nuove aperture

A Padova approda il kebab palestinese made in Emilia Romagna

Nuova apertura in Veneto di Ciao Kebab, l'insegna bolognese eletta campione regionale nella guida Street Food 2023. Un premio che รจ diventato un piccolo caso internazionale

  • 20 Gennaio, 2024

รˆ una bella e nuova realtร , da qualche settimana, la seconda sede, a Padova, di Ciao Kebab, giร  stella dello street food bolognese. Il locale รจ noto ormai in Italia e all’estero per una curiositร  che ci coinvolge: nel 2022 il fatto che il Gambero Rosso gli abbia conferito il premio di Campione Regionale dellโ€™Emilia Romagna nella guida Street Food ha allertato la stampa di mezzo mondo. Dal The Times ad Arab News, molte testate si sono chieste come ha fatto una bottega di kebab a spodestare tigelle e piadine in unโ€™Italia tanto conservatrice, soprattutto in materia gastronomica.

Le radici in Palestina e in Emilia Romagna

Lโ€™insegna narra di โ€œkebab e felafel autentici dal 1991โ€, ma la storia รจ un poโ€™ piรน articolata di cosรฌ. Il locale รจ trentennale, รจ vero, ma non nasce con la formula di oggi. Tutto parte da Jamil Shihadeh, palestinese, che apre un ristorante mediorientale a Bologna nel 1991, Al Salam. รˆ il primo per la cittร : in centro, non lontano nรฉ dalla Stazione nรฉ da Piazza Maggiore, in trentโ€™anni si consolida come un riferimento per gli appassionati di cucine dal mondo. Omar, figlio di Jamil, nasce a Gerusalemme, ma รจ a Bologna che cresce, studia e lavora. Dopo 11 anni nella metalmeccanica, a un certo punto, nel 2020, cambia vita e prende in gestione lโ€™attivitร  del padre, per il quale รจ ora di andare in pensione.

Street food palestinese

Faccia fresca, spirito dinamico, passione, Omar Shihadeh non vuole lasciar morire lโ€™ereditร  dellโ€™insegna paterna, ma trasforma il locale a sua immagine e somiglianza, con una specializzazione sullo street food: รจ ora di ridare dignitร  al kebab, si dice. Qui comincia la storia di Ciao Kebab, che in pochi anni si รจ fatto conoscere e apprezzare per la proposta gastronomica radicata nella tradizione palestinesekebab, hummus (ricetta mitica, l’abbiamo raccontata qui), babaganoush, pita, falafel, le preparazioni sono quelle classiche โ€“ ma con la marcia in piรน della cura, della tecnica esperta in cucina e della selezione di materie prime di qualitร .

L’attivitร  cresce, Omar trova nuovi soci, come lui giovani imprenditori della scena gastronomica bolognese (l’altra loro insegna, Indegno, รจ dedita alle crescentine). Arrivano i piani di espansione ed ecco che diventa realtร  un nuovo locale in Veneto, nella cittร  del Santo.

Il nuovo locale di Padova

La sede padovana รจ in piazzale Mazzini, a due passi dalla Stazione. Un locale piccolo e informale, con qualche seduta alta: anche qui il kebab di qualitร  รจ il vero protagonista.? Il menu riprende quello giร  consolidato a Bologna: cavallo di battaglia, in primis, il panino Gerusalem Kebab 1991, pita farcita (non arrotolata) con kebab di manzo, insalata, cavolo cappuccio marinato in aceto, pomodori e cetrioli tritati.

Le salse? La tahina, classica di sesamo, e la turca, con pomodoro e spezie. Tra le proposte certificate halal cโ€™รจ il panino Tre Radici, con kebab di agnello, crema di melanzane, salsa di yogurt, insalata e mandorle, mentre per i vegetariani il Falafesta, con felafel, salsa di yogurt e hummus, insalata, trito fine di pomodori e cetrioli. Oltre ai panini non manca qualche proposta al piatto, dai roll di fogli di vite allโ€™Hummus in Palestina (con kebab di manzo e hummus), fino alle Zaatatine, le patatine fritte condite con lo zaatar, il mix di erbe simbolo della cucina palestinese.

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