Il gruppo Fininc di proprietà della famiglia Dogliani, che detiene il brand vitivinicolo Beni di Batasiolo, sarebbe pronto a presentare un’offerta miliardaria sulla società Idea Autostrade per l’Italia (Aspi).
Il gruppo cuneese, assieme a un fondo di investimento internazionale, come reso noto nei giorni scorsi dall’agenzia di stampa Bloomberg, starebbe studiando un’offerta per rilevare le quote societarie detenute da Cassa depositi e prestiti (Cdp è al 51%) e dai fondi Macquarie e Blackstone del capitale di Autostrade per l’Italia. Offerta che ammonterebbe a 8 miliardi di euro che diventerebbero 20 mld considerando il passivo. Un investimento importante per il gruppo presieduto Matterino Dogliani e guidato dal figlio Claudio, che potrebbe vedere coinvolta una delle famiglie del vino più rappresentative del panorama nazionale.
Tuttavia, l’ipotesi di scalata è stata in qualche modo stoppata dalle recenti dichiarazioni dell’amministratore delegato di Cdp, Dario Scannapieco. Interpellato dal quotidiano Milano Finanza, il manager della controllata del Tesoro ha dichiarato che la quota non è in vendita e che la parte di Cdp è vista come un investimento a lungo termine: “La rete autostradale è un asset su cui stiamo rilanciando in maniera consistente le manutenzioni e lo sviluppo“. Secondo lo stesso quotidiano Mf, è più probabile che i piani e un eventuale coinvolgimento della Fininc in Aspi passino attraverso la costruzione di un gruppo di investitori italiani che, fra soggetti istituzionali e imprenditori nazionali, rilevi in futuro la quota dei fondi.
Beni di Batasiolo (156 ettari) è il brand di proprietà della famiglia Dogliani, che acquisì nel 1978 la storica cantina Kiola a La Morra (Cuneo) con i suoi sette “beni” (aziende vinicole), nei più pregiati territori di vinificazione del Nebbiolo. Oggi, tra i vari vini, produce cinque cru di Barolo: Cerequio, Bussia, Brunate, Briccolina, Boscareto. L’azienda vitivinicola ha chiuso il 2022 con ricavi passati da 14,7 a 17 milioni di euro (per il 57% derivanti dalle esportazioni) e margine lordo salito da 1,2 a 2,2 milioni. Mentre Fininc, holding che controlla Beni di Batasiolo, ha chiuso il 2022 con ricavi superiori a 304 milioni di euro, con attività che vanno dalle costruzioni alla progettazione tecnologica, dalla finanza al turismo internazionale (con Boscareto Resort) e, appunto, al settore vitivinicolo.
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