di cannonau. Tutto è vinificato nel profondo rispetto delle varietà e dei terreni.  A dimostrarlo ci pensa un’intera gamma in cui alcuni vini sono veri emblemi della tipologia che rappresentano.

Vermentino di Gallura Sup. Canayli 2023 – Cantina Gallura

Cantina Gallura è una realtà cooperativa che porta avanti la tradizione vitivinicola gallurese, a partire dai bianchi a base di uve vermentino. Il Canayli è proprio un Vermentino verace che fornisce un profilo del territorio e della produzione dell’azienda. A un palato polposo abbina un ventaglio olfattivo che va dai fiori di acacia alla mandorla passando per sfumature di buccia di limone e pera. Il finale è sapido, di buona freschezza e allungo.

Vermentina di Gallura Miradas 2023 – Murales

Convincono sempre di più i vini di Murales, realtà gallurese che si occupa anche di fare ricettività vicino alla Costa Smeralda. Ci ha colpiti soprattutto Miradas, un grande Vermentino di Gallura.

Vermentino di Gallura Sup. Deispanta 2023 – Canu

Canu è una realtà giovaneche affonda le sue radici nel passato. Il nome deriva da uno stazzo gallurese dell’Ottocento, su cui si sono fatti dei lavori di recupero conservativo ed è stata creata una cantina moderna. La tenuta si estende per 230 ettari in comune Luogosanto, mentre gli ettari vitati sono otto. Siamo in piena Gallura e i vigneti poggiano su terreni granitici, sentono l’influenza del mare ma godono anche dell’escursione termica tipica di queste zone. Tre, per ora, i vini proposti, un rosso, un rosato ed un bianco. Partiamo subito da quest’ultimo per raccontarvi i nostri assaggi: il Deispanta è un ottimo Vermentino di Gallura, profuma di erbe aromatiche, non manca il frutto bianco e si percepiscono anche sensazioni di anice e mandorla. La bocca è sapida e dal finale lievemente amaricante.

Vermentino di Gallura Sup. Kramori 2023 – Saraja

Saraja nasce da un progetto di amici diventati soci, tutti già nel mondo del vino. Una crescita costante sia in vigna che nella vinificazione con una filosofia poco interventista a favore dei vari areali, a partire dalla Gallura. Gli ettari vitati sono suddivisi in tre territori differenti: la Gallura (maggior parte), la Romangia e il Sulcis, anche se alcune uve selezionate arrivano dalle altre zone più vocate dell’Isola. La Gallura è quella che continua a sorprenderci nei nostri assaggi: due i vini arrivati in finale, entrambi dei Vermentino frutto di una rigorosa selezione di uve coltivate nel Nord-Est dell’Isola. Il Kramori ’23 è un bianco di grande energia, profuma di fiori bianchi e agrumi, mentre in bocca la freschezza bilancia un sorso molto ampio.

Vermentino di Gallura Sup. Thilibas 2023 – Cantina Pedres

Gli 80 ettari di Cantina Pedres si dividono nell’areale della Gallura a circa 300 metri sopra il livello del mare. Emblema della gamma, ampia e sfaccettata, è il vermentino, vitigno protagonista della zona. A questo si affiancano moscato, cannonau, sangiovese, merlot e syrah interpretati attraverso rossi e spumanti sia secchi che dolci. Tutti i vitigni allignano su un terreno vocato alla viticoltura e con un clima moderato da brezze marine che danno vita a etichette di grande qualità.  Il Thilibas è il vino che sicuramente colpisce di più: è un Vermentino di Gallura Superiore dai profumi di fiori bianchi e agrumi, non manca un tocco di anice e mandorla, mentre la bocca è sottile, sapida e di sviluppo verticale.

 

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La più autorevole guida del settore dell’enologia italiana giunge quest’anno alla sua 37sima edizione. Vini d’Italia è il risultato del lavoro di uno straordinario gruppo di degustatori, oltre sessanta, che hanno percorso il Paese in lungo e in largo per selezionare solo i migliori: oltre 25.000 vini recensiti prodotti da 2647 cantine. Indirizzi e contatti, ma anche dimensioni aziendali (ettari vitati e bottiglie prodotte), tipo di viticoltura (convenzionale, biologica, e biodinamica o naturale), informazioni per visitare e acquistare direttamente in azienda, sono solo alcune delle indicazioni che s’intrecciano con le storie dei territori, dei vini, degli stili e dei vignaioli. Ogni etichetta è corredata dall’indicazione del prezzo medio in enoteca, delle fasce di prezzo, e da un giudizio qualitativo che si basa sull’ormai famoso sistema iconografico del Gambero Rosso: da uno fino agli ambiti Tre Bicchieri, simbolo di eccellenza della produzione enologica. che quest’anno sono 498.

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