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Traguardo Docg per il Sangiovese della Val d'Orcia. E ora il Cda del Consorzio punta anche sui bianchi

Giulitta Zamperini è stata riconfermata alla presidenza per il prossimo triennio. Sono sei i nuovi ingressi nell'ente di tutela, che si è riaffacciato anche al Vinitaly con uno stand unico. Novità in etichetta, con l'inserimento del termine "Toscana"

  • 29 Aprile, 2025

Il Consorzio del vino Orcia riconferma alla presidenza l’imprenditrice vitivinicola Giulitta Zamperini e si prepara a un nuovo triennio con diverse novità in cantiere. La continuità istituzionale è stata garantita dalla conferma anche per i vice presidenti Donatella Cinelli Colombini e Roberto Terzuoli, ma l’ente toscano, che rappresenta i vini di 12 comuni a sud di Siena, coi suoi 153 ettari e 255mila bottiglie prodotte annualmente, cambia strategia puntando, da un lato, a elevare la piramide qualitativa della denominazione (racchiusa tra i territori del Brunello di Montalcino e del Nobile di Montepulciano) e, dall’altro, a intercettare i nuovi stili di consumo.

Verso la Docg per il Sangiovese

Tra i principali obiettivi del mandato della presidente Zamperini, nell’anno che celebra i 25 anni della Doc, c’è il passaggio dell’attuale Orcia Sangiovese a Docg con un iter che avrà però tempi lunghi – il Consorzio stima oltre un anno – accompagnato dall’inserimento della parola “Toscana” in etichetta. Altra mossa che punta a evidenziare le differenze e gli stili produttivi del territorio vitivinicolo senese è l’introduzione sulle bottiglie di informazioni che possano rendere specifico il luogo esatto di produzione di ogni vino. Un lavoro che il Consorzio intende portare avanti per «valorizzare l’unicità e peculiarità di ogni prodotto. In un mercato sempre più globalizzato – spiega Zamperini – crediamo che questa scelta possa rappresentare un valore aggiunto per il consumatore».

Migliorare il disciplinare alla voce vini bianchi

Altra novità del disciplinare è il miglioramento della parte delle regole produttive che riguardano la produzione del vino bianco Doc Orcia, attualmente ottenuto con un minimo del 50% di uve trebbiano toscano. Sono in corso i confronti, anche attraverso il parere di esperti enologi, con l’obiettivo di ampliare la base ampelografica della Doc. La presidente Zamperini sottolinea la volontà di far sì che diversi attuali vini bianchi rivendicati a Igt Toscana, prodotti dalle aziende del Consorzio e che si stanno rivelando molto buoni, possano diventare presto degli Orcia Doc. Un’azione dettata dalle «nuove tendenze di mercato e che risponde alla crescente domanda di vini bianchi da parte delle aziende del territorio», a cui il Consorzio intende fare fronte.

Consorzio vino Orcia – consiglio di amministrazione 2025

A breve gli “Ambasciatori” della denominazione

In materia di promozione, per la Doc nata nel febbraio 2000, il prossimo step annunciato dal Consorzio è il potenziamento del cosiddetto fenomeno dell’export sotto casa. «Intendiamo identificare e selezionare, nel corso degli anni, degli ambasciatori della denominazione – sottolinea la presidente – che abbiano un forte legame col territorio, affinché possano rappresentare e promuovere i nostri vini, la filosofia e il brand sia a livello locale che internazionale». Con lo stesso obiettivo, si punta a creare un calendario di manifestazioni (oltre ai consueti Orcia wine festival, in primavera e appena terminato con oltre mille presenze, e Divin Orcia, in autunno) che coinvolga i principali borghi della zona, a partire da tutti quelli facenti parte del parco Unesco».

Nel nuovo Consiglio di amministrazione del Consorzio vini Orcia, oltre a presidente e ai due vice, ci sono Elena Salviucci, Marco Capitoni, Giuseppe Basta, Gabriella Giannetti, Luca Mastrojanni, Giovanna Santi, Pasquale Forte e Tim Charles Manning. Sono circa 60 le cantine nel territorio, di cui oltre 30 socie del Consorzio di tutela che, dal 2014, ha l’incarico di vigilanza e promozione erga omnes, conferito dal ministero dell’Agricoltura, nei confronti di tutti i produttori della denominazione. In questi anni, il Consorzio vini Orcia è cresciuto con l’ingresso nella compagine di sei nuove aziende. Nel 2025, la Doc è tornata anche a Vinitaly con un unico stand.

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