Vino

Vino, aiuti alle imprese, strategie per la ripresa: intervista a Gian Marco Centinaio

Dai nuovi modelli di promozione ai cambiamenti climatici, dalle polizze in agricoltura al boom dei nuovi formati sui mercati internazionali. Il sottosegretario Mipaaf con delega al vino a tutto tondo col Tre Bicchieri settimanale.

  • 03 Settembre, 2021

Un nuovo tavolo vino sarร  convocato a ottobre dal Mipaaf per discutere coi rappresentanti delle imprese del vino ulteriori misure di aiuto per superare la crisi economica. Lo ha annunciato il sottosegretario al Mipaaf (con delega al vino), Gian Marco Centinaio, in questa intervista al settimanale Tre Bicchieri del Gambero Rosso, in cui lโ€™esponente della Lega ed ex ministro per le Politiche agricole nel Governo Conte I (da giugno 2018 a settembre 2019) ha affrontato anche i temi delle strategie istituzionali nella sfida ai cambiamenti climatici, dellโ€™uso dei fondi del Pnrr in agricoltura, della riforma della legge sugli aiuti alle imprese, fino allโ€™enoturismo e al problema dellโ€™italian sounding, non disdegnando elementi di autocritica.

Tra le deleghe assegnate a Centinaio, quelle al settore vitivinicolo, ai cereali e al tabacco, ai settori del miele e del tartufo, ai consorzi di tutela e โ€“ per quanto di competenza del ministero โ€“ alle attivitร  connesse al turismo in agricoltura, tra cui distretti del cibo, enoturismo e agriturismi. Ha le deleghe anche allโ€™agroalimentare e allโ€™internazionalizzazione, rapporti con lโ€™Unesco e riconoscimento dei paesaggi quali patrimoni agricoli da parte della Fao.

Sottosegretario Centinaio, partiamo dalla vendemmia 2021. Lo scorso anno, in piena pandemia, l’Italia ha sorpreso tutti incrementando i volumi. Questโ€™anno raccoglierร  meno. Come va letto l’andamento del mercato del vino in questo 2021?

Dalle stime preliminari, ci sarร  in quasi tutte le regioni sรฌ una minore quantitร , ma caratterizzata da una maggior qualitร . Le imprese hanno affrontato mesi difficili, la chiusura del canale Horeca ha fortemente penalizzato i produttori di vini di fascia piรน alta e hanno sofferto le piccole e medie realtร . Per quanto riguarda lโ€™anno in corso, arrivano dati incoraggianti. Il primo semestre 2021 ha riportato fiducia tra le vigne con segnali di ripresa ovunque.

Come giudica lโ€™attuale grado di fiducia delle imprese?

Da parte dei nostri viticoltori e delle nostre cantine cโ€™รจ stata una grande capacitร  di risposta davanti allโ€™emergenza Covid-19. Nei prossimi mesi contiamo su unโ€™ulteriore ripresa dei consumi, incentivati dalle riaperture della ristorazione, e anche da un maggiore slancio dellโ€™export.

A proposito di export e promozione, dal Mipaaf sono arrivati al vino ulteriori 25 milioni di euro. Ma la filiera chiede una strategia unitaria sui Paesi esteri che vada oltre questo tipo di aiuti. Un compito del Tavolo vino e di un dialogo che sia piรน intenso tra Mipaaf e Maeci. A che punto siamo?

Appena ricevuta la delega al settore ho convocato il Tavolo per riunire lโ€™intera filiera e individuare le misure necessarie al comparto. Questi ulteriori 25 milioni di euro destinati alla promozione estera sono dei fondi per aiutare i nostri imprenditori, specie ora che lโ€™Italia deve ripartire, dentro e fuori i propri confini. Dobbiamo supportare le aziende che fanno export e rendono famose nel mondo le eccellenze agroalimentari Made in Italy. Faremo in modo che queste risorse vadano nella direzione giusta.

Quali gli obiettivi?

Nostro obiettivo รจ superare quella frammentazione che purtroppo in passato ha caratterizzato โ€“ e penalizzato โ€“ il nostro Paese. Occorre una migliore promozione e per raggiungere questo scopo. E senzโ€™altro va intensificata la collaborazione fra i ministeri, ma va migliorata anche la comunicazione allโ€™interno dello stesso Mipaaf.

Veniamo al Pnrr. L’Ue ha recentemente staccato i primi assegni all’Italia nell’ambito del Recovery fund. Per il vino, a suo avviso, quali sono le prioritร  su cui agire rapidamente? E quali vantaggi deve attendersi la filiera dal Piano nazionale di ripresa e resilienza?

Il Pnrr รจ una straordinaria opportunitร , per lโ€™intero Paese e quindi anche per il settore primario e vitivinicolo. Storicamente, lโ€™Italia non รจ mai stata molto brava a spendere le risorse che arrivavano dallโ€™Europa. Per questo la prioritร  รจ impostare un lavoro veloce, serio e concreto per non mandare in fumo questโ€™occasione.

Dobbiamo toglierci la giacca degli amministratori pubblici e avere una visione piรน manageriale. Grazie ai fondi, si potrร  puntare sullโ€™ammodernamento e con lโ€™aiuto delle nuove tecnologie raggiungere una maggiore sostenibilitร  ambientale.

 

L’intervista completa sul Tre Bicchieri del 2 settembre 2021 in cui si parla anche di reddito di cittadinanza, cambiamenti climatici, sostenibilitร , vini dealcolati e nuovi formati, enoturismo, minacce ai nostri marchi e frodi, prospettive per il futuro, senza scordare l’impatto della pandemia sulla filiera vitivinicola e una riflessione sulle misure finora messe in atto dal Governo a sostegno del settore (e non manca una certa autocritica).

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a cura di Gianluca Atzeni

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