Un paio di giorni fa la conferma della sospensione dellโattivitร del Cannavacciuolo Cafรจ & Bistrot di Novara รจ arrivata dalla stampa locale. La Voce di Novara e Laghi ha infatti riportato le dichiarazioni dellโassessore al Commercio, Marina Chiarelli: ยซTra il Comune e lโazienda ci sono state delle interlocuzioni. Si sa che รจ in corso una trattativa per modificare la proposta o per la cessione a un marchio noto di pari livello. Entrambe sono soluzioni ragionevoli. Se lโazienda dovesse comunicare alla Fondazione Teatro Coccia โ proprietaria dellโimmobile โ il recesso, sono certa che ci sarebbero altri soggetti interessati. Nel 2015, quando il Gruppo ha aperto i battenti a Novara, ha fatto un investimento da 1 milione di euro per la ristrutturazione: un passo indietro in questo momento non sarebbe comunque conveniente. Per questo motivo penso che la risoluzione si concretizzerร a breveยป. Mentre il gruppo di Antonino Cannavacciuolo ha fatto sapere che sono in corso delle valutazioni sul cambio di format del locale.
Cโรจ da dire che correvano voci in questo senso giร da qualche settimana. Vincenzo Manicone, executive chef giร stella Michelin dallโedizione 2019 al bistrot di Novara, aveva infatti annunciato in via ufficiosa in un post sul suo profilo Instagram di aver traslocato sul Garda, al Tancredi di Sirmione (2 forchette sulla guida Ristoranti dโItalia 2024) di Arnaldo Damiani.
Un avvicendamento โ con Roberto Stefani, ex cuoco del Tancredi, un talento classe 1982 di cui non conosciamo ancora i progetti per il futuro โ tra continuitร e cambiamento. Dโaltronde il fine dining a bordolago dallโatmosfera – specie in bella stagione, quando si sta allโaperto โ che vale da sola la visita e una signora cantina, รจ una delle insegne piรน significative nel pur nutrito panorama dellโalta ristorazione della sponda bresciana.
Una volta cโerano i Marchesi boys, adesso uno dei piรน prolifici talent scout tra i grandi della cucina italiana รจ senza dubbio lโAntonino nazionale (non a caso giudice fisso a Masterchef). Attorno a lui gira una costellazione di talenti che si fanno le ossa nei locali della sua galassia e qualche volta prendono altre strade, come รจ successo a Emin Haziri. Una galassia che attualmente conta tre stelle (anzi quattro, contando sulla mano della Michelin) in Piemonte e due relais in Campania, sua terra natรฌa e โ curiosamente โ solo negli ultimi tre anni colonizzata dal gruppo. Al Nord, oltre al quartier generale sul lago dโOrta, il tristellato e triforchettato Villa Crespi, ci sono il bistrot di Torino, reduce a sua volta come detto dall’abbandono dell’executive, lโultimo nato Le Cattedrali ad Asti, lโunico dove opera un โoutsiderโ non tirato su nella scuola del maestro (si tratta di Gianluca Renzi, reduce dallโesperienza lampo del Cรจlestia di Cesenatico), piรน i due relais in Campania, (Laqua Countrysideย a Ticciano, frazione di Vico Equense, e Laqua by the sea a Meta, Napoli).
Quanto a Manicone, dopo gli anni trascorsi sotto la grande esperienza dello chef tristellato, prima per 4 anni a Villa Crespi, arriva sul Garda portando una cucina ยซโdi menteโ e โdi cuoreโ perchรฉ si rifร in parte alle mie tradizioni di famiglia, in particolare quelle pugliesi di nonna, in parte a tutto ciรฒ che mi riporta alla mente emozioni personali forti e profondeยป. I nuovi menu degustazione del Tancredi rispecchiano questa duplice ispirazione. Il primo รจ un percorso di quattro portate legato al ricordo e allโinfanzia, il secondo un sette portate alla cieca con piatti piรน tecnici, ricercati, con protagoniste materie prime inusuali.
ยซCi tengo a ringraziare lo chef Antonino Cannavacciulo, che ha creduto in me, affidandomi sin dallโapertura un progetto ambizioso come quello di Novara, il primo fuori da Villa Crespi a suo nome. Ora posso andare avanti e iniziare questo nuovo progetto, che sarร condiviso con mia moglie Sara Chaar, che ha collaborato per anni con me a Novaraยป dichiara Manicone, che oltre a sperimentare su carne e pesce e a riservare opzioni agli intolleranti al glutine, dedica unโintera carta al vegetale, come prassi ormai consolidata.
Lโintento รจ valorizzare le grandi materie prime nostrane ma soprattutto stupire e divertire gli ospiti: aglio, olio e peperoncino realizzata con diversi metodi di cottura, colombaccio servito in piรน portate, triglia alla Rossini. In sala mantiene un ruolo concreto il patron Damiani, noto imprenditore della ristorazione gardesana – nonchรฉ socio del Gruppo Sirmione Ristoranti, che insieme al Tancredi conta diverse altre strutture ristorative e ricettive sul lago โ con il nuovo ingresso di Sara Chaar, moglie di Vincenzo.
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