Una nuova Docg potrebbe presto arricchire il panorama delle denominazioni dโorigine abruzzesi. Il 7 aprile รจ infatti prevista lโaudizione pubblica per la Docg richiesta dai produttori del territorio giร nel 2016. Un iter lungo e complesso che il Covid non ha certo facilitato.
Oggi Casauria o Terre di Casauria รจ una sottozona allโinterno della Doc Montepulciano dโAbruzzo, istituita dal 2006. Il territorio ha il suo cuore nell’Abbazia di San Clemente a Casauria, stupendo esempio di arte romanica, con due comuni che ne portano il nome: Tocco da Casauria e Castiglione a Casauria. Dopo 10 anni dall’istituzione della sottozona, i produttori del territorio hanno dato lโavvio al processo che nel giro ormai di poco tempo, dovrebbe portare alla nascita del Casauria Docg. Le aziende casauriensi vivono di Montepulciano d’Abruzzo, ma la riflessione condivisa รจ che la nuova denominazione permetterebbe di focalizzare l’attenzione sullo specifico territorio che caratterizza questโangolo d’Abruzzo: le colline pedemontane della Val Pescara.
A differenza dellโaltra Docg abruzzese, il Montepulciano dโAbruzzo Colline Teramane, nel Casauria il focus รจ sulla denominazione territoriale e non sul vitigno, anche se il montepulciano ne รจ il protagonista.
Il territorio di Casauria รจ caratterizzato da una assoluta verticalitร dei produttori. Tutti producono vini dalle proprie uve in un controllo diretto del territorio e delle vinificazioni. Una economia che rappresenta diverse centinaia di aziende che danno lavoro a 4/500 famiglie in uno scenario molto dinamico, dove numerose nuove realtร stanno nascendo sul territorio.
Il nuovo disciplinare ha regole stringenti: a oggi il Montepulciano d’Abruzzo Doc ammette produzioni di 140 quintali per ettaro, mentre il disciplinare della sottozona Casauria ne ammette solo 95, ma le modifiche appena approvate dal Ministero per i disciplinari abruzzesi, portano la resa del Montepulciano d’Abruzzo a 150 quintali per ettaro. Il nuovo Disciplinare della Casauria in fase di approvazione, invece, ammetterร solo 90 ql. Due mondi produttivi difficili da raccontare sotto lo stesso nome.
Il disciplinare del Montepulciano d’Abruzzo, inoltre permette l’imbottigliamento in tutta Italia e sappiamo bene quanti produttori fuori regione sfruttano questa possibilitร . Il Casauria invece potrร essere imbottigliato solo all’interno della zona di produzione.
Ultimo aspetto da sottolineare รจ che nel disciplinare รจ stata inserita la presenza di un clone di uva Montepulciano denominato “Casauria”, selezionato proprio su questo territorio e che si contraddistingue per grandi perfomance qualitative.
Ci sono tutti gli ingredienti, insomma, per una nuova denominazione di successo. Vi terremo aggiornati.
a cura di Marco Sabellico
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