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Look francese e dolci a prova di nonna: la storia di Flego, la pasticceria che da 50 anni “cresce” Verona

Nella città dei Montecchi e Capuleti, la famiglia Flego da oltre 50 anni è accanto ai veronesi con dolci tradizionali e pâtisserie française

  • 06 Ottobre, 2023

Nella vita le sorprese sono dietro l’angolo. A volte, producono esiti indesiderati. Altre volte, si tramutano in storie di successo. Quasi sempre, inducono a scelte delicate, magari con la probabilità di cambiare il proprio cammino. A Verona, ne sanno qualcosa i fratelli Flego, Marco e Matteo, che a un certo punto (un po’ come Valeria Messina di Forno Biancuccia che lascia la toga a quarant’anni) scelgono di abbandonare la loro carriera, nel marketing e nella pubblicità, per portare avanti la pasticceria aperta dal padre nel lontano 1972. L’affetto per la madre Renza, rimasta sola a gestire l’attività dopo la scomparsa del marito nel 1992, e il senso di responsabilità nei confronti della tradizione familiare portano i due a cambiare mestiere nel 2007, quando i lavori per la messa in sicurezza dell’edificio che ospitava il negozio li obbligano a decidere se chiudere per sempre i battenti o cercare una diversa sede. Così, pochi mesi dopo la dichiarazione di inagibilità del punto vendita di Corso Porta Borsari, segue l’apertura del nuovo locale in Via Stella.

Una storia di famiglia

L’universo dolciario era nel loro destino: “nelle nostre vene più che sangue scorre zucchero”, racconta Matteo. Una consapevolezza acquisita nel tempo e rinvigorita dai ricordi d’infanzia: “sin da piccoli infatti, usciti da scuola, imparavamo a giocare con i nostri cugini, anch’essi figli di pasticceri, fra i sacchi di farina e di zucchero nel negozio del nonno”; lo stesso che nel 1947 ha inaugurato questa lunga storia di famiglia che, giusto l’anno scorso, ha segnato un’altra tappa: il cinquantesimo anniversario del negozio dei genitori, quello di Porta Borsari. Un passaggio che ha interessato la famiglia ma che ha coinvolto l’intera città: per decenni, le torte dei Flego hanno accompagnato i momenti più importanti nella vita dei veronesi crescendo diverse generazioni.

La carta vincente

Tanto la linea produttiva, con éclair, macaron e monoporzioni, quanto il profilo espositivo  testimoniano lo stile francese che la proprietà ha voluto imprimere all’offerta. Un modello considerato virtuoso dal titolare che, allo stesso tempo, sottolinea con fermezza: “la pasticceria boutique con dolci a mo’ di gioielli, oltre a tagliare fuori una parte della clientela, fa fatica a sostenere il suo bilancio”. La carta vincente giocata dai fratelli è piuttosto la commistione fra i caratteri della pasticceria tradizionale e quelli della pâtisserie contemporanea d’avanguardia. Senza scomporsi, aggiunge: “da soli questi zuccherini più moderni, seppur splendidi alla vista, non susciterebbero sufficiente fascino. La gente ha bisogno di ritrovare profumi, sapori e quelle piccole imperfezioni che facciano sentire a casa e coccolati”; insomma, come ammette, un che della dispensa della nonna (di pochi giorni fa la festa dei nonni con diverse ricette dedicate, come la  Torta della nonna). Per questo, oltre ai classici della tradizione italiana, i laboratori producono dolci tipici veronesi come la Torta Russa e il Nadalin, l’antenato del pandoro, cui Matteo tiene molto anche perché riproposto con la stessa ricetta del nonno di settanta anni fa. Un lievitato che la famiglia Flego vorrebbe sfornare per tutto l’anno e non solo a Natale.

Pasticceria Flego 2.0

Oggi Flego conta un totale di quattro negozi, con un grande laboratorio che consente di evadere le numerose richieste, anche della clientela straniera che in estate si raccoglie intorno al Lago di Garda. Marco e Matteo, ormai alla guida della società, hanno realizzato negli anni un vero progetto di crescita e rebranding facendo leva sul bagaglio di esperienza costruito in campi distanti dalla pasticceria, rivelatisi però preziosi per compiere il definitivo salto di qualità. Cruciali per valorizzare il prodotto ai tempi di Tik Tok.

Il background universitario e il passato lavorativo dei due hanno consentito perciò di ampliare la proposta con servizi quali catering ed e-commerce, investendo fortemente su consulenze prestigiose e personale qualificato, oppure definendo un “new packaging” ispirato alle essenze più di tendenza nella profumeria. Un nuovo look (profili social inclusi) risultato di un confronto fra madre e figli, quasi uno scontro-incontro generazionale: “soprattutto all’inizio, perché abbiamo proposto una visione più moderna che avrebbe stravolto in poco tempo il modus operandi di una signora che per anni ha affrontato avversità e sacrifici. Alla fine ha colto l’importanza di intercettare le esigenze contemporanee del mercato”. Matteo ci tiene però a precisare come uno dei loro segreti sia l’unanimità decisionale. Come dire: dietro tutto questo, c’è una forte coesione familiare. Del resto, l’unione fa la forza; e, almeno per qualcuno, vale ancora qualcosa.

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Pasticceria Flego – Verona (VR) – corso Porta Borsari, 9 – pasticceriaflego.net

Altre sedi: via Stella, 13 – via Flavio Gioia, 13 – viale delle Nazioni, 1 (C.C Adigeo)

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