Agricoltura

La Guida dei Custodi del territorio che difende l'agricoltura montana delle Dolomiti. Il progetto

Nato da un paio d'anni, il progetto DDolomiti punta a promuovere la ricchezza rurale dell'agricoltura montana nell'area del bellunese. E per questo scommette su una guida che racconti le piccole imprese agricole che resistono su territori marginali.

  • 19 Febbraio, 2020

Il ruolo strategico delle piccole imprese agricole

Piccolo รจ bello รจ lo slogan cui spesso si fa ricorso per comunicare il valore delle attivitร  artigianali che sopravvivono (con difficoltร ) alle dinamiche della grande distribuzione. Ma il concetto รจ vero anche per le piccole imprese agricole che resistono sul territorio, valorizzando le zone rurali d’Italia. E tutelandone l’identitร  culturale e la biodiversitร  alimentare, in aree erroneamente considerate marginali, che invece potrebbero esprimere al meglio le potenzialitร  di un Paese legato al lavoro agricolo. Di questo abbiamo giร  avuto modo di parlare a proposito del progetto Appennino Pop, ma le iniziative per difendere l’attivitร  di chi tiene in vita โ€“ economicamente e culturalmente parlando โ€“ territori dimenticati, in Italia, sono molteplici. E possono contare su una rete di piccole realtร  che lavorano con e sulla terra con qualitร , oggi ancora piรน vivace grazie al contributo di giovani che si riscoprono bravi imprenditori agricoli, e nella rigenerazione della terra vedono la sfida piรน importante per garantirsi un futuro migliore.

Miele di montagna
DDolomiti. Un progetto di valorizzazione del territorio montano

Paola Paganin e Claudia Soppelsa sono le promotrici del progetto DDolomiti, avviato nel 2018 โ€œper favorire lโ€™aggregazione e la permanenza in un territorio meraviglioso, ma sempre piรน assediatoโ€, com’รจ quello delle Dolomiti bellunesi, di cui entrambe sono originarie. Con questo obiettivo, le ragazze hanno avviato un percorso di promozione dei custodi del territorio: โ€œProduttori, agricoltori, allevatori, ristoratori, albergatori e commercianti, senza disparitร  di sesso ed etร , che credono nella sostenibilitร  e nellโ€™equilibrio con la terra; che sanno prendersi cura del luogo in cui sono nati e cresciuti, o dove hanno deciso di vivere e mettere le radiciโ€. L’idea nasce nell’ambito di una comunitร  montana che ha saputo preservare l’equilibrio tra patrimonio naturalistico e ambienti agrari di tipo tradizionale, evoluti nella direzione dell’agricoltura biologica e meritevoli, tra le altre cose, di prevenire il rischio di dissesto idrogeologico (nelle Cinque Terre c’รจ chi sta combattendo per questo), contenere l’impatto ambientale dell’agricoltura intensiva (che prolifera, invece, a fondovalle) e attirare turismo sostenibile sul territorio della provincia di Belluno. Non senza difficoltร : pur rivestendo un ruolo strategico, l’agricoltura di montagna costringe a un impegno assiduo, e sempre piรน spesso non garantisce la sussistenza di chi la pratica. โ€œNegli ultimi 15 anni hanno chiuso piรน del 75% delle piccole aziende agricole localiโ€, spiegano Paola e Claudia.

La Guida dei Custodi del territorio
La Guida dei Custodi del territorio

Il loro contributo concreto a sostegno dei custodi che invece continuano a resistere, con l’auspicio che altri possano seguire l’esempio, รจ la guida che da qualche mese si impegnano a promuovere: La Guida dei Custodi del territorio รจ una pubblicazione cartacea, acquistabile online (25 euro, piรน costi di spedizione), che in oltre duecento pagine raccoglie le storie di 45 aziende agricole del bellunese. Arricchendo la narrazione con approfondimenti e curiositร : il focus sulla cultura Ladina bellunese, il ricettario delle antiche specialitร  locali, con relative reinterpretazioni adattate al gusto moderno, i consigli per itinerari trekking ed escursioni che tocchino almeno una delle aziende coinvolte, il glossario dei termini agricoli e una serie di ricerche scientifiche a supporto della narrazione, per spiegare perchรฉ il bellunese รจ un territorio particolarmente vocato per l’agricoltura di montagna. La guida si propone di essere una vetrina per i produttori rappresentati (con contatti e indicazioni utili per raggiungerli), e un invito a fare rete. Tra apicoltori, allevatori, orticoltori, e tutti coloro che si impegnano a portare avanti scelte etiche, biologiche e sostenibili per fare del bene al territorio. E cosรฌ custodire i valori della comunitร  montana.

Informazioni sulla guida

a cura di Livia Montagnoli

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