La nuova Pergola di Heinz Beck apre il 15 maggio: "Avrà colori caldi, i colori di Roma"

9 Mar 2024, 16:31 | a cura di
Lo chef bavarese e il restyling del ristorante tristellato a Monte Mario. "Dopo trent'anni era il momento di cambiare"

Riaprirà il prossimo 15 maggio La Pergola di Heinz Beck. Lo annuncia lo stesso chef tedesco sul palco di Identità Milano 2024, il congresso di cucina in corso al MiCo di Milano. Il ristorante in cima al Rome Cavalieri, A Waldorf Astoria Hotel, che domina Roma dall’alto di Monte Mario ed è da quasi vent’anni l’unico tristellato capitolino, è chiuso dal 18 novembre scorso per una ristrutturazione che cambierà profondamente il locale. «Sarà un locale dai colori caldi, i colori di Roma. Sarà un locale contemporaneo, all’insegna di quella timeless elegance che ha distinto La Pergola da sempre. Ogni pezzo sarà customizzato».

La differenza con la cucina

Beck festeggerà nella nuova “casa” i suoi primi trent’anni alla Pergola, dove arrivò – semisconosciuto chef trentunenne nato sul lago di Costanza – nel 1994, quando era soltanto un contegnoso locale di uno dei pochi alberghi di lusso di Roma. Poi nel novembre  1997 la prima stella Michelin, nel 200o la seconda e nel 2005 la terza, cosa mai accaduta nella capitale. «Ma dopo trent’anni era tempo di cambiare, in meglio naturalmente. Abbiamo tanto ancora da raccontarvi nei prossimi trent’anni», spiega Beck. Che aggiunge: «La Pergola era un ristorante molto classico, la differenza dovevamo farla con la cucina. Con la proposta gastronomica abbiamo continuamente rinnovato il ristorante, anticipando spesso i tempi, dando al cliente quello che voleva. Abbiamo anche fatto tanta ricerca, mai fine a sé stessa, creando sempre nuovi piatti che non dovevano solo essere belli e buoni ma anche equilibrati a livello nutrizionale».

La "vecchia" Pergola

Sei mesi di chiusura

Tutto questo continuerà ma in un ambiente più bello e più fresco, “che costituirà un nuovo stimolo per noi”. E se gli chiedi se c’era proprio bisogno di chiudere per sei mesi un ristorante sempre pieno, Beck risponde icastico: «La peggiore decisione è quella non presa, quando prendi una decisione puoi certo sbagliare ma se non la prendi sbagli certamente. E comunque abbiamo lavorato per tre anni sui progetti in modo da rendere la chiusura la più breve possibile. E per questo la pianificazione era fondamentale».

Jouin e Manku, firme del progetto

Firmato Jouin Manku

La “reinvenzione” della Pergola, primo passo di un progetto di ristrutturazione che progressivamente coinvolgerà tutto l’hotel, è firmata dallo studio Jouin Manku di Parigi, ed è avvolta tuttora da un fitto mistero. Si sa soltanto che il concept si ispira alla città di Roma e dà particolare enfasi agli effetti di luce. “Abbiamo voluto invitare l’essenza di Roma all’interno del ristorante, offrendo agli ospiti un’esperienza culinaria arricchita ulteriormente da una vista mozzafiato sulla città, dove il tangibile e l’intangibile si fondono in un luogo unico”, avevano detto Patrick Jouin e Sanjit Manku alla presentazione del progetto. Le caratteristiche dei due architetti e interior designer fanno immaginare un ristorante spettacolare, coreografico, materico, fluido nel quale il cliente viene incoraggiato a vivere storie, esperienze e ricordi in un ambiente senza gli steccati tradizionali. Parole, per ora. Dovremo pazientare ancora due mesi per sapere come sarà il migliore ristorante di Roma del passato e probabilmente del futuro.

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