Parola d’ordine: contenimento produttivo. La Valpolicella sceglie la strategia della prudenza in un mercato molto incerto. Il Consorzio di tutela presieduto da Christian Marchesini, che ha approvato i dati del bilancio di esercizio 2024, ha preso alcune decisioni strategiche per il futuro della denominazione. L’assemblea dei soci riunita il 15 maggio, a Sant’Ambrogio di Valpolicella, ha conferito il mandato al presidente di formulare l’istanza e gestire l’iter burocratico, che compete alla Regione Veneto, per formalizzare per il raccolto del 2025 la riduzione a dieci tonnellate per ettaro (dalle 12 previste) della resa totale massima di uva ammessa per produrre i vini Valpolicella, Valpolicella Ripasso, Amarone e Recioto. Inoltre,ย per tre vendemmie consecutive, il Consiglio di amministrazione ha approvato il blocco degli impianti per tutte le denominazioni tra il primo agosto 2025 e il 31 luglio 2028, confermando una linea giร applicata negli anni precedenti.
ยซLo scenario globale ci impone pragmatismo e capacitร di reazione strategica – ha spiegato il presidente Marchesini – per mantenere la denominazione in equilibrio e garantire reddittivitร a tutta la filiera della Valpolicella. Per questo, occorre uscire da logiche autoreferenziali o da personalismi che, in un contesto cosรฌ mutevole e insidioso, possono minare la crescita di tutta la denominazione alle prese con una sfida di posizionamento. che deve essere salvaguardato con una visione coesa, anche attraverso lungimiranti politiche di contenimento produttivoยป.
L’ente di tutela ha chiuso il bilancio 2024 con ricavi superiori a 4 milioni di euro, in aumento del 6,3% su un 2023 chiuso, a sua volta, a circa 3,8 mln di euro (+20% sul 2022). Il 75,5% degli incassi รจ stato reinvestito nelle attivitร di promozione e posizionamento della denominazione in Italia e allโestero. L’utile di bilancio reso noto dal Consorzio รจ di 11.500 euro. Marchesini ha parlato di impegno sul fronte della promozione ยซin un anno complesso per il vino italiano e, in particolare, per le denominazioni rossisteยป. Circa 70 le iniziative e le attivitร complementari messe in campo, in 18 destinazioni internazionali.
Il 2024 รจ stato, per il Consorzio vini Valpolicella, un anno di incrementi della base associativa, cosรฌ come lo era stato il 2023 (con 38 nuovi associati). Gli ingressi delle nuove aziende imbottigliatrici sono 11 mentre sono 29 quelli dei produttori, per circa 107 ettari vitati complessivi, fa sapere il Consorzio. In questo 2025, invece, i primi mesi sono stati particolarmente movimentati, con l’uscita dal Consorzio di grandi brand come Bertani, che ha scelto di entrare nell’associazione delle Famiglie Storiche, rinfocolando la ormai storica diatriba tra alcune imprese e l’ente di tutela, emersa anche nell’edizione 2025 di Anteprima Amarone.
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La tutela della denominazione รจ stato un altro focus discusso nell’assemblea consortile del 15 maggio scorso. Durante il 2024, l’ente ha aperto 27 contradditori, di cui 16 giร conclusi positivamente, soprattutto in Cina e nei Paesi scandinavi, dove le cause archiviate con successo ยซcostituiscono giurisprudenza nella disciplina che tutela il Made in Italy agroalimentareยป. Il vino piรน imitato col maggior numero di casi di italian sounding รจ stato l’Amarone: 20 casi nel 2024.
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