La crisi del settore vino impatta uno dei principali competitor italiani sui mercati internazionali. La Spagna, infatti, perde potenziale viticolo e tessuto imprenditoriale. A giudicare dai recenti dati diffusi dal Mapa, il ministero spagnolo per agricoltura, pesca e alimentazione, alla data del 31 luglio 2024 (l’ultima disponibile) il potenziale produttivo di vigneti da vino ammonta a 951.991 ettari, pari a quasi l’1 per cento in meno (-0,96%) rispetto allo stesso periodo di un anno prima.
Va ricordato sia che la Spagna detiene il più grande vigneto al mondo e che l’attuale sistema di autorizzazioni europeo consente nuovi impianti viticoli per un massimo dell’1% sulla superficie nazionale, anche se l’Ue ha concesso recentemente più flessibilità per questa misura tramite l’atteso Pacchetto vino, presentato da Bruxelles a marzo scorso.
Ma il dato che preoccupa maggiormente è quello relativo alle imprese. Sempre secondo i dati ministeriali, a fine campagna 2023/24, quindi al 31 luglio dello scorso anno, il numero di aziende vitivinicole spagnole è di 532.034, per una superficie media per azienda di 1,72 ettari. Rispetto a un anno prima, il numero è diminuito di ben 4.325 unità (-0,81 per cento).
Il calo è relativamente lieve, ma se si fa un confronto con il 2006/07 si nota che la Spagna ha visto scomparire 187mila aziende vitivinicole, il che equivale al 26% in meno rispetto a quelle in attività circa dieci anni fa.
Se si guarda alla dimensione delle aziende, in particolare, secondo l’analisi del Mapa, il 70% ha una superficie inferiore al mezzo ettaro e, complessivamente, occupa il 5,6% della superficie vitata nazionale. Solo il 4% delle possiede più di 10 ettari, che rappresentano complessivamente il 61,5 per cento dei vigneti da vino. Il 96% del potenziale produttivo spagnolo è costituito da superficie vitata per uva da vino, per 913.695 ettari, in decremento al 31 luglio 2024 dell’1,55% rispetto all’anno precedente.
Come dire, anche la Spagna contribuisce all’erosione del vigneto globale segnalata dalle analisi dell’Oiv. Lo scorso anno, infine, il Mapa ha autorizzato 928 nuovi ettari di vigne, mentre per oltre 12mila ettari il Mapa ha dato l’ok al reimpianto.
Il 53% del vigneto spagnolo è coltivato a varietà rosse mentre il 47% da varietà bianche. Il vitigno a bacca rossa tempranillo mantiene la leadership, con la più grande superficie coltivata in Spagna, pari a 195.076 ettari. Non distante è la varietà bianca airén, con 185.614 ettari, coltivata soprattutto nella regione La Mancha.
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