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I migliori ristoranti in spiaggia da nord a sud (isole comprese)

Il mondo degli stabilimenti balneari italiani e il suo cibo si raccontano nella nuova edizione della guida dedicata ai migliori beach club

  • 03 Maggio, 2025

C’è un’Italia che si svela quando la sabbia diventa passerella di design e il mare una quinta di esperienze culinarie. È l’Italia dei beach club, un universo che, dopo il successo della prima edizione, torna protagonista con la Guida ai migliori beach club d’Italia (Morellini editore), aggiornata e arricchita per il 2025. Un viaggio di oltre novemila chilometri, cinque mari e 15 regioni, per raccontare 300 stabilimenti che non sono più semplici lidi, ma vere e proprie destinazioni di stile, gusto e accoglienza.

Dietro questa mappatura c’è un lavoro certosino. Andrea Guolo, giornalista, e Tiziana Di Masi, attrice e blogger, hanno attraversato la penisola per valutare location, servizi, design, food, beverage e il mood di ogni struttura. Il risultato è una classifica, da uno a tre ombrelloni, che premia l’eccellenza e fotografa un settore in piena evoluzione. Ogni beach club recensito viene raccontato attraverso esperienze dirette, con un voto in centesimi per ciascun criterio, offrendo così una panoramica dettagliata e imparziale dell’offerta delle spiagge in Italia.

Beach Club 2025

Le cucine vista mare in lizza per il Cà Maiol Award

Il prossimo 8 maggio, al Gran Galà dei Beach Club di Milano, i riflettori saranno puntati sulle eccellenze del settore gastronomico. Tra i riconoscimenti più attesi, il Cà Maiol Award – sponsored by Cà Maiol, azienda del lago di Garda e pioniera del Lugana Doc- dedicato agli stabilimenti con la miglior ristorazione. Cinque le nomination, espressione della geografia del gusto della Penisola.

A Laigueglia, in Liguria, il Savô del Windsor Beach – rinato grazie all’imprenditore Alessandro Sironi, già dietro il Filario sul Lago di Como – offre i piatti dello chef Gianluigi Erme, tra design e vista mare.  Spostandosi al confine tra Toscana e Lazio, la Dogana by Enoteca La Torre porta in spiaggia una cucina due stelle Michelin con lo chef Luca Morroto, mentre in Campania, il Riva Restaurant di Vietri sul Mare conquista con i piatti stellati di Michele De Blasio, già premiati con la stella Michelin al Volta del Fuenti, e la vista mozzafiato sulla Costiera.  A farsi largo anche le isole, con la Sardegna e La Spigola di Golfo Aranci: molto più che un beach club, ma un tempio del pesce fresco con lo chef Roberto Pisano e le sue ricciole appese in frollatura. Infine, la  Sicilia di Luna Minoica-Locanda Perbellini al Mare a Montallegro, dove la cucina tre stelle di Giancarlo Perbellini e tramonti mozzafiato si uniscono lontani dal turismo di massa.

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Più che una guida 

Insomma, una selezione delle migliori strutture italiane, pensata per chi ama il mare e la vita di spiaggia con tutti i comfort, ma anche per gli operatori del settore e le istituzioni che, per la prima volta, hanno a disposizione una mappa completa dell’offerta nazionale. Ogni scheda racconta l’esperienza, il mood e l’unicità di ciascuno stabilimento, fornendo uno strumento di confronto in un’epoca in cui i beach club sono diventati essi stessi destinazione, al pari di hotel di prestigio e ristoranti iconici, e il loro valore all’interno del sistema turistico italiano è sempre più rilevante. “Questa guida – spiegano gli autori – è una selezione delle migliori strutture italiane. L’offerta è in forte evoluzione, anche a seguito dell’applicazione della direttiva Bolkestein che in alcune regioni d’Italia è già avvenuta. Crediamo che il bello debba ancora arrivare”. E guardando all’evoluzione di questi luoghi, c’è da crederci davvero.

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La ristorazione italiana sta dando prova di grande vitalità e maturità (antispreco e sostenibilità sono ormai voci “fisse” dei menu, crescono le proposte vegane e salutari di alto profilo). Per questo dopo l’anno zero della pandemia, la guida torna con voti e classifiche. Oltre 2000 indirizzi e tante novità fra ristoranti, trattorie, wine bar e locali etnici (segnalati, rispettivamente, con il simbolo delle forchette, dei gamberi, delle bottiglie e dei mappamondi) per consentire a ciascuno di trovare l’indirizzo giusto.