Pane

Grandi alveoli, farine macinate a pietra, lievito madre. Sfatiamo un po' di miti che ruotano attorno al pane

Vi sarร  capitato di scrollare le bacheche dei vostri social e vedere un proliferare di pani sezionati con alveoli giganti in bella vista. รˆ solo un esempio di un modo sempre piรน frequente di comunicare la qualitร  del pane. Udite: non sempre gli alveoli giganti sono sinonimo di una lievitazione ottimale.

  • 08 Settembre, 2023

Questo รจ solo un piccolo esempio di un modo di comunicare, esclusivo e (spesso) sbagliato, il pane. Ma di โ€œerroriโ€ comunicativi ne รจ pieno il mondo (specie il mondo del marketing) delle farine e dei lievitati. Abbiamo chiesto a Carlo Di Cristo, panificatore di Foorn a Mariglianella e a Napoli – presto anche in Costiera – di sfatare i miti piรน diffusi, dagli alveoli grandi alle farine macinate a pietra.

Grandi alveoli non รจ sempre sinonimo di buona lievitazione

โ€œI prodotti alveolati sono poco indicativi della qualitร  della lievitazioneโ€, spiega Di Cristo. โ€œAd esempio, se sono iper alveolati รจ possibile che il prodotto sia sotto fermentato. Premesso che non sempre l’alveolo che vediamo รจ una reale cella dove si รจ accumulata anidride carbonica (in realtร  puรฒ pure essere una reazione di impastamento che determina delle camere alle quali diamo erroneamente il nome di alveoli), si vedono spesso immagini di pani con grandi alveoli ma attorno una struttura interna estremamente densaโ€. In questo caso che cosa vuol dire? โ€œProbabilmente รจ dovuto all’utilizzo di una farina con un’accentuata capacitร  di espandersi e alla cottura di impasti sotto fermentati, il che provoca, nel forno, una โ€œesplosioneโ€ di alveoli, e al tempo stesso alcune zone della mollica rimangono molto dense (non parlo di micro alveoli), queste sono indice del fatto che la farina non ha avuto il tempo di trasformarsiโ€.

Altrettanto spesso vengono fatti passare per prodotti iper alveolati, pani che in realtร  sono andati oltre fermentazione: โ€œLi si puรฒ riconoscere ad occhio nudo, sono quei pani che hanno grossi alveoli nella parte superiore, vicino alla crosta, e sono ammassati sottoโ€. Dunque, non รจ detto che un pane con grandi alveoli sia ben lievitato, in quanto la lievitazione ottimale รจ il risultato di piรน fattori, dall’energia impiegata nella lavorazione alla quantitร  di acqua che c’รจ nell’impasto, dallo stato del lievito al tipo di farina utilizzata. Ci sono, infatti, farine che non consentono lo sviluppo di grandi alveoli, tipo quella di segale o piรน in generale le farine a basso contenuto proteico: il tenore proteico dipende da una caratteristica genetica dei grani che la compongono ma anche dal metodo di concimazione, se si utilizzano tanti nitrati nella concimazione questi sono una delle fonti di azoto che serve per la costruzione delle proteine.

Le farine da โ€œgrani antichiโ€ sono piรน digeribili?

Che non ci sia abbastanza letteratura scientifica che dimostri la maggiore digeribilitร  di pani realizzati con farine di grani antichi (forse meglio parlare di grani autoctoni) รจ un dato di fatto โ€“ la divulgatrice scientifica Beatrice Mautino ci bacchettรฒ in seguito a questo articolo dove parlavamo di un singolo articolo scientifico, ma ancora non โ€œdigeritoโ€, per restare in tema, dalla comunitร  scientifica โ€“ ma รจ altrettanto incontestabile il fatto che quando mangiamo (l’autrice dell’articolo) un pane con farine di grani autoctoni lo percepiamo piรน digeribile. รˆ solo una percezione? โ€œLa farina รจ fatta per lo piรน di amidi e questi sono la cosa piรน facile da digerire. E non รจ nemmeno un problema di proteine, basti pensare alla pastasciutta che รจ fatta anch’essa di proteine ma una pasta non รจ mai rimasta sullo stomaco. Le proteine, al massimo, creano un problema di masticazione: se io ho usato una farina ad alto contenuto proteico e le ho dato un tempo di lavorazione inadeguato – quindi le proteine non vengono trasformate in modo corretto – avrรฒ alla fine un impasto โ€œmollicosoโ€, un po’ chewing gum. La pesantezza nutrizionale รจ legata ad altre componenti, tipo i grassi nei latticini o nell’olio aggiunto. E poi i problemi di digestione umana sono soggettivi e legati alla microflora umana o ad altre caratteristiche soggettive, tipo il livello di stressโ€. A dirla tutta dal punto di vista scientifico il trend del futuro sarร  andare verso la non digeribilitร . โ€œNel grano, e dunque nelle farine, c’รจ una quota di amido resistente alla digestione, ora si stanno selezionando dei grani in cui il tasso di amido resistente alla digestione sia sempre piรน alto perchรฉ di fatto libera meno zuccheri e dunque non incide in maniera massiva sui picchi glicemici. E qui si pone una lente di ingrandimento sul concetto di digeribilitร : quando si parla di digeribilitร  non ci si riferisce a quella soggettiva dell’essere umano ma si intende la digeribilitร  delle componenti della farinaโ€.

Meglio le farine molite a pietra?

โ€œNon sempreโ€. รˆ categorico Di Cristo perchรฉ effettivamente la molitura a pietra crea delle caratteristiche che si possono apprezzare o meno, ma non significa che dia un prodotto migliore di una macinatura a cilindri. โ€œLa pietra, ad esempio, riscalda moltissimo e implica la perdita di micronutrienti durante la molitura, a meno che non si usino sistemi piรน sofisticati (i mulini piรน strutturati solitamente combinano le due moliture), ma al tempo stesso viene molito tutto il chicco di grano e quindi le sue parti essenziali rimangono nella farina. In generale una farina da molitura a pietra ben fatta รจ un ottimo prodotto, il problema sta nei molti mulini sparsi in Italia che non rispettano i piรน basilari standard di sicurezza e che propongono farine di scarsa qualitร , anche con presenza di micotossine o peli di roditori, e difficili da lavorare. Non รจ certo un caso che mulini piรน strutturati spendano gran parte della loro metratura per gli impianti di pulituraโ€. Non basta, dunque, molire a pietra per garantire un prodotto di qualitร . Occorre passare per le tecniche di coltivazione, per le varietร  scelte sui terreni, per i trattamenti post mietitura, per le modalitร  di conservazione del grano, per la dotazione tecnologica del molino, per il tipo di pietra.

Ultimo nodo da sciogliere: meglio se si utilizza il lievito madre?

โ€œSe non trasformo bene la farina il prodotto ne risentirร , a prescindere dal lievito utilizzatoโ€. Bene il lievito madre, solo se gestito e usato correttamente.

ยฉ Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.

Made with love by Programmatic Advertising Ltd