Masterchef 13, chi è lo chef Davide Scabin

21 Dic 2023, 22:02 | a cura di
Durante le prime puntate - i live cooking - è stato il giudice ombra di Masterchef. Un torinese di grande fama, con alle spalle una storia di successi, stelle Michelin e il riconoscimento di Tre Forchette del Gambero Rosso

Davide Scabin, durante le prime puntate, è stato il “giudice ombra” di Masterchef 2023, una delle novità di questa tredicesima edizione del talent show culinario. Oggi è di nuovo ospite della trasmissione. Si tratta di uno dei cuochi piemontesi più celebri di sempre, con alle spalle una storia di successi, stelle Michelin e il riconoscimento delle Tre Forchette del Gambero Rosso. Nascosto da una porta scura semi-trasparente, la sua silhouette aveva già insospettito molti, facendo crollare quasi subito le convinzioni di chi là dietro aveva immaginato che ci fosse Iginio Massari, il temutissimo pasticciere ormai ospite fisso a Masterchef.

Chi è Davide Scabin, il giudice ombra di Masterchef

Scabin, 58 anni, è nato a Rivoli, in provincia di Torino. Suo padre è camionista e sua madre è cuoca. Comincia a cucinare fin da piccolo, si diploma alla scuola alberghiera e inizia a lavorare come rappresentante di cosmetici. Solo dopo anni, nel 1993, apre il Combal.Zero, un ristorante che diventa in poco tempo un punto di riferimento nel panorama gastronomico italiano. Tanto da conquistare due stelle Michelin.

Il locale nel 2002 viene spostato al Castello di Rivoli, sede del museo d’arte contemporanea. Nel 2015 la guida Michelin gli toglie una stella e nel 2020 il ristorante viene chiuso. Diverse le esperienze successive: al Mercato Centrale di Torino e, dal 2022, alla guida del ristorante Carignano, nel capoluogo piemontese. Poco e niente, invece, si sa della sua vita privata.

“Uno chef che ha scritto la storia della cucina italiana. È visionario, rock, sfrenato”, ha detto Bruno Barbieri presentandolo agli aspiranti cuochi. Che ribattono: “È un personaggio tosto”. “Vi ho osservato, ho preso appunti e a tutti voi è mancato qualcosa: l’errore è sempre dietro l’angolo. Non è un problema sbagliare”, dipende tutto da “come si gestisce lo stress”, ha detto Scabin.

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