Dimenticare la consuetudine all’estemporaneitร per costruire un progetto che possa restare alla cittร . Un ristorante permanente, per essere piรน precisi, firmato Tom Dixon. A proposito delle abitudini del designer inglese, รจ bene specificare quello che finora รจ stato il suo approccio a Milano: in prima linea tra le firme eccellenti del Salone del Mobile, Dixon si รจ giร speso in passato nella progettazione di temporary restaurant pensati per animare il Fuorisalone. Ricordiamo The Restaurant alla Rotonda della Besana, nel 2017, in collaborazione con Arabeschi di Latte. Ma il suo interesse per il mondo della ristorazione non si esaurisce certo con le esperienze meneghine; a Londra Dixon firma gli spazi del Sea Containers Restaurant, mentre piรน di recente ha trasferito il suo quartier generale nel nuovo complesso di Coal Drops Yards, dove lo spazio del Coal Office somma showroom e ristorante, affidato alla cucina di Assaf Granit, ambasciatore della New Israeli Cuisine. Quello che invece mancava a Milano era un impegno che legasse a tempo indeterminato un progetto di Tom Dixon alla scena gastronomica cittadina. Detto fatto.
Dopo l’anno sabbatico โ assente in occasione della Milano Design Week del 2018 โ il designer londinese sarร nuovamente protagonista del Fuorisalone che andrร in scena a partire dall’8 aprile prossimo. Ma stavolta bando ai pop up: il risgtorante The Manzoni a Milano inaugurerร in concomitanza con l’apertura della kermesse al civico 5 di via Manzoni per diventare la nuova casa milanese di Tom Dixon, la prima fuori dal suolo inglese. Il modello รจ quello giร sperimentato negli ultimi mesi a Coal Drops Yards, showroom e ristorante che convivono in uno spazio fluido, dove ogni oggetto รจ in vendita e il concetto di ospitalitร รจ favorito dagli esiti piรน personali della riflessione sul design d’interni. A partire per primo, durante il Fuorisalone, sarร il ristorante, pensato per ospitare fino a cento persone; poi, lo spazio resterร operativo come finestra aperta su una cittร che il designer ora ha deciso di vivere come opportunitร : โCon Milano cosรฌ attiva e coinvolgente in questo momento, รจ il momento giusto per costruire qualcosa di permanente. Proprio come a Londra, non pensiamo sia sufficiente avere solo uno showroom. Abbiamo bisogno di un luogo in cui le persone rallentino e vivano i nostri prodotti in un ambiente vivoโ.
Di Milano, dunque, Dixon individua le potenzialitร commerciali e culturali. E il ristorante The Manzoni a Milano gli offrirร una vetrina per presentare le sue collezioni โin un contesto attivoโ, perchรฉ โnon c’รจ niente di piรน polveroso che uno spazio convenzionale che espone oggetti d’arredo e illuminazioneโ. Non sono molte i dettagli sul progetto, che prenderร vita a poca distanza da piazza della Scala, in pieno centro cittร , e sicuramente esporrร le nuove collezioni di Tom Dixon, dalla linea di sedute Fat, pensate per abbracciare il corpo, alle lampade Spring, che i primi render del progetto evidenziano come elementi d’arredo di uno locale probabilmente esemplato sul modello del Coal Office, con una zona bar e una dining room che si sviluppano complementari in uno spazio pensato per essere percorso per scoprire ogni dettaglio. Ci sarร un lungo tavolo sociale, ma anche tavoli tondi con piani in marmo e una zona bar con mensola anch’essa in marmo e sgabelli per accomodarsi a bere un cocktail. Molto caratterizzante l’illuminazione, con punti luce a parete e lampade Spring sospese sui tavoli.
Mentre nulla รจ ancora dato sapere sull’offerta gastronomica, che a Londra si รจ orientata su una proposta che cambia nel corso della giornata, da colazione a cena, con piatti che valorizzano spezie e ingredienti del bacino mediterraneo secondo gli stilemi della New Israeli Cuisine (leggi Yotam Ottolenghi), e una carta divisa tra pietanze da condividere e portate principali, su una fascia di prezzo piuttosto contenuta per la scena londinese. Il designer importerร la sua collaborazione con Assaf Granit anche a Milano, aprendo cosรฌ la strada a una tendenza gastronomica ancora poco esplorata in cittร (ma da Forno Collettivo l’ispirazione non cade molto lontano)? O sceglierร una via ancora inesplorata? I contatti con chef italiani non mancano ma sembra che nessuna trattativa sia stata ancora chiusa, e la definizione del tutto potrebbe avvenire solo in un secondo momento, rispetto allโopening. Sembra, soprattutto, che Dixon non abbia alcuna intenzione di proporre un ristorante connotato โall’italianaโ, e che punti tutto su una proposta internazionale.
I primi a scoprirlo saranno gli ospiti delle cene in programma durante la Milano Design Week, dal 9 al 14 aprile, e solo su invito. Mentre durante il giorno, nella stessa settimana, sarร giร possibile esplorare lo spazio, aperto dalle 10 alle 18, con ingresso gratuito.
The Manzoni – Milano – via Alessandro Manzoni, 5 – dal 9 aprile 2018 – www.tomdixon.net
a cura di Livia Montagnoli
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