Notizie / Vino / I cocktail battono i vini nelle scelte dei più giovani. E le bollicine superano i fermi

Consumi

I cocktail battono i vini nelle scelte dei più giovani. E le bollicine superano i fermi

Il report di TradeLab per Federvini mostra anche un grande interesse per i dealcolati. Ecco come cambia il rapporto tra alcol e nuove generazioni

  • 22 Aprile, 2025

Prima del vino, vengono i cocktail e gli spiriti lisci. Almeno in Italia, secondo i dati TradeLab che ha indagato le preferenze dei giovani consumatori nella fascia tra 23 e 34 anni, evidenziando una Ā«profonda trasformazione tra i giovani e il vinoĀ». Presentando al Vinitaly 2025 l’ultima ricerca di mercato realizzata per Federvini, la societĆ  di consulenza ha messo in luce come, oggi, i giovani consumatori pesino per il 20% del mercato a valore e il 19% delle visite complessive del canale fuori casa. La specifica fascia d’etĆ  genera, oggi, quasi il 30% delle consumazioni analcoliche e il 18% del consumo di bevande alcoliche. Ma, soprattutto, ha specifiche preferenze: cocktail e spiriti lisci (24%) rispetto a bollicine (16%) e al vino fermo (13 per cento).

Giovani attenti al prezzo del vino

Il quadro presenta, in ogni caso, significativi margini di crescita per il consumo di vino e di bollicine soprattutto nelle occasioni serali Ā«specialmente durante cene e aperitiviĀ». Secondo TradeLab, quando si tratta di scegliere il vino, i giovani tendono a farlo autonomamente (95%), con un’attenzione al prezzo e alla sostenibilitĆ : due fattori che influenzano maggiormente la loro decisione rispetto ad altri criteri come l’abbinamento col cibo o l’origine del vino.

L’interesse per i dealcolati

Altro trend rilevato dalle indagini di mercato di TradeLab ĆØ l’interesse per i vini a basso contenuto alcolico o senza alcol (i cui nomi sono stati ridefiniti nel recente “pacchetto vino” della Commissione Ue), segnalando una tendenza verso una bevanda più leggera e accessibile, con il 43 per cento degli italiani che si dichiarano intenzionati a consumarli, mentre quasi il 70% ĆØ giĆ  a conoscenza di prodotti dealcolati o di quelli a bassa gradazione.

Ā«Il vino ĆØ cultura, ma rappresenta anche una filiera industriale. Il rischio oggi ĆØ duplice: perdere quote di mercato all’estero e mancare di parlare con il giusto approccio alle nuove generazioniĀ», avverte dal Vinitaly Albiera Antinori, presidente del Gruppo vini di Federvini. Secondo l’imprenditrice toscana, ĆØ importante Ā«saper innovare il linguaggio, utilizzare i canali giusti e coinvolgere i giovani in un racconto autentico e coinvolgente. CosƬ potremo contribuire a costruire un futuro solido e competitivo per il nostro compartoĀ».

Corsi per Appassionati

Corsi per Professionisti

University

Master

Ā© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.

Made with love by Programmatic Advertising Ltd

Made with love by Programmatic Advertising Ltd

Ā© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati