Il Consorzio dell’Oltrepò Pavese prova a ricomporsi, dopo la fuoriuscita di cinque consiglieri-imbottigliatori (aziende Vinicola Decordi, Agricola Defilippi Fabbio, Azienda vitivinicola Vanzini, Società agricola Vercesi Nando e Maurizio e Losito e Guarini) dal Consiglio di amministrazione. Nell’ultimo Cda sono stati eletti, infatti, eletti coloro che sostituiranno i fuoriusciti: Cristina Cerri Comi, quinta generazione alla guida della Tenuta Travaglino; Stefano Dacarro, titolare con la sorella dell’azienda La Travaglina di Santa Giuletta; Alessio Brandolini dell’omonima cantina di San Damiano al Colle; Edoardo Scanavino, enologo della storica azienda agricola Montelio; Stefano Torre, enologo del brand Monsupello della famiglia Boatti. Produttori in primis, ma anche imbottigliatori e rappresentanti dell’intera filiera.
La cooptazione dei nuovi consiglieri è avvenuta all’unanimità e approvata dal Collegio Sindacale, in applicazione delle norme dello statuto in caso di dimissioni irrevocabili presentate da consiglieri eletti. Durante l’incontro, il consiglio di amministrazione ha confermato la propria fiducia alla presidente Francesca Seralvo (qua la sua intervista al Gambero Rosso) e ha dato un segnale forte alle imprese del settore vitivinicolo oltrepadano: non si torna indietro.
Il Cda è stato anche l’occasione per adottare l’applicazione di un codice etico per promuovere principi di lealtà, collaborazione e coesione tra i membri. «Puntare sulla filiera nella sua interezza» ha dichiarato la presidente Francesca Seralvo «è la migliore garanzia per una gestione trasparente e nell’interesse di tutte le aziende del comparto. Valorizzare la filiera, infatti, significa investire sulla qualità in maniera trasversale. È su queste premesse che, in piena condivisione, abbiamo rinnovato la governance del Consorzio e, in queste settimane, stiamo lavorando sulla sua operatività, a partire dalla direzione, per dare un segno di discontinuità rispetto al passato e puntare con decisione su un Consorzio più attuale, performante e dedicato alla valorizzazione del prodotto e del territorio». Nei prossimi giorni, ci sarà l’incontro con la Regione Lombardia per parlare del futuro della denominazione.
<<<< Questo articolo è stato pubblicato su Trebicchieri, il settimanale economico di Gambero Rosso.
No results available
ResetNo results available
Reset© Gambero Rosso SPA 2025
P.lva 06051141007 Codice SDI: RWB54P8 Gambero Rosso registrazione n. 94/2021 Tribunale di Roma
Modifica impostazioni cookie
Privacy: Responsabile della Protezione dei dati personali – Gambero Rosso S.p.A. – via Ottavio Gasparri 13/17 – 00152, Roma, email: [email protected]
Resta aggiornato sulle novità del mondo dell’enogastronomia! Iscriviti alle newsletter di Gambero Rosso.
© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.
Made with love by Programmatic Advertising Ltd
Made with love by Programmatic Advertising Ltd
© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati
La più autorevole guida del settore dell’enologia italiana giunge quest’anno alla sua 37sima edizione. Vini d’Italia è il risultato del lavoro di uno straordinario gruppo di degustatori, oltre sessanta, che hanno percorso il Paese in lungo e in largo per selezionare solo i migliori: oltre 25.000 vini recensiti prodotti da 2647 cantine. Indirizzi e contatti, ma anche dimensioni aziendali (ettari vitati e bottiglie prodotte), tipo di viticoltura (convenzionale, biologica, e biodinamica o naturale), informazioni per visitare e acquistare direttamente in azienda, sono solo alcune delle indicazioni che s’intrecciano con le storie dei territori, dei vini, degli stili e dei vignaioli. Ogni etichetta è corredata dall’indicazione del prezzo medio in enoteca, delle fasce di prezzo, e da un giudizio qualitativo che si basa sull’ormai famoso sistema iconografico del Gambero Rosso: da uno fino agli ambiti Tre Bicchieri, simbolo di eccellenza della produzione enologica. che quest’anno sono 498.
No results available
ResetNo results available
Reset