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Anche il vino dealcolato può essere biologico: ecco cosa dice il nuovo regolamento europeo

L’Unione europea dà il via libera ai produttori di vino a dealcolizzare senza perdere la certificazione biologica. Una nuova opportunità fortemente voluta dalla Germania

  • 19 Marzo, 2025

Un passo in avanti per i vini a zero gradi. Dopo che in Italia si è autorizzata la loro produzione, arriva un aggiornamento normativo dell’Unione Europea, in cui si afferma che i produttori di vino potranno dealcolizzare il loro vino senza perdere la certificazione biologica, aprendo una nuova prospettiva per un mercato in forte espansione e su cui molti produttori stanno investendo.

Parametri di produzione

In precedenza, dopo aver rimosso l’alcol dal vino, si era costretti a rinunciare alla certificazione bio, ma con la pubblicazione del nuovo regolamento sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 26 febbraio, che è entrato in vigore il 18 marzo, la situazione cambia radicalmente. La correzione della normativa prevede che i produttori possono mantenere la  utilizzare la distillazione sottovuoto, purché le temperature non superino i 75°C e i sistemi di filtrazione impiegati nel processo abbiano una dimensione dei pori non superiore a 0,2 micron. Questi parametri garantiscono che il vino mantenga le sue caratteristiche organolettiche e rispetti gli standard biologici.

La spinta tedesca

L’aggiornamento normativo arriva dopo «le pressioni esercitate da diversi Stati membri, con la Germania in prima linea nel promuovere questo cambiamento» scrive Drinks Business. «Una buona giornata per i viticoltori biologici e una buona giornata per tutti coloro che vogliono gustare vino biologico senza alcol. Ho fortemente sostenuto questo cambiamento a Bruxelles – è un bene che stia arrivando ora» è il commento del ministro tedesco dell’Agricoltura Cem Özdemir.

Se la combo bio-dealcolato sarà un incentivo per la produzione e il consumo di no alcol lo vedremo tra qualche mese. Quel che è certo è che l’Europa continua ad avvicinarsi sempre di più verso questa nuova categoria.

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<<<< Questo articolo è stato pubblicato su Trebicchieri, il settimanale economico di Gambero Rosso.

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