Spesa e prezzi medi del vino in rialzo, ma volumi complessivi e consumi pro-capite con il segno meno davanti. In Spagna, il quadro del consumo di vino nel canale alimentare ĆØ da montagne russe. Ma c’ĆØ una spiegazione. Il 2024, secondo dati del ministero dell’Agricoltura (Mapa) e dell’Organizzazione interprofessionale del vino spagnolo (Oive), per il secondo anno consecutivo restituisce uno scenario generale caratterizzato da rialzi dei listini e diminuzione delle quantitĆ acquistate dagli spagnoli. In particolare, la flessione nei volumi di vino ĆØ del 2,4%, a 323,3 milioni di litri, pari a 8,1 mln di litri in meno in un anno, mentre il fatturato prosegue l’ascesa e tocca quota 1,1 miliardi di euro. Il prezzo medio di un litro sale del 3,9% a 3,56 euro.
Il vino pesa per l’1,4% rispetto alla spesa totale per alimenti e bevande in Spagna e per l’1,2% del volume totale. Nello specifico segmento delle bevande, il vino vale il 18,6% in valore e solo 5,2% in volume. Il consumo pro-capite nel 2024 ĆØ stato di 6,9 litri, il 3,7% in meno rispetto al 2023.
I vini fermi Dop, con 653 milioni di euro di giro d’affari, sono la fetta più importante della spesa alimentare per il vino in Spagna nel corso del 2024 (57% del valore) ma i loro volumi sono diminuiti dell’1,6%, a 129,85 milioni di litri, con prezzo medio al litro a 5 euro. I fermi senza Dop o Igp incrementano il valore del 2,3%, a 230 mlm di euro, malgrado il -1,6% in quantitĆ . L’analisi dell’andamento di queste specifiche categorie ĆØ lineare: il mercato alimentare spagnolo va ormai verso vini a maggior valore aggiunto, a fronte di un calo del consumo dei vini di fascia più bassa. Un dato su tutti: nel 2000, si consumavano 481 mln di litri di vino senza Dop rispetto agli 89 mln di litri a Dop. Nel 2024, questa differenza si ĆØ annullata.
Anche il mondo delle bollicine sta soffrendo. Gli spumanti a denominazione d’origine e il celebre Cava hanno perso il 3,8% in valore e il 5,3% in volume, per un 2024 a 142,2 mln di euro e 22,6 mln di litri. Male anche i vini Igp spumanti: -1,6% in valore e -11,1% in volume. In aumento, al contrario, i liquorosi e i frizzanti Dop sia in valore sia in volume. Importanti le performance dei rosati Dop, con crescite in volume del 27,7% e in valore del 22,1 per cento.
I dati del Mapa sottolineano, in linea generale, come le abitudini di consumo in Spagna stiano cambiando: meno vini acquistati ma maggiore spesa per unitĆ acquistata. Questo ĆØ in parte dovuto alla scelta di vini a indicazione geografica (Dop o Igp) e con un packaging migliore. Altro trend evidenziato ĆØ che i formati di qualitĆ superiore in confezioni più piccole (bottiglie da 0,75 litri o vini frizzanti a Dop) tengono stabile o addirittura incrementano le quote, all’interno di un mercato del vino che sta consumando meno rispetto a 20 anni fa. Ma si tratta di un consumatore Ā«disposto a pagare di più – conclude lo studio di Mapa e Oive – per prodotti che sono percepiti come qualitativamente superioriĀ».
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