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Le migliori trattorie contemporanee si incontrano a Roma: in scena il format più radicale della cucina italiana

Un pranzo e cinque cene a sei mani (dal 18 al 22 maggio), un festival (dal 23 al 25 maggio a Officine Farneto), una serie di eventi itineranti e video interviste, tre gli ideatori, un solo nome: Hyper Trattoria.

  • 07 Maggio, 2025

Hyper Trattoria. Si chiama così il super evento in arrivo a Roma, dal 18 al 25 maggio, che vede coinvolte le migliori trattorie “contemporanee” d’Italia. Dietro al progetto – che include una serie di video interviste, eventi itineranti e una zine – gli imprenditori Stefano Costi e Simone Brengola (sempre loro Vinificio e Pastificio San Lorenzo) e la giornalista e autrice Laura Lazzaroni.

Hyper Trattoria e il decalogo della trattoria contemporanea

Che cosa è una hyper trattoria? «Senza anticipare il tentativo di decalogo della trattoria contemporanea, che abbiamo messo a punto insieme a Marco Bolasco (ideatore della casa editrice Topic, ndr), con il termine “hyper trattoria” vogliamo comprendere, sì, le trattorie contemporanee ma anche quella “ristorazione di mezzo” con una specifica identità», spiega Laura Lazzaroni curatrice dell’evento Hyper Trattoria, che si lascia effettivamente sfuggire qualche anticipazione del decalogo che verrà presentato sotto forma di zine distribuita gratuitamente durante il festival.

Laura Lazzaroni e Alice Delcourt di Erbabrusca. Foto di Alessandro Stelmasiov

Laura Lazzaroni e Alice Delcourt di Erbabrusca. Foto di Alessandro Stelmasiov

«Vale sia per il modello tradizionale che per la trattoria 2.0: la trattoria, allora come ora, deve avere una identità, e come dice Cesare Battisti in un nostro video, – nel progetto Hyper Trattoria anche una serie di video interviste visibile sulla pagina Instagram ufficiale – non è affatto scontato. Ci sono molti, troppi progetti studiati a tavolino che si marchiano come trattorie ma che non hanno una personalità riconoscibile, non hanno un pensiero identitario né sulla progettazione degli ambienti, né sull’atmosfera e il servizio, né sulla cucina. La reale trattoria, poi, non può fare a meno del concetto di oste, che sia il maître, il sommelier, il cuoco, insomma una persona che si occupi di far star bene il cliente e di mantenere una certa atmosfera», aggiunge Lazzaroni.

Cesare Battisti del ristorante Ratana? ospite di Pastificio. Foto di Jacopo Urbani

Cesare Battisti. Foto di Jacopo Urbani

«Se invece devo individuare una delle più grosse rivoluzioni delle trattorie contemporanee è il fatto di non essere necessariamente a conduzione familiare. Rivoluzione legata a una sorta di movimento di cuochi che arrivano da esperienze diverse, anche più “alte” in termini di format, e che poi hanno deciso di aprire una trattoria». Esempio lampante un Diego Rossi il quale non ha ereditato un’insegna di famiglia ma effettivamente infonde gli stessi valori di una trattoria familiare che, ricorda l’autrice del libro The New Cucina Italiana, è un “format” con dna prettamente italiano.

Diego Rossi nella cucina di Pastificio a Roma. Foto di Jacopo Urbani

Diego Rossi. Foto di Jacopo Urbani

Hyper Trattoria, le cene a sei mani e il festival a Officine Farneto

«Hyper Trattoria è un progetto che vuole raccontare il movimento della trattoria contemporanea italiana rendendogli omaggio dato che è tra i format più rappresentativi della ristorazione italiana, nonché il più amato e probabilmente il più copiato all’estero». Perché dare al movimento un aggettivo all’inglese? «Così lo capiscono tutti: l’obiettivo è di esportare il festival all’estero. Con Stefano Costi e Simone Brengola ci stiamo lavorando da due anni affinché ci siano le condizione per poterlo esportare», spiega. E in questi ultimi mesi si sono susseguiti una serie di appuntamenti di “avvicinamento” al super evento in arrivo a Roma a fine maggio, che si strutturerà in due momenti: «Quello che abbiamo chiamato “Arena Trattoria”, ovvero un pranzo e cinque cene a sei mani in programma dal 18 al 22 maggio – dalla cena che vede coinvolti Mammaròssa, Erba Brusca e i ragazzi di Feg a quella con Roscioli, Ratanà e Ai due Platani: tutti i dettagli (prezzi e modalità di prenotazione) verrano pubblicati di volta in volta nella pagina Instagram di Hyper Trattoria – e il festival vero e proprio in scena il 23, 24 e 25 maggio a Officine Farneto».

Padella con il ragu al Pastificio di Roma. Foto di Jacopo Urbani

Evento al Pastificio di Roma. Foto di Jacopo Urbani

Hypertrattoria Festival

Al festival partecipano 15 trattorie da tutta Italia, ciascuna delle quali porterà un piatto, il più rappresentativo (l’organizzazione assicura che il prezzo medio dei piatti sarà all’incirca di 10 euro), due botteghe (Salumeria Malinconico e La Differenza) e l’enoteca curata in collaborazione con Triple A. Oltre al lato edonistico, Hypertrattoria Festival sarà anche occasione per ragionare sul concetto di trattoria insieme a Cesare Battisti, Alessandro Roscioli e Diego Rossi, sui codici progettuali con Naessi Studio e Sarah Cicolini e sulla cucina italiana insieme a due grandi: Niko Romito e Salvatore Tassa. Per questi talk, curati da Laura Lazzaroni Marco Bolasco, con la collaborazione di Francesca Mastrovito, l’appuntamento è alle 18.30, sempre dal 23 al 25 maggio.

Tutte le info di Hypertrattoria Festival: www.hypertrattoria.com – costo del biglietto: 5 euro

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