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Il cocktail di primavera: la ricetta del Margarita con fiori di camomilla

Ecco il Margarita, cocktail ruffiano e di carattere, con l'aggiunta di toni floreali, firmato dal barman Julian Biondi

  • 19 Maggio, 2025

Aaahhh…il Margarita. Pochi drink come questo evocano spensieratezza, sole, pomeriggi in piscina o in spiaggia e… scelte poco ponderate! Già, perché il Margarita, oltre ad essere buonissimo e avere quel suo bell’aspetto festivo – soprattutto se servito nel “bicchierone sombrero” come si faceva fino a qualche anno fa – è anche uno di quei drink dei quali spesso si sottovaluta grandemente l’apporto alcolico.

Margarita: nome floreale, drink di carattere

Un Margarita fatto bene, arriva tranquillamente ad avere una ventina di gradi alcolici (giusto per paragone: un Gin Tonic ne ha circa 10). E di Margarita, quando si è contenti, se ne beve volentieri (ben) più di uno. Insomma, partendo dalla consapevolezza che a me più di una volta un team di Margaritas mi ha messo a letto… ho deciso di omaggiare questa innocente signora messicana dal machete nascosto nella sottoveste con un drink che richiamasse appunto la voglia di assopirsi dolcemente, grazie alle affabili note floreali del fiore di sambuco e della camomilla.

Margarita: twist on classic by Julian Biondi

Florita lo chiamai, quel cocktail… (ovviamente) non ricordo il motivo di questo nome: succede, quando si sottovaluta un Margarita. Certo, la camonilla aiuta il relax… e l’alcol spesso fa il resto. Ma, pur cadendo nell’oblio, la ricetta devo averla segnata da quache parte… eccola!

La ricetta del Florita

INGREDIENTI

50 ml Tequila Blanco 100% Agave Azul
20 ml Liquore di Camomilla
10 ml Liquore ai fiori di Sambuco
30 ml succo di lime
10 ml albume d’uovo o foamer vegano

Agitare tutti gli ingredienti in uno shaker con abbondante ghiaccio, mentre il bicchiere è da una parte (magari in frigorifero) a raffreddarsi. Su metà bordo del bicchiere (freddo!), mettere sale alla camomilla (ovvero un sale fino frullato con una bustina di camomilla: semplice!) e lasciare l’altra metà senza sale, per chi non ama il salato sulle labbra. Quindi, filtrare il tutto in una bella coppa capiente. 

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