In Umbria, nel verde di unโospitalitร che racconta in Italia una nuova visione del lusso e della gastronomia, Vocabolo Moscatelli non รจ solo la nuova destinazione dello chef Lorenzo Cantoni, ma un luogo sorprendente fatto di storie da incontrare e convivialitร da vivere. Calzolaro รจ una piccola frazione di Umbertide e Vocabolo Moscatelli un ex monastero di pietra che abita la piccola piana tra i boschi di faggio, nel verde delle colline umbre a ridosso di Perugia. Nasce qui il ristorante che da qualche settimana ospita lo chef umbro, giovane talento che si รจ fatto notare nella cucina del Frantoio di Assisi.
La struttura si estende su un ettaro di terra e la ristrutturazione recente ha mantenuto fede alla storia e allโarmonia del contesto naturale. Lusso sรฌ, ma seguendo il principio di unโavanguardia che rompe gli schemi a fa dellโospitalitร un luogo dโincontro. Questa la visione di Frederik Kubierscky, socio, proprietario e general manager di Vocabolo Moscatelli, con cui ha creato un luogo dotato di ogni lusso ma che allo stesso tempo punta ad abbattere le regole dellโostentazione. ยซBoutique Hotel รจ forse la definizione conosciuta che piรน ci rappresenta, ma sto pensando di cambiarla con Boutique Home, per creare davvero un nuovo senso di intimitร e di autenticitร , intorno allโospitalitร che vogliamoยป, dice del suo progetto Kubierschky. ยซQui le persone devono sentirsi a casa loro, sempre. Vogliamo essere informali, la nostra concezione di lusso รจ molto casual e priva di qualsiasi codice distintivo. Puoi alzarti quando vuoi e fare colazione a qualsiasi ora, per esempio, la cucina sarร sempre aperta dalle sette del mattino alle undici di sera per farti mangiare come vuoi, quando vuoi, quello che vuoiยป.
Cantoni, perchรฉ ha deciso di lasciare il Frantoio per approdare a Vocabolo Moscatelli?
LโUmbria sembra piccola e se dico che volevo tornare a casa sembra una scemenza, in realtร io sono di Umbertide e adesso che cโรจ mio figlio Gioele, lavorare ad Assisi mi metteva nella condizione di vederlo poco. Qui sono praticamente a casa e mi ci sento in tutti i sensi.
Cosa lasca al Frantoio?
Il cuore di sicuro e quattro anni bellissimi per i quali ringrazio tutte le persone che mi hanno voluto e sostenuto. Anche quella era una famiglia e guarda, nonostante il periodo difficile, proprio per questo ho lasciato tutta la squadra lรฌ, con a capo il mio ex secondo in cucina e tutti i ragazzi che lavoravano con noi. Io qui sono venuto da solo, ho dovuto ricominciare da zero.
Il personale รจ un problema enorme per tutte le cucine e per tutti i ristoranti in genere, come รจ riuscito in poco tempo a costruire una nuova brigata?
Siamo a Calzolaro di Umbertide, ma siamo anche a Vocabolo Moscatelli e il progetto mi ha aiutato tanto. Quando sono arrivato qui io sono rimasto a bocca aperta, mi sono sentito in Provenza a Umbertide e succede a tutte le persone che ho contattato e portato qui per formare la squadra. Tutti rimangono colpiti e non รจ solo una questione di bellezza o di lusso, ma proprio di mentalitร . Qui ci viene gente da tutto il mondo, persone interessanti con storie incredibili, รจ come viaggiare ovunque rimanendo a cinque minuti da casa. Con me si sono subito uniti Nicola Cascini (sous chef), Liljana Hoxha (chef) e Nicholas Ferrara (Comis) e adesso siamo in attesa di altri ragazzi.
La mentalitร รจ importante, ma davvero รจ bastata solo quella?
Quando si parla di lusso ti immagini subito stipendi stellari, ma non รจ cosรฌ, guadagniamo il giusto certo, ma รจ davvero il progetto e la visione che hanno fatto la differenza. La proprietร ha un approccio completamente nuovo e il fatto che ci tengano a farci sentire realmente a casa, con e nostre famiglie, con loro, con tutte le altre persone che lavorano qui, dove si entra a lavorare con un badge e i turni sono da otto ore per cinque giorni alla settimana. Tutto gestito digitalmente. Se metti insieme tutte queste cose, credo davvero che sia un posto dallโopportunitร unica. Una rivoluzione di cui รจ difficile non fare parte.
Quindi una nuova visione di lavoro, adatta alla struttura di hospitality?
Abbiamo dodici camere e ventiquattro posti a sedere, in teoria dovremmo essere pieni sempre, ma sai bene che non รจ cosรฌ. Apriamo pranzo e cena e quando la stagione ce lo consente, ampliamo i numeri con dei tavoli allโaperto. Puntiamo a dare la possibilitร anche al territorio di venire a mangiare qui e a conoscerci. Tutte le persone che lavorano qui sono di queste zone e lโimpatto sulla comunitร รจ importante.
Che cucina propone?
La prima cosa che ho fatto รจ stata ricominciare a lavorare forme di grasso diverse dallโolio, che al frantoio era la mia caratteristica. Lรฌ ogni piatto era centrato su un olio e non utilizzavo altre forme di grasso nel piatto, qui ho ripreso a cucinare includendo tutto e non ti nascondo che ho dovuto fare prove su prove per settare la mano nei bilanciamenti. Comunque il centro della mia cucina rimane lโUmbria e lโattaccamento alla terra, voglio rendere i sapori umbri immediatamente traducibili per chiunque, senza nessuna ossessione per il prodotto, ma proprio per la tradizione. Poi ho dato grande spazio a piatti vegetali, qui abbiamo un orto biologico dove riesco a coltivare almeno il 40% di quanto ho bisogno e dove non arriva lโorto, cโรจ il bosco e i produttori amici della zona.
Quindi in menu ci saranno ricette umbre?
Assolutamente sรฌ. A volte esasperate e molto spinte, altre volte alleggerite e rese eleganti, ma troverete lโUmbria. Un esempio su tutti รจ il Baccalร alla perugina, che qui รจ un piatto intoccabile delle Feste da queste parti e io lโho messo in carta sfidando proprio la capacitร di rievocare il bello in chi lo conosce e di sorprendere col buono chi non lo ha mai assaggiato. Cosรฌ anche lโAnguilla e la pasta ripiena. Voglio le materie prime migliori e lavorarle con tecnica e gusto, nel rispetto dellโanima gastronomica di questa terra.
Ci saranno anche menu degustazione?
Sรฌ, ho studiato cinque antipasti, quattro primi, quattro secondi e quattro dessert. Tre percorsi degustazione, Umbria da 5 portate (85 euro), uno veg sempre da sei corse (70 euro) e uno da 7 portate a mano libera (100 euro). Tra i piatti come ti dicevo ci saranno appunto l’Anguilla, una Chitarra che una pasta fatta in casa e tirata a mano, con limone caciocavallo e pepe. Ci sarร un Carciofo con insalata russa, mirtilli, dashi e pesto di foglie verdi e poi un Ramen veg e il Piccione servito in piรน portate con petto, zampa e coscio e patรจ, cucinato con un vinsanto che รจ presidio Slow Food. Insomma ci sarร da divertirsi con il gusto.
Piccione
Cosa si aspetta da questa nuova avventura?
Leggerezza. Sรฌ forse leggerezza รจ la parola migliore che mi viene da usare. Intesa come possibilitร di poter fare bene senza tutti quegli stress che ti assalgono quando sei in affanno tra le mille complicazioni di lavoro e di famiglia. Qui mi aspetto di essere sereno e di non dover dimostrare niente a nessuno. Voglio dedicarmi alla cucina e a migliorare la tecnica ogni giorno di piรน, con lโunico scopo di dare valore ai prodotti di questa valle, che voglio valorizzare nei piatti da far assaggiare al mondo che verrร tra i nostri tavoli. Con nuove regole e una nuova visione e soprattutto col sorriso.
Una cucina aperta sempre, dalle sette della mattina alle dieci e mezzo o alle undici di sera, รจ difficile da gestire?
Questo รจ il vero lusso e fa parte di quel sentirsi a casa. Svegliarti a qualsiasi ora e scendere per fare colazione anche fossero le quattro del pomeriggio, credo sia una cosa stimolante anche per noi tutti. Ti piace anche solo lโidea di poterlo fare e di essere parte di una libertร incredibile, mai vista finora. Ci occuperemo della colazione perennemente, poi del pranzo e della cena e anche di unโofferta che sarร fruibile durante il giorno e sempre senza orari.
Anguilla
Perchรฉ aprire ai clienti all’esterno?
Perchรฉ far diventare questo posto un valore della comunitร รจ uno degli obiettivi piรน sentiti dalla proprietร . Fare in modo che le persone possano conoscere questo posto e non solo perchรฉ ha creato posti di lavoro, ma perchรฉ si rende accessibile a loro e puรฒ diventare un riferimento che la gente conosce e indica con affetto a chi si perde tra queste strade, rende tutto piรน prezioso. Una forma di inclusivitร che puรฒ ottenere con la tavola.
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