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Allarme botulino, Peppe Guida: "Vi spiego come fare le conserve in casa senza correre rischi"

Torna l'allarme botulino: l'ultima vittima una donna uccisa forse da un olio al peperoncino sulla pizza. Chef Peppe Guida ci consiglia come fare conserve e sottoli in maniera sicura

  • 10 Novembre, 2023

Gerardina Corsano, la 46enne diย Ariano Irpino deceduta dopo aver avvertito dolori addominali a seguito di una cena in pizzeriaย insieme con il maritoย Angelo Meninno, sembrava l’ultima vittima del botulino. L’ipotesi iniziale perรฒ sembra essere stata completamente abbandonata durante l’istruttoria dell’Istituto Superiore di Sanitร . In ogni caso, la pericolositร  di questa terribile tossina legata alla conservazione di cibi in assenza di ossigeno รจ sempre in agguato. Anzi. Specialmente nel Sud Italia dove fare conserve e sottoli รจ una tradizione incrollabile. Sulla questione, cosรฌ, chiediamo consigli a Peppe Guida, uno dei migliori interpreti della tradizione culinaria del a sud di Roma.

I consigli di Peppe Guida sullโ€™accaduto

โ€œIl fatto che si sia sospettata la presenza del botulino nellโ€™olio al peperoncino mi ha pensare molto. Si tratta di una produzione assai banale e che si puรฒ fare anche a casaโ€. Sono le parole del cuoco di Vico Equense da cui trapela sia preoccupazione, sia voglia di dare consigli. Nonostante infatti sembra del tutto accantonata l’ipotesi botulino come causa del decesso della signora di 46 anni di Avellino, il rischio e l’allarme non devono venire sottovalutati. E c’รจ un primo accorgimento, basilare e fondamentale: โ€œPer evitare inutili rischi, la regola numero uno รจ lโ€™acidificazioneโ€.

pomodori sottolio

I rischi delle conserve

โ€œCon il botulino non si scherza. Si rischia grossoโ€. Ecco il monito del titolare di Antica Osteria Nonna Rosa. Lo chef ricorda infatti come sia importante avere una certa prudenza proprio perchรฉ il batterio in questione di solito non lascia alcuna traccia: โ€œE’ insidioso, vista la sua tendenza inodore e insaporeโ€.
Non esiste perรฒ solo il botulismo. I rischi legati alla conservazione del cibo possono essere anche molti altri. “Sono diverse le problematiche che possono insorgere. Per esempio, si puรฒ manifestare la presenza di aria o acqua nel sottovuoto e questo puรฒ inficiarne la salubritร . Puรฒ capitare di imbattersi in rigonfiamenti o bombature dei contenitori”. Lo chef รจ ancora memore dellโ€™esperienza di qualche anno: “Ho fatto un centinaio di barattoli di tonno sott’olio, ma a un certo punto ho notato delle strane bollicine che non mi convincevano per nulla: erano appena percettibili e si notavano in superficie. Nonostante le mie conoscenze (almeno 60 anni di attivitร ) non ho mai scoperto per quale ragione si sarebbero formate quelle bollicine. Nel dubbio, perรฒ, ho buttato tutte le conserve di pesce. Da quel momento, non le preparo piรนโ€.

Cose da non fare

Il ristoratore della Penisola Sorrentina poi ci dร  una sorta di decalogo degli errori da non commettere: โ€œNon si devono usare ingredienti di scarsa qualitร  che deperiscono facilmente. Non vanno impiegati alimenti ‘freschi’ (su tutti aglio e peperoncino): questi debbono quindi perdere la loro acqua e umiditร โ€, la cui presenza potrebbe far proliferare le relative tossine. Considera assurda anche la tendenza a riutilizzare coperchi o guarnizioni giร  consumate e che fra lโ€™altro, a forza di venire adoperati, rischiano di perdere la loro aderenza al contenitore (โ€œcoperchi e guarnizioni devono essere nuovi, sterilizzati e funzionali!โ€).
In generale, serve massima igiene. In particolare: “E’ impensabile fare conserve e sottoli senza le adeguate procedure di acidificazione e pastorizzazione. Inoltre non fate in casa le conserve di tonno o di carne: riescono a eludere le cautele anche dei piรน navigati ed esperti cucinieri“. Come appunto รจ captato anche a lui.

Come si fa lโ€™olio piccante?

La ricetta dellโ€™olio al peperoncino della famiglia Guida, tramandata da generazioni, prevede che i peperoncini giร  essiccati vengano frullati, messi sotto sale e poi a riposare una notte nel colapasta. La mattina dopo, tolti dalla salatura, sono immersi integralmente in aceto di vino bianco per almeno unโ€™ora; dopo di che, strizzati e messi sottโ€™olio. In tutti i casi: โ€œPer essere sicuri del prodotto, serve la sua pastorizzazioneโ€. Oltre al fatto che, โ€œil vasetto una volta aperto, va conservato in frigo e consumato in pochi giorniโ€.

Giardiniera

E le altre conserve?

Ovviamente, lo chef campano ci tiene a spiegare come il tempo di pastorizzazione (ovvero la bollitura dei barattoli riempiti volta a creare lโ€™effetto โ€œsottovuotoโ€) cambi in base allโ€™ingrediente e al tipo di preparazione; gli alimenti hanno infatti strutture organolettiche differenti, per cui la temperatura di ebollizione (100ยฐ) raggiunge il cuore di ognuno con tempi diversi: โ€œPer le conserve di pomodoro, il bollore sfiora anche i 25-30 minuti. Per le melanzane invece lโ€™approccio cambia ancora: sono messe prima sotto sale, poi sottoposte a una procedura massiccia di acidificazione totale che va da un minimo di 6 ore fino a un massimo di 10. In seguito, strizzate e messe sottโ€™olio. Qui, lโ€™ebollizione prolungata le farebbe diventare una crema. Nel caso della giardiniera (almeno 5 minuti di pastorizzazione), la sbollentatura delle verdure prevede una soluzione di metร  acqua e metร  aceto e con circa 17-20 grammi di saleโ€. Per quanto riguarda le marmellate, invece, poichรฉ lo zucchero funge da conservante naturale, occorre piuttosto prestare attenzione a non abbassarne eccessivamente la percentuale utilizzata. Dato rafforzato dallo chef: โ€œIo, su ogni chilo di frutta, ce ne metto almeno 5-600 grammiโ€.

A difesa della tradizione

Per quanto dispiaciuto della tragedia consumatasi nellโ€™Avellinese, Peppe Guida continua comunque a schierarsi a favore della tradizione che accompagna le famiglie del Sud da tantissimi anni: โ€œFin dalla notte dei tempi migliaia di famiglie vivono di questo. Questa usanza รจ bellissima: le conserve sono un sotterfugio dellโ€™ultimo momento, quando si ha fame e non cโ€™รจ altroโ€. Insomma, un costume che andrebbe preservato. Come fosse parte del DNA meridionale. Sempre perรฒ con le dovute accortezze; infatti, il rischio di botulino e altre spore in ciascun barattolo dovrebbe essere ogni volta pari a zero.
Vale a dire, tanto per avvalersi della chiarezza inequivocabile di Guida, che โ€œse un amico mi regalasse un barattolo ammaccato e senza etichetta, vantandosi del fatto che questo contiene i migliori pomodori al mondo, ci penserei piรน di una volta prima di mangiarliโ€. A difesa della tradizione sรฌ, ma non a costo della vita.

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