Enoturismo

Chianti ed Etna le mete preferite dai turisti americani e inglesi. Gli italiani puntano alle Cinque Terre

Il comparto enoturistico muove un giro d'affari di 3 miliardi di euro come รจ emerso dal primo appuntamento con Vinitaly Tourism. Tra le criticitร , orari, trasporti e costi: per sei italiani su dieci prezzi troppo alti

  • 12 Aprile, 2025

Sempre meno prodotto da consumo quotidiano e sempre piรน un’esperienza da vivere a 360 gradi. Il trend per il turista enogastronomico in Italia รจ ormai segnato e il recente Vinitaly Tourism, evento b2b organizzato per la prima volta da Veronafiere nell’ambito di Vinitaly 2025, ha confermato questo cambiamento, in atto da diversi anni e che trova nel Belpaese uno dei territori di maggiore interesse.

Le cantine restano le mete preferite, segnala il Report sull’enoturismo realizzato da Roberta Garibaldi (esperta e docente all’Universitร  di Bergamo). Il comparto di per sรฉ vale 3 miliardi di euro ma il giro d’affari si allarga a 40 miliardi di euro, se si considera il turismo enogastronomico. Tuttavia, il comparto ha notevoli margini di miglioramento: le informazioni, gli orari delle strutture, i prezzi e deve insistere anche sulla formazione.

Visita con degustazione al top

Continua a crescere l’attenzione verso la visita alle cantine e ai territori di produzione del vino. I dati del Report sull’enoturismo, illustrato a Veronafiere, indicano che i turisti italiani che hanno visitato i luoghi del vino sono passati dal 60% del 2021 al 77% del 2025. Quattro persone su dieci (40%) dichiarano di aver visitato almeno una cantina nel corso dei viaggi piรน recenti, contro il 32% del 2024 e il 29% del 2021. Inoltre, tra le icone enogastronomiche italiane, il vino primeggia con il 38,1% delle preferenze, davanti allโ€™olio extra vergine di oliva (24%), alla pizza (22%), alla pasta (15%) e ai formaggi (11 per cento). La visita alle cantine con degustazione vini รจ considerata dai viaggiatori italiani come lโ€™esperienza enogastronomica piรน memorabile vissuta nel corso dei propri viaggi (26% delle preferenze).

I territori del vino preferiti

Winelover italiani e internazionali, secondo lโ€™analisi delle tracce digitali realizzata con Data Appeal, mettono sul podio i territori di Langhe/Barolo, Chianti e Montalcino. Tra le mete turistiche piรน desiderate, caratterizzate dalla presenza di produzioni vitivinicole, gli italiani vorrebbero visitare le Cinque Terre (20,1% di preferenze) e il Salento (19,9 per cento), i tedeschi scelgono il Chianti (38%) e l’area di Montepulciano (27%); gli inglesi, invece, dicono Etna (33%) e Chianti (30%) e gli americani sono orientati prima verso il Chianti (41%) e poi in Sicilia, verso lโ€™Etna (32 per cento).

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Sicilia – Vulcano Etna

I limiti e i margini di miglioramento

Al di lร  del trend crescente, la strada per arrivare a un’offerta completa e soddisfacente รจ ancora lunga. La mancanza di informazioni chiare sullโ€™esperienza enoturistica (dagli orari ai contenuti e ai costi) รจ ancora tra i limiti maggiormente segnalati dai clienti in Italia (58% dei visitatori). Altro vulnus รจ rappresentato dai troppi limiti di orari e giorni per la visita (54%). Le cantine, nei giorni festivi, restano chiuse mentre (ne avevamo parlato un anno fa) si tratta proprio dei giorni in cui il cliente ha piรน tempo a disposizione. Il report della professoressa Garibaldi segnala anche il timore dei controlli stradali dopo visita e degustazione (53%), collegato alle nuove norme del Codice della strada.

Prezzi troppo alti per il 63% dei turisti

Alta la percentuale dei turisti italiani (63 per cento) secondo cui la variabile prezzo ha limitato la scelta di visitare unโ€™azienda di produzione (fra cui le cantine). Il 31% รจ disposto a spendere tra 21 e 40 euro per visita; il 36% non intende pagare oltre i 20 euro, mentre un altro 33% รจ disponibile a spendere di piรน. ยซOccorre strutturare azioni di sistema – ha sottolineato Roberta Garibaldi – per valorizzare il turismo enogastronomico e le aree rurali, riconoscendo nelle aziende agricole il fulcro strategico per lo sviluppo sostenibile dei territori. C’รจ da affrontare il nodo dei trasporti, investire in formazione e incentivare le risorse umaneยป.

Aumenta l’offerta di esperienze proposte: il report Mtv

Mtv, che riunisce 700 cantine in tutta Italia, ha presentato la prima indagine sulla differenziazione regionale enoturistica (in collaborazione con Lumsa e Ceseo), da cui emerge una crescita, per numero e tipologia, delle esperienze proposte dalle cantine. Quelle standard, visita guidata (95%) e abbinamento con prodotti locali (87%) sono quelle prevalenti (al costo medio di 20-25 euro), ma c’รจ anche un’offerta premium, con picchi di 170 euro in Toscana e 150 in Umbria. Il Centro Italia domina in questa tipologia di esperienza (57% delle cantine) che, invece, รจ ยซsorprendentemente molto scarsa nel Nord Ovestยป (39%), mentre nel Nord Est si concentra in Friuli-Venezia Giulia. ยซLa differenziazione – spiega la presidente di Mtv, Violante Gardini Cinelli Colombini – risulta sempre di piรน un tema chiave per lo sviluppo del settore e, proprio in questโ€™ottica, lโ€™edizione 2025 di Cantine Aperte sarร  la grande vetrina delle nuove proposte ideate dai produttoriยป.

Nella formazione il Centro Italia รจ piรน avanti

Per quanto riguarda la formazione, sottolineano i dati Mtv, il Centro Italia รจ piรน avanti(42% delle cantine) a fronte di un Nord Ovest al 33%. Anche le cantine del Centro dedicano particolare attenzione alla valorizzazione dei prodotti locali durante la degustazione (54%), mentre รจ il Nord Est ad amare meno questa proposta (20% di cantine). Cresce il numero di eventi organizzati in cantina (82% del campione) e quello delle attivitร  culturali (57 per cento). Nel meridione e nelle isole aumentano le proposte esperienziali. L’indagine Mtv conferma i limiti: le cantine del settentrione sono piรน disponibili in termini di aperture nel weekend, mentre al Centro e al Sud ben 2 cantine su 3 sono chiuse la domenica. ยซLโ€™apertura nel weekend รจ troppo scarsa – recita l’indagine – e in controtendenza rispetto a flussi concentrati nei giorni festiviยป.

Vinitaly Tourism- foto Veronafiere

Il Vinitaly Tourism

Con l’obiettivo di valorizzare i territori vitivinicoli e promuovere in modo integrato vino, cultura e ospitalitร , il Vinitaly Tourism ha debuttato al Vinitaly 2025 richiamando 67 aziende, per 76 strutture ricettive provenienti da 15 regioni, con 16 tour operator specializzati (Stati Uniti, Germania, Spagna e Italia) e 186 matching b2b in formato speed date. Toscana (15 cantine), Veneto (11), Sicilia (7) hanno guidato lโ€™offerta enoturistica del Belpaese a Vinitaly Tourism, seguite da Puglia e Lombardia (5 cantine ciascuna) e Piemonte, Emilia-Romagna e Campania (a quota 4).

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