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Crisi del vino? Ecco come vanno e cosa pensano le cantine cooperative

Viaggio tra le cooperative vinicole, dallโ€™Alto Adige alla Sicilia, con fatturati in calo tra 20% e 40%, ma anche con qualche sorpresa positiva. La Gdo compensa il crollo dellโ€™Horeca e lโ€™online diventa una nuova frontiera. La vendemmia? Preoccupa, ma la parola distillazione รจ quasi tabรน

  • 05 Maggio, 2020

Se cโ€™รจ un messaggio che viene dalle cooperative italiane รจ resilienza: non solo nella capacitร  di sopportare i duri colpi allโ€™economia in questi primi mesi di emergenza ma anche la volontร  di trovare strategie, immediate e future, a tutela delle decine di migliaia di viticoltori che ruotano attorno a questo mondo.

Vino: congiuntura complessa pr le cantine cooperative

La cooperazione vale il 60% del vino italiano, un terzo di quello commercializzato allโ€™estero, e ha forma cooperativa la gran parte delle aziende nella top ten dei fatturati di Mediobanca. Con il crollo del canale Horeca e il problema liquiditร  dovuto ai ritardi nei pagamenti e ai mancati incassi, gran parte delle cantine stima perdite tra 15% e 40%, mentre per altre il trimestre รจ addirittura positivo, grazie a un incremento delle richieste da parte della Gdo nazionale ed estera.

Negli stabilimenti si lavora a scartamento ridotto, tra turnazioni e smart working; il ricorso alla cassa integrazione appare limitato e i vertici aziendali non vogliono pensare a eventuali riduzioni del personale; lโ€™online si rivela come una nuova frontiera da esplorare e si annunciano investimenti per potenziare questo canale. Le coop, inoltre, si preparano alla vendemmia e ad affrontare il problema della scarsa manodopera nei campi. Lโ€™incognita futura รจ la sovrapproduzione e i suoi possibili effetti sui prezzi del vino. Ma la distillazione di crisi โ€“ ovvero la trasformazione in alcol del vino in eccedenza – che Ue, Mipaaf e Regioni stanno per introdurre (e che le coop di Francia, Spagna e Italia hanno chiesto), sembra essere considerata dalle societร  come un’ultima spiaggia, quasi un tabรน, perchรฉ a prezzi intorno a 35 centesimi al litro non sarebbe un vero ristoro e perchรฉ con essa il settore darebbe di sรฉ unโ€™immagine fortemente negativa.

Il sondaggio Tre Bicchieri tra le cooperative del vino

In questo sondaggio da nord a sud dello Stivale, il settimanale Tre Bicchieri del Gambero Rosso, ha provato, da un lato, a misurare gli impatti sui bilanci economici e, dallโ€™altro, a scoprire i progetti a breve e a lungo termine delle diverse cantine sociali. Ne รจ uscito un quadro variegato che, senza pretese dโ€™esaustivitร , offre uno spaccato dellโ€™Italia cooperativa di fronte al Coronavirus.

cantina vinchio vaglio serra

Piemonte

Nel cuore del territorio della Barbera dโ€™Asti, la cantina di Vinchio Vaglio Serra conta 200 soci per 445 ettari vitati. Su un fatturato da circa 10 milioni di euro, il 40% arriva dallโ€™Horeca, con un 20% dalla vendita diretta e un 10% dalla grande distribuzione. Il presidente Lorenzo Giordano racconta che il primo trimestre fino al 15 marzo รจ stato regolare con vendite e spedizioni di bottiglie e bag-in-box nella norma: โ€œIl fermo dellโ€™Horeca determinerร  un calo del 3% circa, ma il vero colpo al bilancio lo attendiamo ad aprile. Nel frattempo, abbiamo scelto di avvicinarci alla nostra numerosa clientela, migliorando la logistica, tagliando del 50% i costi del trasporto. Questo ci ha consentito di consegnare anche piccoli quantitativi in tutto il nord Italia. Per ora stiamo andando avanti cosรฌโ€. La cantina produce in media 1,5 milioni di bottiglie e oltre 400 mila bag-in-box ma non pratica la vendita online: โ€œAbbiamo oltre 30 mila clienti coi quali ci interfacciamo via mail e telefono. Per lโ€™online penso ci organizzeremo in futuroโ€.

Gli obiettivi della cantina

Lโ€™obiettivo della Cantina di Vinchio รจ spalmare le perdite in 4 o 5 anni per consentire di tutelare il lavoro dei piccoli viticoltori e per proseguire nei progetti a tutela di territorio e paesaggio, come il sentiero naturalistico dei โ€œnidiโ€. Nel frattempo, si guarda alla vendemmia e allo strumento della distillazione, con qualche distinguo: โ€œManderemo in distillazione una parte di Barbera non destinato allโ€™invecchiamento. Ne stiamo discutendo in seno al Consorzio della Barbera dโ€™Asti di cui sono vice presidenteโ€, spiega Giordano, che aggiunge: โ€œA 0,25-0,30 euro/litro non รจ un prezzo adeguato. Per questo, stiamo chiedendo alle istituzioni un sistema di integrazione al reddito. Il prezzo piรน corretto sarebbe intorno a 1 euro/litroโ€.

cantina di soave

Veneto

Cantina di Soave, gigante cooperativo da 35 milioni di bottiglie e 136 milioni di fatturato, con ben 2.300 soci viticoltori, ha appena rinnovato i vertici. Wolfgang Raifer, direttore generale che ha preso il posto di Bruno Trentini, non si aspettava certo di dover fare questi straordinari: โ€œIl bilancio del trimestre รจ positivo, cresciamo di circa il 5% soprattutto a volume. Il trend รจ determinato dalla corsa agli acquisti in Gdo tra febbraio e metร  marzo, ma poi cโ€™รจ stato un rallentamentoโ€. Sul canale moderno, ricordiamo che la cantina vende il 90% del confezionato mentre il 10% va in Horeca. Lโ€™export, che vale circa il 35% dei volumi, registra ordinativi costanti: โ€œNella Gdo estera abbiamo registrato addirittura un incrementoโ€.

Incertezza per il bilancio di luglio

Tutto sommato, il primo cda virtuale tenuto recentemente ha registrato una discreta situazione: โ€œNon ci sono problemi di incassi, nรฉ di mancanza di liquiditร , ma รจ difficile fare una proiezione sul bilancio che si chiude a luglio. Di sicuro cโ€™รจ molta incertezza sul futuroโ€, sottolinea Raifer, secondo cui una sfida importante sarร  la gestione delle giacenze.

Dal lato dei soci viticoltori, secondo il dg, non ci sono rischi di una riduzione della base sociale: โ€œA breve รจ impossibile, la crisi dovrebbe perdurare a lungo. Ricordo, inoltre, che veniamo da un periodo record, con remunerazioni a 13 mila euro per ettaroโ€. Infine, lโ€™e-commerce, attivo sul brand Rocca Sveva dal 2017: โ€œAbbiamo registrato in due mesi crescite in tripla cifra. Quindi, coglieremo i segnali che arrivano da questa congiunturaโ€ conclude โ€œper cercare di incrementare gli investimenti su questo canaleโ€.

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Kellerei Kaltern. Foto Florian Andergassen

Alto Adige

โ€œUna situazione mai vistaโ€. Esordisce cosรฌ Tobias Zingerle, ceo di Kellerei Kaltern, per descrivere gli effetti della diffusione del Covid-19. La cooperativa altoatesina (che produce 3,5 milioni di bottiglie con un fatturato da 22 milioni di euro) ha attivato la cassa integrazione a rotazione. A marzo il -35% di vendite rispetto a un anno fa ha portato il trimestre a -18%. โ€œIl canale Horeca si รจ fermatoโ€ racconta Zingerle โ€œnoi siamo presenti anche in Gdo e siamo attivi online, canale in forte aumento ma con incidenze ancora basse sul fatturato. Anche lโ€™estero รจ fermo: Stati Uniti, Germania, Olanda. Inoltre, lโ€™enoturismo non darร  il suo contributo almeno fino a fine maggio (la vendita diretta per questa coop vale il 15%; ndr) e la situazione รจ complicata dal problema degli incassi dai clienti Horecaโ€.

I numeri della cooperativa

La cantina conta 650 soci e gestisce 450 ettari, pari alla metร  dei vigneti a Caldaro: โ€œNon penso che perderemo soci, anzi รจ probabile che aumentino. Riteniamo che saranno piรน le aziende private a non prolungare contratti coi viticoltori. Inoltre, a Caldaro vige la regola che se un contadino locale chiede di entrare in cooperativa รจ sempre benvenutoโ€. La manodopera in vendemmia non preoccupa: la forza lavoro arriva dalle famiglie degli associati.

Per evitare sovrapproduzioni, รจ probabile che Kellerei Kaltern scelga di ridurre le rese per ettaro delle linee classiche ma non delle selezioni: โ€œStiamo studiando un ulteriore lavoro sulla qualitร , trasformando un momento da negativo in positivo. Una cosa รจ certa: non intendiamo utilizzare la distillazioneโ€, sottolinea Zingerle. Troppo bassi i ristori a 0,30 euro/litro considerando che, ad esempio, Schiava e Pinot bianco viaggiano rispettivamente a 2,2 e 2,8 euro/litro. Infine, la comunicazione: โ€œPer le nuove annate in commercio stiamo producendo dei video da diffondere sui principali social network. In questo momento รจ fondamentale mantenere un rapporto stretto con i clientiโ€.

terre cevico

Emilia Romagna

Terre Cevico รจ tra le piรน importanti cooperative romagnole, con 200 addetti, 5 mila conferitori, ricavi di 167 milioni di euro, di cui 50 allโ€™estero (primo esportatore italiano in Cina). Il presidente Marco Nannetti traccia unโ€™analisi del momento: โ€œIl trimestre รจ in sostanziale tenuta. Il fatto di essere sbilanciati sulla Gdo ci sta aiutando: il consumatore acquista piรน vini popolari con un occhio alla qualitร -prezzo con brik e bottiglie tra 3 e 5 euro, mentre lโ€™Horeca รจ crollato e lโ€™estero si รจ contrattoโ€.

Stare vicini ai consumatori

In momenti simili, per Nannetti, occorre โ€œstare vicini al consumatore: lo stiamo facendo attraverso i nostri distributori e stiamo lavorando a un progetto per attivare le vendite online, che non era tra le nostre attivitร . Per quanto riguarda lโ€™Horeca, stiamo sentendo i nostri clienti per capire come ripartire al meglio. Allโ€™estero, occorre progettare e investire per non perdere consumatori. Sappiamo, tuttavia, che tutti dovremo rinunciare a un poโ€™ di marginiโ€.

Lโ€™azienda ha messo a bilancio un incremento della pubblicitร  televisiva e sui social: โ€œNon vogliamo parlare di crisiโ€ sottolinea Nannetti โ€œma di ciรฒ che di positivo il vino oggi ci puรฒ regalareโ€.

Ottimismo e prospettive

Con lo sguardo al futuro, non ci sono rischi per i dipendenti Terre Cevico: fino a metร  maggio non รจ previsto lโ€™uso di ammortizzatori sociali. La manodopera agricola in vista della vendemmia preoccupa relativamente: la cooperativa lavora 1,4 milioni di quintali di uve, di cui quasi metร  frutto della meccanizzazione: โ€œMolti impianti sono meccanizzati ma รจ chiaro che in collina ci sarร  bisogno di operaiโ€. E se la vendemmia verde รจ considerata โ€œuna proposta aberranteโ€, la distillazione non รจ da meno: โ€œNon flagelliamociโ€ sottolinea Nannetti โ€œchiedendo soldi per una distillazione di crisi ed evitiamo di fornire unโ€™immagine negativa come di un settore che non sa reagire. Faccio notare che quei 5-7 milioni di ettolitri di vino di cui si chiede la distillazione sono pari ai quantitativi di vino prodotti col saccarosio di barbabietola da Germania, nord della Francia e altri Paesi nord europei. Ritengo che debbano usare i mosti concentrati rettificati e non lo zucchero e mi auguro che le istituzioni ne tengano conto per non danneggiare unโ€™intera filieraโ€.

cantina di solopaca uva

Campania

La Cantina sociale di Solopaca รจ uno dei punti di riferimento del distretto del Sannio: 600 soci e 1.100 ettari per un fatturato da 10 milioni di euro e 2,5 milioni di bottiglie prodotte, che valgono metร  dei ricavi. Il 2019, fa sapere il presidente Carmine Coletta, si era chiuso con incrementi del 10% sia in quantitร  sia in valore, lโ€™8% dei quali realizzati allโ€™estero (Usa, Giappone, Germania). โ€œNel primo trimestre, il crollo verticale delle vendite a marzo in Horeca ha portato a un decremento del 25% nei ricavi. Ad aprile, ci aspettiamo un peggioramento e stimiamo un secondo semestre a -40%. Nel complessoโ€ annuncia โ€œil bilancio totale 2019/20 potrebbe subire un calo del 20%โ€. Per la cooperativa campana (tra i primi spumantizzatori della Falanghina) stanno resistendo la Gdo e la vendita a domicilio mentre lโ€™online รจ letteralmente decollato negli ultimi due mesi, anche se non compensa le perdite.

I primi provvedimenti

Per ora, in azienda si รจ intervenuti con nuovi turni di lavoro e ferie, senza cassa integrazione per i 34 dipendenti: โ€œFaremo tutti gli sforzi per mantenere il personaleโ€, assicura Coletta. Difficile il rapporto con gli istituti di credito: โ€œI fondi a disposizione sono prestiti, ma in questi casi ritengo siano necessari dei finanziamenti a fondo perduto, utili per acquistare prodotti come tappi, bottiglie o etichette e per pagare gli stipendiโ€.

Ci si prepara, comunque alla vendemmia: โ€œCโ€™รจ incertezza tra i soci ma aratura, trattamenti e manutenzione procedono regolari. La manodopera a Solopacaโ€ sottolinea โ€œรจ tutta locale e per gran parte la vendemmia รจ una festa di famigliaโ€. La distillazione non รจ allโ€™orizzonte: โ€œNon abbiamo, fortunatamente, problemi di sovrapproduzione ed eccedenze che la giustifichino. E, comunque, sarebbe brutto doverci arrivareโ€. Infine, la comunicazione: โ€œAbbiamo attivato promozioni, commercio elettronico e investiremo sui social. Vogliamo dare il segnale di unโ€™azienda viva, infondendo ottimismoโ€.

Puglia

I trecento soci della Cantina San Donaci sanno bene che gli effetti del Covid-19 saranno piรน forti nei prossimi mesi. Su questo concetto insiste Marco Pagano, presidente della storica cooperativa dellโ€™area ionico-salentina, che annualmente produce 20 mila ettolitri di vino, metร  imbottigliati e un 90% di confezionato venduto allโ€™estero, prevalentemente in Gdo. โ€œRispetto al primo trimestre dello scorso anno registriamo un segno piรน, ma la situazione non puรฒ dirsi positiva, perchรฉ non sappiamo quando lโ€™Horeca tornerร  a regime e non sappiamo come andrร  la stagione turistica. Certamente non รจ il caso di parlare di omicidio del comparto vino puglieseโ€.

Investimenti e strategie

Ogni anno, a San Donaci, si lavorano circa 30 mila quintali di uve: โ€œDifficile per ora stimare i volumi 2020, ma dovremo fare attenzione e tenere conto che le grandi rese non ci fanno guardare in direzione della qualitร . Questo, del resto, รจ un percorso che abbiamo giร  intrapreso da molti anniโ€. La cooperativa sta lavorando a migliorare la remunerativitร  dei soci, che in alcuni casi arriva a 60 euro/quintale. E sta investendo nellโ€™online: โ€œQuando รจ scoppiata lโ€™epidemia avevamo il sito internet in cantiereโ€ racconta Pagano โ€œe ora abbiamo previsto investimenti sullโ€™e-commerce e sulle vendite online, facendo tesoro dellโ€™esperienza che questo momento di emergenza ci sta offrendoโ€.

cantine colomba bianca

Sicilia

Sono 2.500 i soci di Colomba Bianca, grande cantina del sud ovest della Sicilia, con sei i siti produttivi, 70 milioni di chili di uve lavorati allโ€™anno e ricavi per 40 milioni di euro. Il 5% del vino prodotto viene imbottigliato e varca i confini per lโ€™80%, dagli Usa alla Cina. Il 95% รจ vino sfuso, core business della cantina, grazie a strette sinergie con grandi imbottigliatori mondiali che rivendono alla Gdo. Il presidente Leonardo Taschetta racconta che la crisi da Covid-19 ha determinato una cassa integrazione e lโ€™attivazione dello smart working: โ€œIn questo momento, con lโ€™Horeca fermo, chi rifornisce la Gdo sta continuando a lavorare. Nel nostro caso, stanno andando bene le bottiglie nei supermarket esteri intorno ai 2 euro. Invece, si รจ fermata la filiera dello sfuso che finisce nella ristorazioneโ€.

Manodopera e online

Un mix di fattori che porta stimare lโ€™impatto negativo sul bilancio dโ€™esercizio che chiude a luglio tra il 15% e il 20%. E Taschetta guarda al futuro: โ€œPer quanto riguarda le imprese ritengo che le misure finanziarie predisposte dal governo potranno aiutare a saldare i debiti, ma dal lato economico il vero problema รจ lโ€™assenza di lavoro in tutti gli anelli della filieraโ€. Per la raccolta 2020, si dovrร  trovare rimedio alla manodopera, soprattutto tunisina e rumena, che normalmente calca i terreni del trapanese in estate: โ€œNon abbiamo problemi di capacitร  in cantina, ma non ritengo maturi i tempi per la distillazione di crisi, che andrร  valutata a giugno ma soprattutto non andrร  impostata alle cifre di 2,5 euro a ettogradoโ€. Anche per Colomba Bianca lโ€™online rappresenta una nuova frontiera: โ€œDirigo da 25 anni questa azienda e da qualche anno discutevamo di questa opportunitร . Ora รจ il momento di coglierla e nei prossimi mesi ci attiveremo. รˆ il momento di investireโ€ conclude Taschetta โ€œperchรฉ รจ nostro dovere essere ottimistiโ€.

cantine di dolianova

Sardegna

Con 300 soci, 1.200 ettari e 4 milioni di bottiglie, Cantine di Dolianova รจ la piรน grande cooperativa sarda. Negli ultimi anni, ha investito notevoli risorse nel canale Horeca (che vale il 25% dei ricavi), arrivando a imbottigliare quasi tutta la produzione. E oggi che la ristorazione ha voltato di colpo le spalle, i piani vanno rimodulati: โ€œDallโ€™11 marzoโ€ racconta Massimiliano Farci, direttore commerciale โ€œabbiamo patito perdite di fatturato del 20% e solo grazie alla Gdo, che per noi vale il 35%, abbiamo potuto attutire il colpo. Lโ€™estero ha tenuto bene anche a marzo, ma ora ad aprile e maggio si รจ fermatoโ€.

Come ha reagito la cantina? Ha deciso di rafforzare i rapporti con la distribuzione organizzata e, allโ€™estero, come in Finlandia, sta lavorando con i Monopoli per rifornire le enoteche: โ€œStiamo inviando produzioni anche in Germania nei circuiti cash&carry e, per salvaguardare i rapporti coi clienti del territorio, abbiamo potenziato il servizio di consegna a domicilioโ€. Per ora nessuna cassa integrazione ma solo nuovi turni lavorativi tra il personale.

Il futuro del mercato

Guardando al futuro, i vertici della coop guidata dal presidente Sandro Murgia intravedono un mercato diverso: โ€œIn Horecaโ€ spiega Farci โ€œriteniamo possibile la chiusura di alcune attivitร , mentre chi resta avrร  necessitร  di riprendere a lavorare. Avremo piรน richieste di sconto sui vini e le cantine, con lโ€™invenduto, dovranno giovare la partita sul prezzo piรน basso. Inoltre, i ristoratori chiederanno meno prodotti e una ulteriore dilazione delle forniture. Ne usciremoโ€ aggiungeโ€œse ci sarร  collaborazione tra i vari attori. Vogliamo assolutamente mantenere la presenza nei ristoranti con cui abbiamo lavorato fino a ieriโ€. La vendemmia non spaventa, anche perchรฉ la cantina viene da tre raccolti sotto le medie: cโ€™รจ meno vino in cantina. Mentre รจ tempo di sviluppare lโ€™online: โ€œStiamo valutando seriamenteโ€ conclude Farci โ€œdi entrare in questo mondo con un nostro sito dedicato. A giorni potrebbero esserci delle novitร โ€. Anche questo รจ un effetto del Covid-19.

a cura di Gianluca Atzeni

Articolo uscito sul numero di Tre Bicchieri del 30 aprile

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